LECCE – Sono stati annunciati i titoli delle storiche sezione Cinema&Realtà e Puglia Show del Festival del Cinema Europeo, diretto da Alberto La Monica, la cui XXII edizione si svolgerà a Lecce da sabato 6 a sabato 13 novembre prossimi, presso il Multisala “Massimo“ e online sulla piattaforma web “ondemand.festivaldelcinemaeuropeo.com”. Per la sezione Cinema&Realtà, rassegna di documentari italiani in anteprima regionale che intende dare visibilità a temi sociali e culturali di rilievo, propone anche quest’anno un’occasione di riflessione e di approfondimento su argomenti ed eventi della realtà contemporanea e del territorio, 6 titoli di cui due in anteprima: La legge del terremoto esordio alla regia di Alessandro Preziosi in sala dal prossimo 23 novembre e Tamburredhu, Resistenza Sonora Salentina di Claudio “Cavallo” Giagnotti e Pierluigi de Donno.
Mentre la sezione Puglia Show, a cura di Luigi La Monica e realizzata in collaborazione con il Centro Nazionale del Cortometraggio e Augustus Color, propone 14 cortometraggi in concorso, realizzati da registi pugliesi (età max 35 anni) e prodotti tra il 2020 e il 2021. Una Giuria di esperti assegnerà il Premio CNC ed il Premio Augustus Color. Verrà inoltre attribuito il Premio Rai Cinema Channel. Tra i cortometraggi fuori concorso figurano: A Man Falling di Teho Teardo e Orazio Guarino con Michele Riondino e Liliana Cavani; Cosmic Girl di Lorenzo Corvino (da cui verrà tratta una serie in coproduzione con la Francia); Dorothy non deve morire! di Andrea Simonetti con Milena Vukotic; La porta in faccia di Gianni Ippoliti; La Pescatora di Lucia Lorè con Celeste Casciaro e Lucia Lorè; Perone e passioni allo scoperto di Dario Patrocinio e Marica Zannettino; Pluto di Ivan Saudelli con Gianmarco Tognazzi.
I TITOLI IN PROGRAMMA:
SEZIONE CINEMA E REALTÀ:
- LA LEGGE DEL TERREMOTO di Alessandro Preziosi (2020, 80’) ANTEPRIMA (2020, colore e b/n, 80’) Regia di Alessandro Preziosi. Produzione Khora film con Rai Cinema in associazione con Istituto Luce-Cinecittà, anteprima dell’uscita in sala il 23 novembre. Film d’esordio alla regia di Preziosi è un viaggio visivo, storico, ma soprattutto emotivo dentro uno dei fenomeni che più colpisce il nostro Paese: quello dei terremoti. Alessandro Preziosi, che dà anche voce e presenza d’attore al film, giovanissimo testimone del sisma in Irpinia, nel 1980, ripercorre in questo viaggio la mappatura delle aree più colpite in Italia, a partire dal Belìce colpito nel 1968 per poi continuare in Friuli, ad Assisi, L’Aquila e Amatrice. Sismi, ma anche esperienze, umanità, con riprese in luoghi di forte valenza simbolica come il cretto di Gibellina, reso eterno da Alberto Burri. Insieme a testimonianze toccanti di personaggi noti della cultura e della politica italiana, tra i quali Erri De Luca, Vittorio Sgarbi, Pierluigi Bersani, Angelo Borrelli, che si sono ritrovati a vivere in prima persona eventi sismici. Con l’ausilio anche di documenti d’archivio e materiale di repertorio tratti da diversi archivi storici nazionali, il film disegna una mappa sorprendente di qualcosa che ci tocca da sempre, nel profondo.
- TAMBURREDDHU, Resistenza sonora Salentina di Claudio “Cavallo” Giagnotti e Pierluigi De Donno (2020, 52’). ANTEPRIMA Il film racconta la storia del tamburreddhu, un tempo usato tra amici con gli anziani che raccontavano storie e tramandavano le melodie tradizionali, da un po’ di anni ormai protagonista di manifestazioni che richiamano turisti curiosi insieme ad appassionati di sempre. Partecipano alcuni tra i più importanti interpreti di musica salentina, con le melodie tramandate dai cantori originali registrati nel Salento (Alan Lomax, Ernesto De Martino e Diego Carpitella). E poi fonti storiche, filmati di repertorio, videoclip musicali.
