LECCE (di Pierpaolo Sergio) – Presentazione ufficiale per l’ultimo arrivato, in ordine di tempo, in casa-Lecce. Riccardo Saponara ha tenuto stamane la sua prima conferenza stampa nelle vesti di nuovo trequartista della formazione giallorossa. Un’operazione di mercato definita con la Fiorentina sulla base del prestito secco negli scorsi giorni dalla società salentina che ha consegnato a mister Liverani un calciatore da schierare in ruolo chiave per il suo 4-3-1-2, il suo modulo tattico preferito.
GRAZIE, LECCE- “Prima di tutto intendo ringraziare l’U.S. Lecce – ha esordito l’ex Genoa – che da tempo mi voleva in organico. Oggi finalmente ci riuniamo e perciò sono grato a tutta la società per aver perseverato nella volontà di portarmi in giallorosso. Lecce mi ha sempre intrigato tanto. Non ho avuto dubbi quando mi è stata prospettata l’opportunità di avere maggior minutaggio e rimettermi in gioco. Ho parlato col mister e mi ha spiegato quanto sia importante il ruolo del trequartista per il suo gioco. A me piace essere protagonista in campo e non mi spaventa prendermi le mie responsabilità”.
LA POSIZIONE IN CAMPO- “Tatticamente ho provato diversi ruoli soprattutto negli ultimi mesi, ma il trequartista è quello che prediligo. A Genova ho giocato pure da mezzala. I tempi del mio pieno recupero fisico dipenderanno anche dalle scelte del mister. In campo già a Verona? Io mi sento pronto, magari mi manca solo un po’ di condizione per giocare 90 minuti”.
OTTIMA ACCOGLIENZA- “Conosco diversi dei miei nuovi compagni sia personalmente, che per averli affrontati come avversari. Tutti mi hanno parlato con entusiasmo di questa piazza e dell’ambiente. È ciò che effettivamente ho già riscontrato fin dal mio arrivo qui. Mi sento a casa ed ho voglia di ricambiare quest’accoglienza”.
GENOVA PER NOI…- “Con Lapadula abbiamo in comune l’esperienza nel Genoa poco fortunata. I motivi della mio scarso utilizzo sia con Andreazzoli che con Thiago Motta non li capisco, ma non provo rabbia, semmai positività guardando avanti e mi vioglio concentrare solo sulla salvezza del Lecce”.
SARRI, ALLEGRI E GLI ALTRI ALLENATORI IN CARRIERA- “Al Milan sono arrivato forse troppo giovane, ma fa parte del mio percorso di crescita e non ho rimpianti. Accetto e ho solo voglia di divertirmi. Negatività inutili non ne voglio ricordare. Tra i miei ex tecnici alcuni hanno caratterizzato fortemente la mia carriera e non solo quelli più noti come Sarri o Allegri”.
QUEL 18 COME BAGGIO- “Perché ho scelto il numero 18? È frutto del consiglio di un mio amico che mi ha consigliato di scegliere il numero di un grande fantasista: Baggio (avuto nell’Italia e nel Milan, ndr). Calcisticamente mi ispiro a Kakà”.
LIVERANI PRIMA E DOPO- “Le differenze tra il Liverani allenatore e giocatore? Di differenze da come ho visto in allenamento differenze ce n’è poche. Chi è stato un giocatore molto tecnico propone un calcio molto qualitativo e si sposa perfettamente con le mie caratteristiche. La sua volontà di avermi a Lecce è stata determinante per la scelta di indossare questa maglia”.