LECCE (di Italo Aromolo) – È un Fabio Liverani soddisfatto a metà quello che si presenta in sala stampa per commentare la prestazione del suo Lecce nella gara persa per 4-1 contro il Napoli: “Siamo partiti bene, organizzati, con la forza per ripartire. Tra le cose fondamentali c’era il palleggio in mezzo al campo quando si ripartiva, in fase di uscita, e questo non ci è venuto benissimo. Sul primo gol un giocatore della stazza di Tachtsidis non può perdere un pallone in mezzo al campo, nel contrasto con Zielinski: in quel caso, o passa l’uomo o la palla, ma non entrambi. È inconcepibile la ripetizione del rigore dal punto di vista concettuale, ma il regolamento è questo e mi auguro se ne ripetano tanti in futuro. La vittoria del Napoli è meritata, da parte nostra mi aspettavo una gestione tecnica diversa: più personalità nel tentare il dribbling, l’uno-due, la giocata. È nelle corde dei ragazzi, che devono provarci anche contro questi campioni”.

Il tecnico giallorosso poi proswegue nella sua disamina parlando delle scelte di formazione: Babacar? Sullo 0-3 mi è parso inutile schierarlo. Lo volevo vedere sulle tre partite nella settimana e sicuramente sarà protagonista, oggi fare una partita con Maksimovic e Koulibaly era poi difficile da recuperare fisicamente. Abbiamo lavorato tutta la settimana su lavagna e video per capire i difetti degli avversari, ma in occasione del terzo gol non siamo stati bravi ad evitare che Ruiz andasse sul sinistro, il suo piede preferito. Quando giochi con calciatori di quel calibro se lasci solo mezzo metro puoi pagarlo. Per il futuro cerco di rimanere equilibrato, dobbiamo lavorare tanto, non eravamo il Real Madrid dopo la vittoria di Torino né brocchi oggi. I complimenti di Ancelotti? Ci siamo scontrati quando io da calciatore della Lazio sfidavo il suo Milan stratosferico: c’è stima tra noi, ha un ottimo rapporto con i giocatori, è un vincente umile“.

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