LECCE (di Pierpaolo Sergio) – Befana amara per il Lecce come le pagelle del match perso contro un’Udinese ordinata e niente più. Anche il 2020 si apre con una sconfitta e il pubblico leccese inizia a perdere la pazienza. Sopra la media solo le prove di Gabriel, Donati, Petriccione e Babacar. Sotto la sufficienza tutti gli altri, apparsi a tratti abulici e svuotati.
GABRIEL: Una bella deviazione in angolo a fine primo tempo su botta da lontano di Mandragora è l’unico intervento degno di nota che compie. Nella ripresa deve fare invece gli straordinari per evitare che i friulani dilaghino. Cade solo nel finale su conclusione ravvicinata di De Paul he lo beffa dopo un bel controllo volante di tacco. VOTO: 6,5
DONATI: Positivo il nuovo esordio in maglia giallorossa che lo vede protagonista di una gara accorta e puntigliosa soprattutto in marcatura su Sema. Cala ovviamente alla distanza non prima di aver negato un gol in compartecipazione con Gabriel. Tra gli ultimi ad alzare bandiera bianca. VOTO: 6
LUCIONI: Spara lontano ogni pallone pericoloso che gravita nella sua zona di competenza e controlla abbastanza agevolmente Okaka. La musica cambia nella ripresa quando i bianconeri giocano col vento a favore. Le azioni pericolose si sprecano e la retroguardia giallorossa va spesso in affanno. VOTO: 5,5
ROSSETTINI: Ci mette attenzione e applicazione nell’opporsi agli avanti ospiti per i primi 45′ di gioco. Va però in difficoltà nella ripresa quando perde smalto e concentrazione. VOTO: 5,5
DELL’ORCO: Puntuale in chiusura ma arruffone e precipitoso. Si limita a controllare le discese friulane sulla fascia sinistra e spinge col contagocce in avanti. Il secondo tempo lo vede sbandare in più occasioni e perde il bandolo della matassa. VOTO: 5
PETRICCIONE: Tanto dinamismo in mezzo al campo dove recupera numerosi palloni e tenta di innescare rapidi capovolgimenti di fronte. Anche nella ripresa tanta di rendersi pericoloso e sfiora la rete con tiro di poco alto. VOTO: 6
TACHTSIDIS: Ancora una gara caratterizzata da estrema imprecisione in appoggio e scarsa verve. La manovra del Lecce si impoverisce quando le sue giocate scarseggiano. I tifosi sembrano aver finito la voglia di aspettarlo. VOTO: 5
TABANELLI: Deve fare densità a centrocampo dove l’Udinese è numericamente superiore ai giallorossi. Ne consegue che trova pochi spazi in area bianconera in cui incunearsi e si sacrifica in copertura. Esce nel secondo tempo ragioni tattiche. VOTO: 5,5
→ (dal 69′) FARIAS: Ingresso tardivo che non dà i frutti sperati. Praticamnte non si vede e non incide sull’economia della porzione di gara in cui gioca. VOTO: 5
MANCOSU: Non è brillante e lo si vede nelle poche occasioni che gli capitano per tirare in porta. Al 20′ conclude debolmente verso lo specchio e Musso gli nega il meritato vantaggio. Ripresa di gran sofferenza e stanchezza in cui via, via scompare dal campo. VOTO: 5
FALCO: Tiene troppo palla quando il Lecce prova ad accelerare per sorprendere la formazione di Gotti. Si incaponisce in dribbling poco efficaci e spreca buone possibilità per sfruttare il vento a favore che i padroni di casa avevano nel primo tempo. Seconda frazione impalpabile, senza mezzo spunto degno di nota. VOTO: 5
BABACAR: Spettacolare la rovesciata con cui si presenta subito nella gelida serata dell’Epifania, ma la mira è imprecisa. È poi sfortunato sulla poderosa conclusione dalla distanza in cui colpisce la traversa a Musso battuto. Combattivo anche nella ripresa, gli viene annullato un gol. Poi esce per un risentimento inguinale tra gli applausi convinti dei suoi tifosi. VOTO: 6,5
→ (dall’80’) LA MANTIA: Forse la sua avventura in maglia giallorossa è ai titoli di coda. Entra per mantenere i due attaccanti a fare da guastatori. Il momento è però il peggiore. S.V.
All. LIVERANI: Il Lecce visto all’opera dopo la sosta natalizia non è dispiaciuto per mentalità e applicazione messi in campo nel primo tempo. Il desiderio di conquistare i 3 punti pieni in casa si è trasformata in voglia di fare. Tutte prerogative venute clamorosamente meno nei secondi 45′. Il nuovo anno si apre con una parziale contestazione di parte dei tifosi che mal digeriscono un intero girone senza successi in casa. Gli infortuni ed il tasso tecnico della rosa attuale non bastano a spiegare l’involuzione tra i due tempi e le difficoltà nel fare punti contro avversari non irresistibili. Il suo nervosismo gli costa un’ammozioneda parte di Giua, arbitro con cui ha poco feeling. VOTO: 5