LECCE – È toccato a Mauro Meluso, Ds dell’U.S. Lecce, il compito di presentare alla stampa Barak e Paz, gli ultimi due arrivati alla corte di mister Liverani. Una campagna invernale di acquisti e cessioni lunga e snervante, mai semplice da gestire, soprattutto per una piccola società qual è quella giallorossa appena tornata in Serie A: “Sono abbastanza soddisfatto. Ci siamo mossi tanto in entrata, prendendo giovani di prospettiva, ma anche in uscita, sfoltendo la rosa e rendendola completa secondo le esigenze del mister. Non è facile competere sul mercato se sei una società come il Lecce. Abbiamo seguito le strategie imposte dalla società con l’obiettivo di non pesare sui bilanci. Ringrazio soprattutto il presidente Saverio Sticchi Damiani per il sostegno morale, oltre che operativo”.

Il Ds giallorosso ha spiegato i perché delle scelte operate: “Se si prendono tanti gol la colpa non è sempre del singolo o di un solo reparto. Perciò abbiamo scelto di operare non tanto sul singolo difensore centrale, ma anche sulle caratteristiche degli altri elementi presi che sono servite per tentare di colmare delle lacune. In attacco la scelta di non intervenire è stata adottata da tutti nel corso delle nostre riunioni. Non pensavamo inizialmente di prendere un attaccante e con Liverani ne abbiamo parlato solo nell’ultimo giorno, viste le condizioni di Farias e Babacar. A creare ostacoli c’erano però varie situazioni, non solo la mancata cessione di Imbula. Sarebbe servito un forte attaccante Under 22, difficile da trovare l’ultimo giorno di mercato. Abbiamo avuto l’opportunità di chiudere per due talenti sudamericani molto interessanti: una in collaborazione con la Juventus, l’altra in completa autonomia per Araos (23enne centrocampista cileno del Corinthians, ndr) ma sarebbero stati investimenti per il futuro”.

Un passaggio è stato riservato ai malumori di parte della tifoseria leccese per la gestione del mercato di riparzione: “Fanno parte del gioco, soprattutto dopo tante sconfitte. Non mi piacciono le critiche subdole fatte da un certo tipo di persone. Rispetto a quanto fatto in estate, abbiamo dovuto optare per una politica dei prestiti per avere innesti immediatamente utili alla squadra. L’unico elemento che difficilmente avrà un futuro a Lecce è Barak, arrivato in prestito secco e di proprietà dell’Udinese. Per Donati c’è un’opzione per il rinnovo, mentre per Paz e Deiola si può far valere il diritto di riscatto e per Saponara c’è un accordo tra gentiluomini per discutere di una possibile prosecuzione del rapporto a fine campionato”.

D’obbligo un passaggio finale su Imbula. Domenica, ad espressa domanda, il tecnico aveva rimandato a Meluso la spiegazione della situazione ed il diesse è chiaro: “Imbula è fuori lista. Ci sono mercati aperti all’estero e vedremo se c’è la possibilità di farlo partire. In questo momento non è a disposizione di Liverani. Stiamo valutando alcune situazioni e dobbiamo capire se è possibile effettuare una doppia risoluzione con Lecce e Stoke City. Non riuscire a farlo andare altrove sarebbe un peccato perché non ho mai avuto tante offerte da ogni parte del mondo quante per Imbula”.

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