LECCE – In vista di Udinese-Lecce, penultima giornata del campionato di Serie A 2019/2020, Rodolfo Vanoli, doppio-ex di salentini e friulani, ha parlato al Messaggero Veneto della gara che vedrà contrapposti giallorossi e bianconeri, in programma oggi alla “Dacia Arena” alle 19:30: “Il Salento ed il Friuli sono due terre che ho amato e che ho nel cuore ancora oggi nello stesso modo”.

LECCE, NON È DETTA L’ULTIMA PAROLA –Lecce già in B? No, non è mica finita, anche 6 punti potrebbero bastare, ma vincere a Udine non è mai un gioco da ragazzi. Prima del lockdown la squadra salentina stava macinando partita dopo partita gioco e punti, ora si è un po’ persa. Mi spiace perchè Liverani aveva fatto un grande lavoro. Per il mix tra presidente, direttore sportivo ed allenatore mi è tornata in mente proprio l’Udinese di 20 anni fa. Ma qui il problema è la difesa, salvarsi subendo 80 gol è difficile”.

BARAK PEZZO PREGIATO. FALCO EMOTIVO – “A Lecce Barak ha fatto bene sin da subito segnando all’esordio un bel gol al Torino. Il ceco è sempre stato importante nel gioco del Lecce e nei momenti-no ha fatto sempre stare a galla la squadra. Anche contro il Bologna è stato tra le note positive. Se tornasse all’Udinese andrebbe fatto giocare. Falco? È un ragazzo con qualità pazzesche, ma con tanta emotività. A Lecce è coccolato ed amato: sarebbe da vedere come reagirebbe in uno spogliatoio nuovo dove ci sarebbe da combattere per un posto da titolare”.

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