LECCE – Uno scenario impensabile a Verona: il Chievo crede ancora nella salvezza. Secondo quanto riportato dal quotidiano veronese L’Arena, il CONI potrebbe aver sbagliato nel giudizio sul ricorso dei clivensi per la riammissione in Serie B, prendendo però in considerazione le norme ordinarie e non quelle tributarie. Il Comitato ha valutato la situazione da un punto di vista prettamente sportivo affidandosi unicamente alle indicazioni date dalla Covisoc ed i gialloblù la spunterebbero se il Tar del Lazio, sul ricorso depositato dal club di Luca Campedelli, decidesse di far valere le regole tributarie.
Il Tar dovrà dare pronunciarsi martedì 3 agosto con la decisione finale. Ad attendere ulteriori sviluppi c’è ovviamente il Cosenza, che aveva assaporato il ripescaggio in Cadetteria. Nella falla creata dal CONI, il Chievo cerca di salvare la propria posizione anziché sparire in caso di retrocessione. Infatti il Chievo, ad oggi, non potrebbe ricominciare dalla Serie D, perché l’ammissione nel quarto campionato professionistico viene concessa solo a quelle squadre che risultano essere l’unica espressione della propria città, mentre a Verona ci sono anche Hellas e Virtus.
C’è ancora un però: il sindaco di Verona, Federico Sboarina, può sempre attivare la procedura per accreditare il club del presidente Campedelli, che deve far fronte ai debiti sportivi (pagamenti di staff tecnico e giocatori, non un problema) e ridiscutere il piano di rateizzazione col Fisco per partecipare alla D. Ovviamente, il sindaco è interessato perché altrimenti sparirebbero anche gli arretrati che il Chievo deve versare per l’utilizzo dello Stadio “Bentegodi“.