LECCE (di Gavino Coradduzza) – Nella trasferta di Brescia mister Eugenio Corini ripropone Majer con compiti di regia e schiera Falco come terza punta decentrata sul versante di destra, ma anche con vaghi compiti di copertura. I giallorossi avviano la partita con buona personalità e disinvoltura: fanno gioco, si industriano per organizzarlo ricorrendo forse troppo spesso al fraseggio senza quasi mai trovare il rifinitore o il guizzo decisivo verso l’area avversaria…

Ma dopo una decina di minuti, i giallorossi si lasciano sorprendere da una pregevole accelerazione di Ayé che da destra scodella palla a centro area  per l’accorrente (e liberissimo) Ndoj che di piatto supera Gabriel

Il Lecce non si scompone, non abbassa la guardia e riprende a proporre i temi abituali con manovre terribilmente articolate, con molti scambi e scarsa ricerca della profondità; lungo le corsie esterne scarseggiano le accelerazioni di Zuta e Calderoni e dunque, il lavoro  di  rifornimento di palle invitanti a Listkowski e Stepinski grava sul solo Falco e su qualche accelerazione di un Majer fuori ruolo…

Dunque al Lecce mancano le verticalizzazioni, le percussioni per linee verticali e si abbonda nei fraseggi. Il Brescia opera in maniera più scarna e rapida nel ribaltare il fronte del gioco: non indugia in passaggi e passaggetti che fanno molta coreografia  e scarsi risultati…

Si va così all’intervallo con i lombardi in vantaggio per 1-0. Si riprende con il Lecce che cambia qualcosa nella gestione della manovra: il giro palla si sveltisce anche se, nella sostanza, alle punte arriva sempre poca roba; allora Corini richiama  l’esordiente Bjorkengren sostituendolo con Paganini

Il Lecce va anche in gol (11°) con l’ex Meccariello e si stenta a capire la posizione di fuorigioco segnalata dal primo assistente dell’arbitro Di Martino. Ma il gol, pur annullato, sembra essere uno stimolo per i giallorossi ora più convinti della possibilità di cogliere nel segno con una rete valida per tutti ma non per la quaterna arbitrale…

Il secondo gol buono, e anche molto bello, lo mette però a segno (21°) ancora Ndoj raddoppiando per le rondinelle proprio subito dopo il cambio che vede in campo Coda e Pettinari. Il doppio vantaggio conferisce tranquillità agli uomini di Lopez che ora giocano anche bene con scambi di prima precisi, appropriati e piacevoli: il Brescia gioca…

Ancora Meccariello sfiora il gol (39°) ma si tratterebbe di autorete con un retropassaggio molto azzardato a Gabriel costretto a salvare in angolo. Ma niente può al 44° il portiere giallorosso quando Ayé irrompe in area, brucia Meccariello in velocità, raccoglie un preciso taglio da sinistra e insacca il terzo gol

Dunque, Lecce a secco e con tre reti sul groppone; resta il rammarico per il gol annullato che forse avrebbe cambiato il corso della partita; ma generalmente un 3-0 non si discute: si accetta, lo si esamina, lo si analizza con cura e si cercano gli opportuni rimedi…

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