LECCE (di Gabriele de Pandis) – La terza partita casalinga giocata in due settimane regala il sorriso più bello della stagione. Il Lecce fa tre su tre, batte il Cosenza 3-1 e raggiunge virtualmente il Brescia in testa alla classifica dopo il 2-2 di ieri tra le Rondinelle e il Verona. È il miglior risultato stagionale di una squadra che fa del “Via del Mare” un autentico fortino. Sei vittorie nelle ultime sei partite tra le mura amiche sono uno score spaventoso. Il Cosenza di Piero Braglia regge un’ora, legge bene l’andamento della contesa ma crolla verticalmente sotto i colpi di Andrea La Mantia, autore di una doppietta che alza il record personale in Serie B a 15 reti. Quello dell’attaccante di Marino, però, è soltanto uno dei numeri strabilianti di una squadra che ora fa sognare il grande salto in Serie A.

Liverani riduce al minimo il turnover. Inizialmente, riposa solo Tachtsidis, sostituito in cabina di regia da Arrigoni. Marino affianca Lucioni al posto dello squalificato Meccariello.  Conferme per il resto dello scacchiere. Braglia invece opera numerosi cambi rispetto al pareggio col Palermo, riproponendo però il 3-5-2. Capela completa ancora il trio arretrato con Dermaku e Legittimo. Al centro, la novità è Garritano e in attacco Embalo parte al posto di Maniero.

La partita inizia con un clamoroso botta e risposta. Tutino parte in progressione per vie centrali e, quasi dal limite dell’area, imbuca un rasoterra dove Garritano anticipa Marino e Vigorito depositando in rete. Esplodono i circa 500 sostenitori del Cosenza. I giallorossi non incassano il montante e si rialzano subito. È il 5’ quando Tabanelli riceve da La Mantia sui venti metri e scaglia una rasoiata che buca Perina e rimette la partita sui binari della parità. Al 9’ i calabresi sono ancora pericolosi. Embalo semina Calderoni sulla linea di fondo e appoggia al centro per Mungo; il centrocampista però cincischia e grazia la difesa di casa. 1-1 più una palla gol già ai primi giri di lancette.

Al netto dell’avvio scoppiettante, il leitmotiv della gara è chiaro. Cosenza intento a chiudere tutte le linee di passaggio mortifere della banda Liverani per poi ripartire a velocità tripla negli spazi aperti dai palleggiatori del Lecce sempre alla ricerca del varco giusto. È simbolico ciò che accade al 18’. Infinto giropalla giallorosso, cross di Falco per la capocciata di La Mantia parata da Perina, che subito imbecca Garritano nel tentativo di infilare. Tempo di percorrenza tra i guanti del portiere cosentino e la linea di mediana: 1 secondo.

Tuttavia, l’intensità delle occasioni rallenta: un piccolo rimpianto lo ha Tabanelli, leggermente in ritardo al 22’ su una scucchiaiata centrale. Ribaltamento di fronte, Embalo crea scompiglio sul centrodestra, sinistro sull’esterno della rete. Tanta corsa, tante giocate al limite e anche tanti calcioni. L’attacco brevilineo del Cosenza per poco non colpisce al 28’: traversone di Bittante ancora per la punta della Guinea-Bissau, colpevolmente solo ma impreciso con la testa.

Chi di colpo di testa di un piccoletto rischia di ferire, di un colpo di testa di un piccoletto rischia di perire. Minuto 32. Calderoni apre il compasso, Falco sfugge dal blocco del gigante Dermaku e scheggia il palo. Fabio Liverani, già tarantolato di suo durante le partite, schiuma rabbia e al 39’ scaglia un pallone finito in rimessa laterale. Il tecnico non è soddisfatto dei suoi, lenti nell’esecuzione, imprecisi e infilati troppe volte dai corridori di Braglia, sommariamente soddisfatto.

La ripresa si apre al 48’ con Calderoni che apre una breccia sulla sinistra e, nel tentativo di appoggio vincente, trova Perina pronto. Il Cosenza è ancora rinchiuso nella propria trequarti, attento sulle seconde palle e sempre prontissimo a distendere i tentacoli una volta acquisito il possesso. Al 52’ Falco raccoglie (l’ennesima) respinta di testa di Dermaku e non inquadra lo specchio da fuori. Stessa sorte ha la botta di Arrigoni al 56’. Poco prima, Garritano, anch’egli da lontano, provava a pescare il jolly per la doppietta, agevole per Vigorito.

Allo scoccare dell’ora di gioco il Lecce mette la freccia. Petriccione apparecchia il cross per La Mantia che timbra per la sesta volta consecutiva in casa e fa esplodere il pubblico. Liverani manda in campo Tachtsidis, Braglia mette benzina con Maniero per Embalo. L’ariete giallorosso, non contento, beneficia di un’altra splendida azione targata Lecce e raddoppia il vantaggio. Tachtsidis trova un corridoio impossibile per Mancosu, assist perfetto per il 19 che mette dentro da pochi passi. Uno-due micidiale che annichilisce il Cosenza e azzera il disegno tattico ben disposto da Braglia. Maniero cerca di ravvivare i suoi al 66’ ma il diagonale sinistro è debole.

I calabresi si sfilacciano, non c’è più l’ordine tra i reparti visto prima e il Lecce ha buon gioco. La Mantia si prende la standing ovation per poi lasciare spazio a Palombi. Dall’altra parte, Braglia richiama in panca un Tutino un po’ deludente (assist per Garritano poi il nulla). Entra Baez. Nei minuti finali non succede nulla. Il Lecce si gode l’entusiasmo della sua gente, per il Cosenza la testa è già al derby di domenica con il Crotone.

Il tabellino: Lecce-Cosenza 3-1

Lecce (4-3-1-2): Vigorito; Venuti, Lucioni, Marino, Calderoni; Tabanelli, Arrigoni (13’st Tachtsidis), Petriccione; Mancosu; Falco (35’st Majer), La Mantia (29’st Palombi). A disposizione: Bleve, Riccardi, Di Matteo, Cosenza, Tumminello, Haye, Saraniti, Felici, Pierno. Allenatore Fabio Liverani.

Cosenza (3-4-3): Perina; Capela, Dermaku, Legittimo; Bittante, Garritano (17’st Palmiero), Bruccini, Mungo, D’Orazio;  Embalo (13’st Maniero), Tutino (30’st Baez). A disposizione: Quintiero, Saracco, Schetino, Sciaudone, Trovato, Hristov. Allenatore Piero Braglia.

Marcatori 2’pt Garritano (C), 5’pt Tabanelli (L), 15’st e 19’st La Mantia (L)

Ammoniti nessuno

Arbitro Francesco Guccini di Albano Laziale – Assistenti Pietro Dei Giudici di Latina e Fabio Schirru di Nichellino – IV Ufficiale Matteo Marchetti di Ostia Lido

Note: serata mite, temperatura 17°C, terreno di gioco in perfette condizioni.

Spettatori 11.785 (7655 abbonamenti, 4130 spettatori paganti)

Incasso totale € 119.358,01 (quota abbonamenti 57.609,01, incasso paganti 61.749,00)

Recuperi 1’pt, 4’st

Calci d’angolo 5-3

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