REGGIO EMILIA (di Pierpaolo Sergio) – Voti complessivamente alti nelle pagelle per il Lecce che cancella la delusione dei due pareggi con Pescara ed Entella e passeggia in casa della Reggiana a cui rifila altri 4 gol dopo i 7 della gara d’andata. Devastante l’impatto di Coda e Pettinari sul match, con Majer, Gallo, Maggio e Bjorkengren che si fanno apprezzare per il contributo dato al successo che rilancia i salentini in zona promozione.
GABRIEL: Primo tempo in totale controllo in cui non deve compiere alcun intervento degno di segnalazione. Nella ripresa resta in totale relax con la Reggiana rimasta in inferiorità numerica ma trema sugli sviluppi di una punizione tagliata su cui Mazzocchi sfiora la rete della bandiera. VOTO: 6
MAGGIO: Grande esperienza e senso tattico al servizio della squadra. Lungo la fascia destra domina e annichilisce i granata di Alvini con continui sganciamenti nella metà campo degli emiliani per tutta la prima frazione di gioco. Nel secondo tempo tira un po’ i remi in barca anche perché non serve più andare a tutto gas. VOTO: 7
LUCIONI: Annulla Ardemagni finché resta in campo non concedendogli neppure le briciole per tutto il primo tempo. Gioca d’anticipo e quando deve impostare sventaglia in avanti il pallone cercando di innescare subito gli attaccanti di giornata rinunciando al prolungato e snervante giro palla propinato nelle precedenti uscite.
MECCARIELLO: Aiuta il suo capitano a tenere a bada le sporadiche iniziative degli avanti dei padroni di casa. Non lascia mai la posizione e gioca di conserva senza correre inutili rischi. Nel secondo tempo, col Lecce in vantaggio di 3 gol e di un uomo, si affaccia in area avversaria e va per tre volte vicino al gol, di cui una con un pregevole colpo di tacco al volo che sfiora il bersaglio di pochissimo. Si fa poi ammonire e viene sostituito per non correre inutili rischi. VOTO: 6,5
→ (dal 75′) PISACANE: Partecipa alla serata di festa. S.V.
GALLO: Prestazione con i fiocchi per il giovanotto palermitano che si è ormai preso di diritto la titolarità della fascia mancina del Lecce. Tante discese in avanti a supporto della manovra offensiva e massima attenzione in quella difensiva. Su di lui Ajeti commette il fallo che gli costa il secondo giallo con conseguente espulsione. Esce per tirare un po’ il fiato. VOTO: 7
→ (dal 70′) ZUTA: Ordinato nello spezzone di gara che lo vede tornare in campo dopo diverse settimane di assenza. S.V.
MAJER: Il meraviglioso gol dello 0-2 che segna dopo quello messo a segno nella gara d’andata arriva a coronamento di una prestazione finalmente simile a quelle a cui ci aveva abituati fino a qualche mese fa. Offre adeguata copertura lungo il versante destro che presidia in collaborazione con Maggio, non disdegnando inserimenti in avanti. Con l’ingresso in campo di Nikolov finisce il match sul versante opposto. VOTO: 7
HJULMAND: La cabina di regia è ormai suo appannaggio da diverse settimane complice anche la defezione di Tachtsidis, ma ripaga la fiducia del suo tecnico e dei compagni di squadra con un’altra buona prestazione. Come successo nella scorsa gara con l’Entella non è appariscente ma concreto. VOTO: 6,5
BJÖRKENGREN: Gioca un primo tempo di sostanza in cui recupera tanti palloni a centrocampo e sventa diverse iniziative granata grazie al pressing asfissiante che porta sui portatori di palla di Alvini. Prestazione poco vistosa ma di spessore. Nella ripresa resta in campo fino ad un quarto d’ora dal termine finché non lascia il posto a Nikolov. VOTO: 6,5
→ (dal 75′) NIKOLOV: Si di lui Lunetta commette fallo che porta l’arbitro Santoro a decretare il secondo rigore di serata. S.V.
HENDERSON: L’assenza di Mancosu lo porta a giocare di nuovo da trequartista. Buon giro palla e incursioni puntuali in area avversaria a cui abbina ripiegamenti in difesa a sostegno dei compagni. In avvio di ripresa sfiora la rete su punizione dai 25 metri che si spegne di poco a lato, ma poi si divora una rete a porta vuota calciando alto per troppa sufficienza al momento della stoccata. L’errore gli toglie un mezzo voto anche perché lo fa ecclissare e di lui si perdono le tracce nel finale. VOTO: 6
CODA: Reattivo e dinamico è la spina nel fianco per la difesa della Reggiana. In avvio di match ha subito un’ottima occasione per calciare a rete a botta sicura ma angola troppo la mira. S’incarica di battere il penalty che sblocca il match e che lo porta a 13 centri. Non sazio, segna di sinistro anche il terzo gol di serata per il Lecce e sono 14 centri che valgono il rimo posto nella classifica cannonieri. Al 20′ della ripresa Corini lo richiama in panchina per preservarlo in vista del Chievo. VOTO: 7,5
→ (dal 65′) STĘPINSKI: Freddo dagli undici metri quando partecipa al festival del gol giallorosso realizzando la quarta rete del Lecce che chiude il match su un punteggio più consono a quanto visto in campo. VOTO: 6
PETTINARI: Viene riproposto titolare dopo la non certo esaltante prestazione contro l’Entella. Entra subito nel vivo dell’azione anche se in apertura di match toglie a Coda una buona palla spiovuta dalla sinistra. Poco dopo si procura però il rigore che il compagno realizza per il vantaggio leccese. Non trova neppure stasera il suo primo gol in giallorosso ma ha un impatto devastante sulla partita con punizione guadagnate, un assist, ammonizioni degli avversari e tante buone giocate. VOTO: 7
→ (dal 70′) YALÇIN: Prova la botta dal limite per cercare la prima rete con la sua nuova squadra ma deve rinviare a d altra occasione l’intento. S.V.
All. CORINI: La trasferta emiliana chiude un’intensa settimana in cui il Lecce è sceso in campo per tre volte. Sarà che quest’avversario gasa particolarmente i suoi, sarà che la voglia di riscatto dopo due deludenti pareggi ha avuto la meglio, sta di fatto che stasera questa squadra è stata perfetta sotto l’aspetto dell’approccio e della gestione di un match in totale controllo e senza sbavature. Un successo rotondo che deve dare morale al gruppo e segnare una solta se davvero si potrà puntare a qualcosa di grande. VOTO: 7