LECCE – La Corte Federale d’Appello ha respinto oggi pomeriggio a Roma il ricorso presentato dall’U.S. Lecce avverso la squalifica per due giornate ed alla multa di 10mila Euro inflitte all’attaccante Gianluca Lapadula. Il numero 9 giallorosso aveva realizzato a 10′ dal termine il rigore del momentaneo 1-2, ma era stato espulso subito dopo dall’arbitro Mariani in Lecce-Cagliari dopo un faccia a faccia fin troppo maschio con il portiere dei sardi Olsen, a cui era stato ugualmente mostrato il cartellino rosso.

La società salentina aveva preannunciato reclamo agli organi sportivi preposti certa che la sanzione per il suo tesserato fosse esagerata. Il referto del direttore di gara recitava: “per avere, al 38° del secondo tempo, a giuoco fermo, dopo aver subito una spinta ed una spallata da un calciatore della squadra avversaria, colpito quest’ultimo con la testa all’altezza della bocca”.

Le tesi del club di via Costadura non hanno convinto i giudici e Lapadula, che aveva già scontato il primo turno di stop nella trasferta di Firenze in cui il Lecce ha vinto 1-0 sulla Fiorentina, non potrà ancora tornare a disposizione di mister Liverani per la sfida di domenica (ore 12:30) contro il Genoa, la sua ex squadra. Se ne riparlerà per Brescia-Lecce di sabato 14 dicembre.

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