LONDRA (di Pierpaolo Sergio) – Sofferto ma entusiasmante il passaggio dell’Italia ai Quarti di Finale di Euro2020 dopo il successo ai tempi supplementari contro l’Austria. Gli Azzurri del CT Roberto Mancini hanno sconfitto gli uomini di Foda grazie alle reti dei subentrati Federico Chiesa e Matteo Pessina, che si confermano panchinari di lusso per una Nazionale che ora attende di conoscere la prossima avversaria tra Belgio e Portogallo.
DONNARUMMA: 7
Attento e reattivo per tutta la gara. Incassa un gol dopo 11 clean sheet, ma la rete di Kalajdzic è tutto sommato indolore ed il VAR ammutolisce Arnautovic che lo aveva beffato durante i tempi supplementari ma segnando in posizione di fuorigioco. In una serata in cui la difesa non lo copre a dovere ci mette del suo per portare l’Italia ai Quarti di Euro2020.
DI LORENZO: 5,5
Qualche distrazione di troppo, unita a delle leggerezze in marcatura, potevano costare care all’Italia. Resta ancorato nella propria metà campo a lungo, salvo farsi notare in avanti nel corso della ripresa e dei supplementari.
BONUCCI: 6
Guida la retroguardia azzurra con mestiere anche se non sempre dà l’impressione di poterla rendere impenetrabile come nelle precedenti uscite. Tenta la sortita in attacco sulle palle ferme ma non inquadra la porta.
ACERBI: 5,5
L’Austria non aveva elementi particolarmente pericolosi in avanti, eppure Arnautovic ha spesso preso d’infilata l’Italia per vie centrali.
SPINAZZOLA: 8
Il migliore in campo in assoluto, ancora una volta, tra gli azzurri. Corre e porta a spasso mezza difesa austriaca con disinvoltura ed apparente facilità. Una vera spina nel fianco per la formazione di Foda che stenta per tutto il match a trovare valide soluzione per arginarlo. Va vicino al gol personale ma non è preciso al tiro, altrimenti risulterebbe mostruoso.
VERRATTI: 5,5
Lento e prevedibile, perde troppi palloni in fase di impostazione e agevola le ripartenze biancorosse verso la porta di Donnarumma. L’arbitro Taylor non abbocca ai suoi tentativi di indurlo a fischiare fallo per interventi puliti e soffre il pressing avversario fino alla sostituzione in una gara senza acuti.
→ (dal 67′) LOCATELLI: 6,5
Il suo ingresso ridà linfa e velocità alla manovra italiana e ne beneficia soprattutto il reparto offensivo che riceve qualche pallone giocabile in più.
JORGINHO: 6
Ingabbiato dai mediani di Foda stenta a creare gioco ed illuminare il giro palla azzurro che altre volte era stato mortifero per gli avversari. Viaggia così a bassi regimi rendendo ancor più complicata la serata degli attaccanti schierati da Mancini titolari.
BARELLA: 6
Su di lui i centrocampisti austriaci commettono falli su falli iniziando fin dal primo minuto di gioco. Nonostante i postumi delle entratacce di alcuni avversari prova a rendersi utile nella metà campo austriaca ma con scarsi risultati. Esce nella ripresa per dare all’Italia più freschezza e dinamismo.
→ (dal 67′) PESSINA: 7
Quarte rete, seconda consecutiva, in otto presenze con la maglia azzurra. L’ex leccese che nel Salento non ebbe grande fortuna sta vivendo un momento magico di cui si giova la Nazionale. Il suo gol chiude di fatto la contesa e spezza le gambe ad un’ottima Austria che sotto di due reti deve alzare bandiera bianca e lasciar passare gli Azzurri.
BERARDI: 5
Partita di grande sofferenza e giocata sottotono dal sassolese che non riesce mai a rendersi pericoloso nell’area austriaca. L’ultima occasione che ha sul destro la spreca malamente con una sforbiciata su cui svirgola il pallone mandandolo in tribuna. Mancini lo tiene comunque in campo sperando in un suo colpo di genio, ma poi lo richiama finalmente in panca inserendo l’elemento che decide l’Ottavo di finale.
→ (dal 67′) CHIESA: 7,5
Non si capisce perché il CT lo tenga così a lungo in panchina o non lo faccia partire titolare. Dopo esser stato il migliore in campo contro il Galles, ci mette poco a prendersi le luci della ribalta con una prima occasione non finalizzata e poi con la caparbia azione personale che sblocca il match al 95′ del primo tempo supplementare. Corsa, grinta e determinazione al servizio dei compagni.
IMMOBILE: 6
Al suo attivo il bel tiro da circa 20 metri che poteva portare in vantaggio l’Italia durante i tempi regolamentari. La buona sorte non gli è però amica e il pallone si stampa sul palo a Bachmann battuto. Unico lampo di una serata poco fortunata nel complesso in cui fatica a trovare spazi e assist per andare a rete.
→ (dall’84’) BELOTTI: 6
IL “Gallo” entra in campo nel finale e cerca subito di alzare la cresta per impegnare la retroguardia austriaca. All’extra time gli capita sul sinistro l’occasione per andare sul 3-0 ma schiaccia troppo la conclusione e l’azione sfuma. Sul ribaltamento di fronte l’Austria trova il gol della bandiera che rende i minuti finali elettrici.
INSIGNE: 5
Partita scialba ed infarcita di errori di misura nei passaggi e nelle conclusioni in porta che non trovano mai il bersaglio. Si fa trovare troppo spesso in fuorigioco e non innesca a dovere i compagni di reparto che soffrono per la scarsità di rifornimenti.
→ (dal 108′) CRISTANTE: S.V.
CT MANCINI: 6,5
Azzecca i cambi che portano gli Azzurri ai Quarti di Finale e già questo è motivo di gran merito. Il rovescio della medaglia sta però proprio nel fatto di aver tenuto a lungo in panchina a fremere elementi che sul campo hanno reso molto meglio dei compagni di cui hanno poi preso il posto. Se il centrocampo viene asfissiato da marcature severe, la difesa non gira a dovere e l’attacco stecca nelle poche occasioni create il percorso si complica parecchio. Ma questa Italia ha grande cuore e carattere che riescono a supplire a serate di scarsa vena.