LECCE (di Pierpaolo Sergio) – Oggi come 36 anni fa è una giornata grigia. Oggi come allora il pensiero è rivolto a Michele Lorusso e Ciro Pezzella, i due calciatori del Lecce scomparsi il 2 dicembre 1983 in un incidente stradale a Mola mentre in auto andavano a prendere il treno a Bari che li portasse a Milano per poi raggiungere i compagni a Varese dove la domenica era in programma la partita. Entrambi avevano una grande paura di volare e perciò preferivano non prendere l’aereo, ma proprio quella scelta gli ha riservato un destino crudele e beffardo.

Il ricordo per i due sfortunati giocatori che hanno legato i loro nomi per sempre alla storia della società giallorossa non sfuma certo col passare degli anni. Sia quanti li hanno conosciuti di persona, che i tifosi più giovani che ne hanno solo sentito parlare sanno che quei due nomi fanno venire i brividi solo a pronunciarli.

Non c’è anno che Lorusso e Pezzella non vengano omaggiati dagli Ultrà Lecce con cori e striscioni, così come non sono mancate altre iniziative quali la realizzazione di un murale sulla facciata di una palazzina nelle immediate vicinanze dello stadio.

Tra l’altro, giusto un anno fa si celebrava l’intitolazione della Curva Nord dello stadio “Via del Mare a Ciro Pezzella e Michele Lorusso, alla presenza dei loro familiari ancora commossi e sorpresi dall’amore che la città nutre per i loro cari troppo presto strappati alla vita. Un legame indissolubile tra loro e Lecce fatto di emozioni ma, soprattutto, di eterno amore.

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