LECCE – Anche il 28° turno del campionato di Serie A ha fatto registrare non poche polemiche arbitrali. Sotto accusa sono finite le direzioni di gare come Brescia-Genoa (2 rigori concessi da Irrati ai Grifoni, il primo assai discutibile), Lazio-Fiorentina (penalty assegnato ai capitolini da Fabbri su simulazione di Caicedo) e Sampdoria-Bologna (Ranieri lamenta la mancata espulsione di un calciatore felsineo per un pugno in faccian a La Gumina).

Il designatore degli arbitri Nicola Rizzoli è intervenuto oggi ai microfoni di ‘Rai Radio 1’ per affermare: “Personalmente non avrei nulla di ostativo all’idea del VAR a chiamata, ma dobbiamo sempre pensare che siamo all’ interno di uno sport mondiale e le regole devono essere uguali ovunque. Il progetto Var è giovane, va perfezionato. La possibilità di un VAR a chiamata non ci vedrebbe contrari come idea, è solo una scelta fatta da un ente che gestisce le regole e il protocollo. Peraltro è un problema che viene riscontrato maggiormente in Italia rispetto ad altre nazioni, non perché la qualità degli arbitri sia inferiore, ma è un discorso di approccio alla materia”.

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