LECCE – È un Marco Baroni che vede il bicchiere mezzo pieno quello che commenta a caldo dagli spogliatoi del “Via del Mare” lo 0-0 tra il Lecce ed il Perugia: “Partita in chiaroscuro? Non sono d’accordo. Abbiamo giocato una gara comandata sempre da noi dall’inizio alla fine contro una squadra non facile che si difende bene e che ha commesso tantissimi falli spezzettando molto il gioco. Nonostante questo, abbiamo fatto un grandissimo primo tempo poi loro si sono messi 3-5-1-1 nella loro metà campo. Sono partite che così si fanno ancor più difficili, anzi devo dire bravi ai ragazzi che sono partiti titolari ed anche a chi è subentrato perché sono partite delicate che se le sblocchi subito magari dilaghi. Inoltre siamo stati bravi a non concedere niente. I primi tre cambi li ho fatti per dare fiducia a chi gioca meno. Bisogna darla a questi ragazzi e vi dico già che a Brescia magari partiranno ancora loro dal 1′. Deve alzare la qualità dei giocatori facendoli giocare. La qualità non migliora restando in panchina e perciò li ho buttati dentro. Mi sono piaciuti tutti come sono entrati in gara, tentando anche di giocare con due punte e allargando Gargiulo a terzino sinistro, vista la loro inconsistenza in avanti, provando a fare di tutto per sbloccarla. Siamo stati bravi anche nella rifinitura con i colpi di testa di Di Mariano, Majer e Strefezza. Avevo studiato bene il Perugia e non l’ho mai visto in grandissima difficoltà come oggi perché i ragazzi hanno interpretato bene la partita togliendo loro con la mobilità i punti di riferimento e le pressioni che portano. Peccato perché per una gara perfetta è mancato solo il gol. Mi dispiace che ci si ritrovi a parlare di una partita che secondo me è stata una delle più belle prestazioni dal punto di vista del gioco contro un avversario che si difende molto bene e vanta la miglior difesa. Abbiamo fatto un primo tempo perfetto, ma anche nel secondo non è facile costruire tante situazioni attraverso le giocate contro un avversario così chiuso. Oggi mi prendo questo risultato quasi come una vittoria. L’espulsione del mio secondo? Io e il mio vice abbiamo alle spalle tantissime partite. Ci sono giovani che sono arrivati ora e non possono sbraitare perché ci son delle regole. Abbiamo puntualizzato che in panchina si alza solo una persona e non si può protestare di continuo. La prestazione di Barreca? Deve solo tenere la iena nella testa. Se lo fa, torna ad essere il giocatore che era. Se nella testa ci tiene la pappa, non serve a nessuno. Adesso gliela stiamo allenando questa iena… Quando a fine partita vedo i miei giocatori che si sdraiano sfiniti è importante perché vuol dire che hanno dato tutto. Noi cresceremo così come cresceranno i ragazzi che sono subentrati. Siamo un gruppo giovane che deve crescere di pari passo. C’è chi è un po’ più avanti e chi lo sta raggiungendo. L’importante è crescere come gruppo. Per i ritmi con cui giochiamo e per come ci alleniamo in settimana è impossibile portare avanti 11 giocatori. Perciò ci devono essere delle staffette e ora non mi interessa la classifica, ma che tutti crescano in modo che siano tutti potenziali titolari“.

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