LIGNANO SABBIADORO (di Pierpaolo Sergio) – Torna al successo il Lecce che batte in trasferta il Pordenone nella prima gara ufficiale del nuovo anno solare e porta a casa 3 punti importanti nella lotta per la promozione. Pur se al piccolo trotto ed in attesa di ritrovare la forma migliore, i giallorossi conquistano il quarto successo esterno grazie alla terza rete stagionale di Mario Gargiulo su splendido assist di Gabriel Strefezza. E sono proprio loro due i calciatori leccesi che meritano i voti più alti in pagella.

GABRIEL voto: 6
Primo tempo senza alcun sussulto e può così per lunghi tratti godersi la vista del parco acquatico che affianca lo stadio di Lignano Sabbiadoro. Unico brivido al 92′ su spizzata di testa di Bassoli che però non inquadra la porta.

CALABRESI voto: 6
Così come fa sul fronte opposto Barreca, si propone con puntualità in avanti in fase di possesso di palla anche se in apertura di match talvolta il Lecce offre il fianco alle ripartenze del Pordenone. Col passare dei minuti i giallorossi registrano meglio le distanze e controlla senza affanni i diretti avversari.

LUCIONI voto: 6
Guida senza patemi la retroguardia leccese chiudendo tempestivamente sulle rare incursioni in area che i ramarri di Tedino provano a portare nel corso della prima frazione di gioco e nella ripresa.

DERMAKU voto: 6

Si becca subito un’ingenua ammonizione per fallo su Butic che in avvio fa valere la sua maggior velocità e deve quindi contenere l’irruenza nei successivi interventi in cui è chiamato in causa. Poco danno visto che i “ramarri” pungono davvero poco e non c’è bisogno di interventi degni di nota fino al fischio finale.

BARRECA voto: 6
Tanta corsa a proporsi negli ultimi trenta metri con continuità per l’ex Monaco che allo scadere di primo tempo va pure vicino alla marcatura a chiusura di una bella azione corale dei salentini finita con una deviazione in extremis di El Kaouakibi in angolo. Cala un po’ di precisione e pericolosità nel secondo tempo ma appare un qualcosa di fisiologico.

MAJER voto: 6
Molto mobile in mezzo al campo anche se palesa una certa sufficienza quando va al cross sia da palla ferma che in movimento. Dai suoi piedi passa comunque la maggior parte delle azioni dei giallorossi e su di lui ci sarebbe un fallo da potenziale espulsione per Pinato che entra sul ginocchio dello sloveno in ritardo ma che l’incerto arbitro Colombo depenalizza in semplice giallo. Resta in campo fin quasi il quarto d’ora della ripresa prima di essere richiamato in panchina.

→ (dal 62′) FARAGÒ voto: 6
Esordisce con la maglia del Lecce e sfiora subito il gol ma la sua volée a colpo sicuro impatta sulla cosca di un difensore neroverde e viene respinta. Viene schierato da mezzala destra lasciando immutato lo scacchiere tattico giallorosso.

HJULMAND voto: 6
Orchestra la manovra della formazione salentina con attenzione, ma a metà del primo tempo viene ammonito per un… non-fallo dal direttore di gara che ravvede una manata inesistente del danese ai danni di un avversario. Tiene la posizione senza sbavature fino al cambio nel finale di gara.

→ (dall’86’) BLIN voto: S.V.
Una manciata di minuti per passare indenni le ultime fasi di gioco.

GARGIULO voto: 7
Sblocca la partita con un delizioso tocco di esterno ad anticipare l’uscita del portiere di casa su altrettanto delizioso assist sempre d’esterno di Strefezza. Alla sua terza rete in maglia giallorossa, migliora lo score dei centrocampisti del Lecce andati in gol. Sulle ali dell’entusiasmo sfiora allo scadere di primo tempo il raddoppio con una bella rovesciata che finisce però a fil di palo. Al 65′ costringe al fallo da ammonizione (la seconda) Pasa che lascia in inferiorità la squadra friulana.

→ (dall’82’) HELGASON voto: S.V.
Solo uno scampolo di gara per l’islandese che colleziona in questo modo un’altra presenza.

STREFEZZA voto: 7
Grande l’apertura con l’esterno del piede destro che inventa in  occasione del gol del vantaggio di Gargiulo. Si conferma ottimo assist-man quando non va a segno in prima persona e si conferma il più lucido nel tridente d’attacco leccese. Nel secondo tempo prova a creare altri problemi alla formazione di Tedino ma smarrisce in parte lucidità e precisione negli appoggi, pur offrendo a Di Mariano una palla da mandare in porta ma che il compagno tira addosso all’estremo difensore.

OLIVIERI voto: 6,5
Gioca ancora titolare nella sua centesima gara in carriera ed è sua la prima palla-gol dell’incontro con un bel destro che si stampa però sul palo destro a Perisan battuto. Si muove bene tra le maglie della difesa friulana ed al 38′ gli viene annullato un gol per una posizione di fuorigioco correttamente chiamata dal primo assistente di Colombo. Esce nella ripresa per far posto a Coda, centravanti di ruolo dell’11 di mister Baroni, dopo aver disputato una buona partita.

→ (dal 62′) CODA voto: 6
Ha una voglia matta di ritrovare il gol e lasciarsi alle spalle il doppio infortunio muscolare che lo ha frenato nelle scorse settimane. Appena entrato in campo cerca a più riprese la porta avversaria.

RODRIGUEZ voto: 6
Agisce sul fronte sinistro dell’attacco del Lecce e si fa notare per il dinamismo e la grande voglia di mettersi in mostra. Prova più volte a sfornare palloni invitanti per i compagni di reparto anche se non trova il tiro diretto in porta. In avvio di ripresa compie un azzardato intervento nella propria area entrando in contatto con un avversario ed il Pordenone reclama il rigore ma il direttore di gara lascia proseguire ammonendo per proteste Butic. Viene quindi avvicendato per dare minutaggio al rientrante Di Mariano.

→ (dal 62′) DI MARIANO voto: 5,5
Schierato sull’out sinistro dell’attacco leccese prova subito a sfruttare la propria velocità e sorprendere la difesa dei padroni di casa. Con l’inferiorità numerica del Pordenone si accentra per aprire spazi esterni a Gargiulo e Barreca offrendo così più soluzioni in area avversaria, ma al 90° in ripartenza si divora un gol quasi fatto calciando addosso al portiere avversario.

All. BARONI voto: 6,5
Alla vigilia aveva sottolineato l’importanza di avere un approccio mentale positivo con il campo dopo un mese di inattività e il rischio di prendere sottogamba l’impegno contro la penultima in classifica. Il terreno di gioco ha invece dimostrato che il Lecce non vuol lasciare inopinatamente punti per strada ed avere fame di successi. Risposta all’altezza della situazione, insomma, da parte di Lucioni e compagni anche se il calciomercato tiene ancora banco e la condizione di alcuni elementi non è ancora ottimale. Unica pecca il non aver chiuso per tempo la gara, concedendo al Pordenone in 10 uomini un paio di azioni potenzialmente pericolose.

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