BRESCIA – Eugenio Corini deve commentare il primo secco stop dei giallorossi in campionato. Un Lecce che ha pagato a caro prezzo le defezioni a centrocampo si è arreso ad un Brescia che pareva in crisi ma che al contrario, con Lopez in panchina al posto di Delneri, è sembrato aver ritrovato stimoli e convinzione. Resta solo il rammarico per la rete annullata a Meccariello sull’1-0 che poteva cambiare volto alla gara: “È stata una partita equilibrata, giocata con personalità, ma abbiamo preso un brutto gol che potevamo evitare. In fase di finalizzazione dovevamo essere più incisivi. Poi nel secondo tempo siamo ripartiti meglio e sembrava che l’inerzia della gara fosse a nostro favore. Abbiamo avuto la possibilità di pareggiare, ma ci è stato annullato un gol valido nel momento di massimo sforzo e subito dopo abbiamo preso il 2-0 su una palla nostra in uscita e tutto è diventato più difficile fino ad arrivare poi al 3-0 finale”.
Corini poi ammette gli errori dei singoli che hanno inciso sul risultato di squadra: “Il rammarico grande è che, in certe partite, contro certi avversari, bisogna saper leggere la partita; spiace ma fa parte del nostro percorso di crescita. Ci sono tante cose su cui dobbiamo inevitabilmente lavorare per consolidare quel che vogliamo essere”.
Sull’imbattibilità interrotta: “Abbiamo pagato a caro prezzo gli errori commessi in termini di lucidità, e capiamo su cosa dobbiamo migliorarci. Sui primi due gol abbiamo sbagliato nei meccanismi, succede. Affrontavamo una squadra di valore con calciatori importanti per la categoria e purtroppo siamo qui a commentare una sconfitta”.
Sulle assenze di Mancosu e Tachtsidis a centrocampo il tecnico giallorosso chiosa: “Sono entrambi giocatori importanti per noi. Averli a disposizione è fondamentale, ma nelle partite con Pordenone e Ascoli la squadra aveva saputo reagire alle assenze. Oggi è successa la stessa cosa in termini di prestazione ma non in termini di margini di errore e di incisività“.
Parlando della scelta di schierare Stepinski titolare, Corini aggiunge: “Ha giocato lui perché è un giocatore fisico e i centrali del Brescia sono molto aggressivi. Fa inoltre parte di un concetto di rotazione nelle partite che ci aspettano ogni tre giorni a cominciare da mercoledì con la Cremonese. Dunque ruoterò spesso la punta centrale per diluire le fatiche. Inoltre, avevo un ragazzo molto giovane in campo come Bjorkengren che esordiva e ho fatto quella scelta“.