CREMONA – Dopo le tre vittorie consecutive in casa, il Lecce torna ad affrontare una trasferta. La banda Liverani è attesa allo “Zini” di Cremona da una squadra che, dopo aver corso fin troppi e inaspettati pericoli, cerca punti importanti per chiudere al meglio la stagione con tranquillità.
La Cremonese è in serie positiva da quattro turni. Il filotto di risultati è però seguito a un febbraio nero dove in cinque partite è stato colto soltanto un punto. Dalla grandeur di inizio stagione (Cremo accreditata come probabile sorpresa in zona play-off) si è passati perlopiù a guardare il fondo della graduatoria.
L’1-3 centrato in casa del Livorno però rappresenta un buon biglietto da visita in vista del Lecce. I giallorossi cercheranno di avere miglior sorte rispetto a Benevento ed Hellas Verona, che nelle ultime due partite disputate allo “Zini” hanno rispettivamente perso e pareggiato contro i padroni di casa.
L’ultimo risultato rappresenta una boccata d’aria per la squadra di Rastelli. A Livorno, si è centrata la prima vittoria esterna stagionale nello stadio che, nel 2017, sembrava poter cancellare la promozione poi raggiunta due stagioni fa.
L’1-3 è stato descritto dagli addetti ai lavori locali come la prestazione migliore della stagione, sfoderata con cattiveria contro una squadra in lotta per non retrocedere e che ha fruttato un +5 dalla zona play-out che, però, non può confortare del tutto. La squadra ha dimostrato compattezza e, dopo il doppio vantaggio, non si è sfaldata quando il Livorno ha accorciato le distanze.
Il cambiamento di marcia è coinciso con il nuovo schieramento improntato da Rastelli. Il 3-5-2 ha assicurato più sostanza in mediana e più sostegno all’attacco. Croce (36) e Castrovilli (22), il senatore e il nuovo che avanza, hanno dato ordine al reparto. Rispetto alle ultime prestazioni sfoderate da Arini e Soddimo, i due sembrano molto più in forma. Al netto del turnover causato dagli impegni ravvicinati, possono essere indicazioni importanti.
Davanti, il gallipolino Mirko Carretta, dopo le voci di trasferimento a gennaio, si è ripreso un posto d’onore nelle gerarchie del suo trainer. C’è affollamento davanti: nel turno precedente hanno iniziato Montalto e Piccolo, col Verona invece Strizzolo e Carretta. Dipenderà tutto dalla lettura che Rastelli vorrà dare. E, a partita in corso, occhio ai piedi buoni di Boultam e Emmers tra le linee.
La difesa non è impenetrabile. Nelle ultime 10 partite, la Cremonese ha incassato gol 8 volte. A Livorno, le sliding doors della partita hanno sorriso ai lombardi anche grazie alla prestazione super del portiere-veterano Michael Agazzi (35 anni), tesserato dopo l’infortunio di Radunovic e divenuto titolare al posto di Ravaglia.
Nel pacchetto arrerato, poi, on fire c’è un ex. Emanuele Terranova (firmatario dell’ultima promozione dalla B alla A del Lecce) si è rialzato dopo delle prestazioni così così e non ha fatto sentire la mancanza di Claiton, che domenica tornerà a disposizione dopo aver scontato la squalifica. Uno dei dilemmi che Rastelli dovrà risolvere è proprio la disposizione del terzetto arretrato che come terzo interprete vede Caracciolo.
Sulle corsie, il romeno Vasile Mogos è forse l’uomo copertina della Cremonese. Con voti alti acccumulati senza sosta, il terzino si è guadagnato la nazionale del suo pese e un inaspettato innalzamento della quotazione di mercato. A destra, Calderoni e Petriccione dovranno stare attenti. Dall’altra parte, Migliore è in vantaggio su Renzetti in un duello tutto di ex genoani.