LECCE (di Pierpaolo Sergio) – Con il match casalingo contro il Bologna per l’U.S. Lecce ed i suoi tifosi si è chiuso un 2019 strepitoso. La squadra giallorossa ha tenuto un cammino esaltante che ha visto la compagine di Fabio Liverani dapprima trionfare arrivando seconda in Serie B e quindi festeggiare il tanto atteso ritorno in massima serie dopo ben sette anni. Quella in corso è pertanto la sedicesima partecipazione nella storia della società giallorossa al campionato di Serie A.

L’anno solare dei salentini si era aperto il 19 gennaio scorso con la prima giornata del girone di ritorno in cui si registrò il pareggio interno contro il quotato Benevento. L’1-1 finale fece registrare la prima rete dell’anno nuovo a firma dell’uomo-simbolo di questa squadra, ossia il capitano Marco Mancosu. A causa della sosta invernale del torneo cadetto a gennaio si giocarono solo due gare ed in quella del 26 gennaio i giallorossi vinsero 2-1 in casa della Salernitana con gol di Fabio Lucioni e di Panagiotis Tachtsidis arrivato a rinforzare la rosa per puntare subito alla Serie A.

Febbraio si aprì invece con l’amrezza per la scomparsa di Mimino Renna e la concomitante grande paura per l’incidente di gioco a Manuel Scavone contro l’Ascoli (gara recuperata il 23 marzo e vinta 7-0!), per poi chiudersi con il successo al “Via del Mare” per 2-1 sull’Hellas Verona. Proprio per ovviare alla lunga assenza dell’ex centrocampista del Parma, il Lecce ingaggiò lo sloveno Zan Majer che si rivelerà strada facendo gradita sorpresa e importante tassello per la mediana di mister Liverani, tanto da essere confermato anche in massima categoria.

Nel mese di Marzo merita di essere ricordato l’evento legato alla riproduzione della maglia celebrativa della promozione dalla Serie C alla Serie B ottenuta dalla società salentina nella altrettanto storica stagione 1975/1976 e che i giallorossi indossarono nel derby casalingo al “Via del Mare” contro i “Satanelli” rossoneri del Foggia vinto 1-0 con rete di Andrea La Mantia.

Ad Aprile la lotta promozione vide il Lecce sempre piazzato in vetta alla classifica e capace di vincere 4 delle 5 partite giocate in quel mese cruciale battendo nell’ordine Cosenza (3-1), Carpi (4-1 con il gol di Falco numero 4.000 nella storia del Lecce), Perugia (1-2) e Brescia (1-0). L’unica sconfitta fu invece quella in trasferta contro la Cremonese. A fine mese arrivò inoltre l’ufficializzazione del prolungamento del contratto tra l’U.S. Lecce e mister Fabio Liverani insieme al suo staff tecnico fino a giugno 2022.

A Maggio la promozione arrivò all’ultima giornata di campionato con il successo per 2-1 sullo Spezia in un “Via del Mare” stracolmo di tifosi entusiasti che festeggiarono insieme ai propri beniamini la riconquista della Serie A. Eroi di giornata furono Jacopo Petriccione e Andrea La Mantia che chiuse col titolo di capocannoniere giallorosso con ben 17 reti in quel campionato.

Un trionfo targato anche e soprattutto Fabio Liverani. Per la seconda volta nalla sua storia il Lecce è stato capace di conquistare la doppia promozione dalla C alla A in appena due stagioni. L’unico precedente risaliva alle stagioni 1995/’96 e 1996/’97 quando fu Gian Piero Ventura a compiere l’impresa di portare il club salentino nell’era della presidenza Semeraro dalla terza serie professionistica italiana fino alla ribalta della Serie A.

In estate, mentre i tifosi leccesi sottoscrivevano abbonamenti (attestati a quota 18.763) che avrebbero stracciato il precedente record di 13.589 tessere del 1985, si spegne Giovanni Semeraro, per 18 anni alla guida dell’U.S. Lecce con la sua famiglia. Gli sforzi della società di via Colonnello Costadura sono stati ovviamente incentrati sul calciomercato per il necessario rafforzamento della rosa da consegnare a mister Liverani in modo tale da poter affrontare la Serie A con un gruppo di calciatori all’altezza della situazione.Ma a scompaginare in parte i piani della dirigenza leccese c’è stata la questione del restyling dello stadio “Via del Mare alla quale i dirigenti hanno dovuto far fronte per evitare di disputare le gare interne in campo neutro per la non omologazione dell’impianto sportivo cittadino. Il Comune di Lecce, con casse a secco, non poteva accollarsi l’onere di provvedere a tutti gli interventi di manutenzione ordinaria e straordinaria necessari per ottenere il nullaosta dalla Lega e così, andata deserta l’asta per l’eventuale concessione dello stadio a privati, l’U.S. Lecce è stata costretta ad anticipare circa 5 milioni di Euro sottraendoli alla campagna acquisti pur di avere uno stadio sufficientemente adeguato alla Serie A.