A SUD DELLA MUSICA – La Voce Libera di Giovanna Marini, di Giandomenico Curi con la collaborazione di Tommaso Faggiano, Fabrizio Lecce, Susanna Cerboni (2019, 82’). Il docufilm racconta il viaggio della compositrice, ricercatrice, interprete e studiosa nel Salento e nella sua musica popolare, da molti considerata d’appendice, che rappresenta invece l’anima di un’Italia sempre più scollata e che fatica a riconoscersi.- ANDATE A LAVORARE – DAMS, la nascita di un mito di Ambrogio Lo Giudice (2021, 60’). Il docufilm, prende spunto idealmente da un lavoro scritto da Gianni Celati con gli studenti del DAMS negli Anni ’70 e racconta l’idea stessa del DAMS e la sua storia, cercando l’anima di un progetto unico e originale, le sue certezze e le sue contraddizioni, che in qualche modo diventano la sua forza.
- LA MACCHINA DELLE IMMAGINI DI ALFREDO C. di Roland Sejko (2021, 76’). Alfredo C. per quasi 20 anni è operatore di propaganda durante il periodo fascista, anche quando nel 1939 l’Italia occupa l’Albania. Poi, quando in Albania sale al potere il Partito Comunista, con migliaia di italiani ancora presenti sul suolo albanese, per cinque anni attraversa il paese con la cinepresa, girando la sua storia e quella dei tanti italiani trattenuti lontano da casa.
- CENTOOTTO di Giuseppe Bellasalma, Michele Lipori, Claudio Paravati (2021, 50’). Il docufilm prodotto da Fai Cisl e Confronti, racconta il sequestro di 18 pescatori mazaresi in Libia, a 40 miglia da Bengasi, nel settembre 2020. Numerose le testimonianze dei pescatori, dei loro famigliari, del Sindaco di Mazara del Vallo e del proprietario di uno dei due pescherecci rimasti coinvolti nella drammatica vicenda. Il sequestro avvenne in acque internazionali e solo dopo 108 giorni di prigionia fu liberato l’equipaggio.
- ALGOS (2021) regia di Luigi Di Noi, Chiara Lecciso, Francesco Leone. Quando Laura descrive alcuni aspetti della sua vita, anche sentimentale, riaffiorano ricordi che lanciano la ragazza verso il crollo emotivo.
- COLPA DEL MARE (2020) regia di Giuseppe D’Angella, Igor Di Giampaolo*. Una storia ispirata a un fatto di cronaca locale su amicizia e sacrificio tra due giovani che, negli anni, hanno preso entrambi strade sbagliate.
- CRISALIDI (2020) regia di Ilaria Giangrande
- La vita e le testimonianze di chi ha vissuto la pandemia nel nostro paese in casa, nelle strade e nelle corsie di un ospedale.
- I DON’T WANNA BE MYSELF ANYMORE (2020) regia di Angelo Buongiorno, Teresa Carlino, Marta Palmarini. Una scrittrice tenta di superare la crisi creativa affrontando un duello con il proprio demone: se stessa.
- IN BRACCIO ALLA CORRENTE (2021) regia di Sara Scalera. Una ragazza ricorda una giornata dolceamara passata in spiaggia con i genitori.
- INSIEME (2020) regia di Lorenzo Sepalon. Una ragazza con la passione per il nuoto trova il coraggio di liberarsi da un uomo violento.
- IO (2020) regia di Antonio Michele Stea. Proprio dell’individuo è lo sguardo: guardare l’esterno sempre da un interno.
- KLOD (2020) regia di Giuseppe Marco Albano. Klaudio ha 13 anni e sogna di diventare un giocatore di basket.
- LI PARADISI (2020) regia di Manuel Marini. Un parassita fa ridurre la produzione dell’oliveto di due fratelli pugliesi. In un viaggio tra presente e passato dovranno prendere una decisione che incide sul futuro della loro terra.
- NYMPHOSIS (2021) regia di Renata La Serra. Un bimbo nasce con una grande voglia scura sulla guancia. La madre gli racconta che questo segno di riconoscimento lo renderà speciale e migliore rispetto ai compagni.
- PADRE (2020) regia di Pierluigi Caracciolo, Biagio Mariano. La notizia della morte del padre rievoca, nella donna che la riceve, ricordi di un passato travagliato.
- PAPÀ UCCIDI IL MOSTRO (2021) regia di Fabio Vasco. Un uomo, in una casa vuota, un figlio malato, in un lontano lettino di ospedale. Dietro le finestre, nuvole e il grigio plumbeo dell’Italsider di Taranto. Sul letto una valigia, per una partenza imminente. O forse no.
- PER LE VIE DEL PARADISO (2021) regia di Giuseppe Gimmi. Negli negli anni ‘70 un giovane pugliese è alle prese con il duro mestiere della terra. Una mattina, mentre in chiesa va verso una tela, viene catapultato in una realtà di sogno dove immagina di riabbracciare il padre scomparso.
- PERLA (2021) regia di Alessandro Porzio. Fabrizio, ex calciatore e Pallone d’Oro, torna nella casa in montagna dove ora abita suo figlio che non vede da tempo. Una perla è l’unica cosa che può unirli, forse salvarli.