LECCE – Sarà pure calcio d’agosto. Sarà stato pure un match da prendere con le molle. Fatto sta che il rinnovato Lecce vince e convince al suo primo impegno vero della stagione appena cominciata. Molte luci e qualche (rara) ombra per i padroni di casa tornati a giocare davanti ai propri tifosi nel ristrutturato “Via del Mare” (bello il colpo d’occhio offerto stasera) nella sfida di Coppa Italia vinta 4-0 contro la Salernitana.

I rimaneggiati giallorossi di Fabio Liverani hanno rispedito in Campania un avversario che arrivava nel Salento con la dichiarata intenzione di tentare il colpo gobbo ed il passaggio al quarto turno. Invece, la formazione giallorossa ha sfoderato una prestazione in crescendo che ha lasciato molti interrogativi nella testa dell’ex Gian Piero Ventura e qualche certezza in più nel suo omologo che oggi siede sulla panchina leccese.

Liverani ha potuto infatti godersi un Petriccione ed un Majer in condizione già effervescente, un Lucioni roccioso a cui la fascia di capitano ha conferito ulteriore autorevolezza, così come un Gabriel che si è meritato la fiducia di difendere la porta giallorossa ed un Filippo Falco che col numero 10 sulle spalle ha brillato con una gara disputata in costante progresso di giocate e pregevoli scambi con i compagni di reparto.

Calcio d’agosto, si diceva. Eppure i 16.000 tifosi presenti sulle tribune dello stadio leccese hanno dimostrato di apprezzare le geometrie di gioco che già si intravedono, l’intesa tra Lapadula e La Mantia e l’attenzione della difesa nel concedere davvero poco all’avversario di turno.

Tra poco più di una settimana sarà campionato e, già alla prima contro l’Inter, la musica probabilmente sarà diversa. Ma, come spesso ama ripetere Liverani, vincere aiuta a vincere e questa squadra ha dimostrato di dover e poter migliorare lì dove ha mostrato qualche inevitabile pecca.

Col rientro di gente che sembra destinata a giocare titolare in questa squadra, quale Mancosu, Shakhov, Benzar e Vera, il Lecce potrebbe stupire anche nella competizione più importante. Se poi ci sarà davvero bisogno di ulteriori ritocchi, chissà che non arrivino in altri reparti e non in un attacco in predicato di accogliere quel top player atteso soprattutto dai tifosi e forse un po’ meno dall’allenatore…

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