Salutati alcuni protagonisti della doppia promozione come Arrigoni, Cosenza, Haye, Marino, Palombi, Saraniti, Scavone, Tumminello e Venuti, il Ds Mauro Meluso ha portato a Lecce tredici calciatori, soprattutto stranieri, da innestare sul ceppo solido di elementi che avevano vinto il torneo cadetto. Inseguito vanamente il “sogno” del presidente Sticchi Damiani che rispondeva al nome dell’attaccante turco Burak Yilmaz, in giallorosso sono via via arrivati i vari Vera Ramirez, Benzar, Shakhov, Gabriel, Rossettini, i baby Gallo e Lo Faso, Rispoli, Lapadula, Dell’Orco, Farias, Imbula e Babacar. Alcuni si sono aggregati alla squadra nel ritiro a Santa Cristina, in Val Gardena, mentre altri lo hanno fatto direttamente al rientro in sede.

Ad Agosto ci fu l’esordio in Coppa Italia del Lecce che entrò in gara al terzo turno sconfiggendo in casa la Salernitana proprio dell’ex Ventura per 4-0. Testa quindi subito al campionato perché la sera del 26 il Lecce esordì al “Meazza” contro l’Inter del neo-allenatore Antonio Conte. Il 4-0 finale fu archiviato come un dazio da pagare al doppio salto di categoria, ma i tifosi leccesi hanno mal digerito l’esultanza del tecnico ad ogni rete segnata dalla sua squadra pur al cospetto del club che lo ha avviato alla sua poi brillante carriera da calciatore.

Il 1° Settembre l’esordio casalingo avvenne davanti a circa 25.000 spettatori contro l’Hellas Verona ma non fu bagnato dalla tanto attesa ed auspicata vittoria che, tuttavia, arrivò a Torino (1-2, con gol leccesi di Farias e Mancosu) contro i granata di Walter Mazzarri il giorno 16, subito bissata da quella del 26 in casa della Spal di mister Semplici (1-3, doppietta di Mancosu su rigore e Calderoni) per l’entusiasmo della piazza leccese che non vede più la salvezza come una chimera.

Ottobre passò in archivio con i prestigiosi pareggi in rimonta contro due blasonate del calcio italiano quali il Milan di Pioli chiamato poco prima a sostituire Giampaolo alla guida dei rossoneri a “San Siro” (2-2) con un gran gol di Marco Calderoni in pieno recupero e poi una Juventus orfana di Cristiano Ronaldo neppure convocato per la trasferta in Salento al “Via del Mare” (1-1), ossia la gara che ha fatto registrare il record assoluto di incassi nella storia del calcio giallorosso con ben € 884.490,33. Con Liverani squalificato per un turno dal Giudice Sportivo, in panchina contro i bianconeri di Maurizio Sarri ci andò il suo vice Manuel Coppola.

Del mese di Novembre sono invece da ricordare la rimonta tra le mura amiche contro il Cagliari (2-2) caratterizzata dalla rissa tra Gianluca Lapadula ed il portiere isolano Olsen (entrambi espulsi) e la terza affermazione in trasferta della stagione, conquistata stavolta in casa della Fiorentina (0-1) grazie alla seconda rete in massima serie di La Mantia, che aveva segnato il suo primo gol all’Olimpico contro la Lazio (4-2).

Ed eccoci arrivati a Dicembre a chiudere idealmente il cerchio di un anno ricco di emozioni e momenti da ricordare. In archivio va un’altra rimonta interna, stavolta ai danni del Genoa (2-2, con reti di Falco e Tabanelli), che ha dimostrato come questo Lecce abbia uno spirito battagliero e indomito. Le successive sconfitte di Brescia (3-0) e al “Via del Mare” col Bologna (2-3) non hanno poi sminuito un 2019 che in apertura abbiamo definito strepitoso.

Tra i marcatori del 2019 al primo posto figurano Marco Mancosu ed Andrea La Mantia a quota 13 gol, davanti ad Andrea Tabanelli con 7, Filippo Falco con 5 e Gianluca Lapadula con 4 reti. L’ultimo centro di quest’annata porta invece la firma dell’attaccante italo-brasiliano Diego Farias che è stata messa a segno contro il Bologna lo scorso 22 dicembre.

Intanto il calciomercato invernale (dal 2 al 31 gennaio) bussa alle porte ed il Lecce si è già assicurato un primo tassello. Dalla lista degli svincolati è stato ingaggiato il terzino Giulio Donati, che ha già indossato la maglia giallorossa nel campionato 2010/’11. Salutato Benzar e con Imbula in possibile partenza insieme ai baby Gallo e Lo Faso, al diesse Meluso tocca il compito di puntellare la squadra per puntare ad un 2020 che sappia essere altrettanto ricco di soddisfazioni che in questo caso si chiamano salvezza.

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