LECCE (di Pierpaolo Sergio) – Ultima sfida stagionale della regular season allo Stadio “Via del Mare” tra Lecce e Reggina che ha visto le due squadre spartirsi la posta in palio e lasciare ai giallorossi l’amaro in bocca per l’ennesima occasione non sfruttata appieno e che rimanda ogni speranza di promozione solo alla lotteria dei play-off. Giallorossi che però sembrano aver smarrito la via del successo, soprattutto in casa. Sugli scudi Mariusz Stepinski che doppietta illude i salentini e che si porta a quota 10 in classifica marcatori. Magra consolazione visto che nella ripresa gli ospiti avrebbero meritato ben di più per situazioni da gol avute e non concretizzate.
GABRIEL: E pure stavolta becca gol al primo tiro in porta degli avversari. Resta ancorato sulla linea di porta sul cross a spiovere verso il secondo palo ed Edera lo beffa con un piattone al volo. Anche sulla seconda marcatura amaranto non è esente da colpe respingendo male il tiro di Orji sui piedi di Montalto. Poco prima dell’intervallo Bellomo lo grazia da pochi metri alzando la mira oltre la traversa tutto solo in area leccese. Nei secondi 45′ viene bersagliato dai tiri dei calabresi che solo per difetto di mira non insaccano anche la terza rete. VOTO: 5
MAGGIO: Buon dinamismo sulla fascia destra ma anche qualche lacuna di troppo lasciata agli avversari che infilano più volte il Lecce con le accelerazioni laterali, approfittando dello scarso filtro fatto da Bjorkengren e Majer. Su di lui la retroguardia amaranto commette due dubbi interventi, uno per tempo, che potevano costare il rigore contro. Va in riserva di energie e finisce con l’essere sostituito. VOTO: 5,5
→ (dall’84’) YALÇIN: Vorrebbe fare cose… turche, ma non gli riescono neppure quelle più elementari. Troppa foga e voglia di strafare lo portano a sbagliare di tutto. S.V.
LUCIONI: Rischia di fare la frittata per due volte nel primo tempo e rovinare le 100 presenze in maglia giallorossa raggiunte oggi. Non attento come dovrebbe sui movimenti degli avanti ospiti. Anche il secondo tempo lo gioca spesso in sofferenza, in cui perde anche qualche palla di troppo in mezzo al campo che la Reggina spreca per bona sorte dei salentini. VOTO: 5
MECCARIELLO: Troppo molle in marcatura su Rivas a cui concede spazi inusitati in piena area di rigore. Fallisce di testa il gol del possibile 3-1 e, sul ribaltamento, la Reggina trova il 2-2. Stesso leitmotiv nella ripresa quando va vicino alla rete ancora di testa, ma poi concede troppi spazi alle ripartenze degli uomini di Baroni. VOTO: 5
ZUTA: Al rientro tra i titolari dopo diverse settimane è subito coinvolto nell’azione che porta al vantaggio reggino. Non copre adeguatamente il pallone che arrivava dal fronte opposto ma è anche vero che aveva due uomini da marcare. Non ha invece attenuanti in altre occasioni che la Reggina non sfrutta solo per questione di centimetri ed in cui lascia voragini lungo l’out di sua competenza. Nell’intervallo resta meritatamente negli spogliatoi per l’ingresso sul terreno di gioco di Gallo. VOTO: 4,5
→ (dal 46′) GALLO: Innesto che ridà equilibrio alla difesa giallorossa e mette finalmente un tappo sul versante destro dei calabresi. Prova anche a dare spinta su quella fascia anche se palesa i ben noti limiti al momento di crossare in area i palloni che gravitano dalle sue parti. VOTO: 6
MAJER: Soffre la sosta forzata che la squalifica ha comportato contro il Monza ed il rientro, complice il gran caldo, gli complica il pomeriggio. Lento in chiusura e in fase propositiva, non offre adeguato supporto alla difesa. Corini lo toglie dalla contesa per primo tra i centrocampisti nonostante fosse reduce dal turno di stop. VOTO: 5,5
→ (dal 69′) HENDERSON: Entra male in partita. È confusionario nella gestione della palla e poco lucido in appoggio. Ne consegue che il Lecce perde in fluidità e concretezza. VOTO: 5,5
HJULMAND: Giostra bene in mezzo al campo da play recuperando molti palloni al limite dell’area ospite e smistandoli lungo tutto la mediana leccese. Cerca di mettere una pezza alle falle che altri suoi compagni creano sulle ripartenze calabresi. Nella ripresa va più volte fuori giri accusando la stanchezza ed il caldo perdendo pallone di troppo ma sopperisce con la grinta. VOTO: 6
BJÖRKENGREN: Gioca un’altra gara sulla falsariga di quella contro il Monza. Poca copertura e pochissimo filtro sulle incursioni della Reggina che a centrocampo detta legge per tutto il primo tempo. Nella ripresa la musica non cambia e viene avvicendato ad un quarto d’ora dal termine. VOTO: 5
→ (dal 75′) NIKOLOV: Ingresso con dà nulla in termini di pericolosità né di copertura perché l’uscita di Maggio espone i salentini a continue ripartenze della Reggina non finalizzate di un soffio. VOTO: 5,5
MANCOSU: Solo il campo può prendere il posto delle mille sensazioni che gli ultimi giorni gli hanno riservato dopo l’annuncio dell’operazione per la malattia contro cui sta lottando. Rieccolo con la fascia da capitano al braccio a guidare la sua squadra nella penultima fatica della stagione ed è suo lo scavetto che mette Stepinski in condizione di pareggiare subito la rete iniziare ospite. Da brividi l’abbraccio di tutti i compagni subito dopo l’1-1. Resta in campo fino al 94′ e tenta di inventare qualcosa su punizione o dal limite ma oggi la difesa avversaria ha usato ogni mezzo per fermarlo, in più non era proprio giornata. VOTO: 6
CODA: Inizio gara scoppiettante tra dribbling, conclusioni in porta, parate da Nicolas ed assist sfornati per il compagno di reparto come in occasione del secondo gol leccese. Col passare dei minuti va via via in apnea e soffre la temperatura che spezza le gambe ai 22 in campo. Ci prova fino alla fine ma Nicolas è sempre pronto a dirgli di no. VOTO: 6
STEPINSKI: Bentornato, Mariusz. L’attaccante polacco trova una doppietta importante dopo un lungo periodo in cui era finito tra le seconde scelte. Alla seconda consecutiva da titolare è bravo e tempista nello sfruttare le invenzioni di Mancosu prima e Coda poi che lo portano a raggiungere quota 10 reti in classifica marcatori. Si fa apprezzare anche per per la voglia che ci mette nell’andare a recuperare palloni a dare una mano in marcatura. Esce nella ripresa per immettere forze fresche che tali non si rivelano. VOTO: 6,5
→ (dal 69′) RODRIGUEZ: Ci mette la solita grinta e prova a sfruttare la sua velocità ma manca della zampata vincente sotto porta che risolva la contesa. VOTO:6
All. CORINI: La facilità con cui il Lecce prende reti, soprattutto in casa, è un campanello d’allarme che suona da un’intera stagione ma a cui non è stata trovata adeguata soluzione. Non serve a nulla disporre del miglior attacco del campionato e del capocannoniere se poi gli avversari segnano sempre e comunque e vanificano ciò che di buono si crea, sia pure con una difficoltà sempre crescente. VOTO: 5,5