COSENZA – Piero Braglia ritorna al “Via del Mare” e lo fa con un’aria positiva nonostante il divorzio dal Lecce non sia stato dei più felici. Quel “non me ne frega niente del mio futuro” masticato amaro nella sala stampa dello “Zaccheria” di Foggia dopo la sconfitta nella semifinale play-off del campionato 2015-2016 è l’ultimo ricordo salentino del tecnico toscano, non molto avvezzo alla partecipazione quando si tratta di comunicare ma, sicuramente, non meno applicatosi per la causa Lecce. Arrivato nel Salento a ottobre 2015 per sostituire il deludente Antonino Asta, Braglia dette un’identità coriacea al suo gruppo, che battagliò fino alla fine con Benevento, leader del torneo, e Foggia.

(foto Francesco Donato)

Il presente però è diverso. Dopo il passaggio a vuoto di Alessandria (esonero dopo il Girone A dominato e poi perso a scapito della Cremonese) la nuova gioventù del 64enne è sbocciata a Cosenza. Sotto la Sila, Braglia, subentrato a Gaetano Fontana, ha dapprima condotto i Lupi al quinto posto e poi ha conquistato un’entusiasmante promozione in Serie B percorrendo tutte le tappe dei play-off fino al tripudio della finale vinta sul Siena. La cadetteria mancava al Cosenza da 15 anni e, giungendo al presente, al momento Braglia ha dimostrato di saperci fare anche lì, dove mancava dai tempi delle due salvezze seguite dalla retrocessione con la Juve Stabia (9° posto nel 2011/12, 16° nel 2012/13, 22° nel 2013/14 da esonerato e subentrato).

La stagione del Cosenza, 35 punti in saccoccia ora e partito con l’obiettivo della permanenza, ora parla di un +5 dalla zona play-out. L’undicesimo posto permane da ben 5 giornate e, prima di quattro impegni senza vittorie, l’occhiatina alla griglia play-off non era un pensiero ardito. Le sconfitte con Foggia e Brescia, seguite però dai pareggi positivi con Pescara e Palermo, hanno portato l’ottava piazza, l’ultima valevole per il post-season, a 8 lunghezze: il Cittadella è a 41.

Matteo Legittimo

Rispetto ai tempi di Lecce, nelle scelte tattiche di Braglia non vige più l’assolutismo del 3-4-3. La difesa a tre, seppur spesso privilegiata dall’allenatore toscano per assicurarsi una maggiore copertura, ha lasciato spesso posto a uno snello 4-3-3. Al “Via del Mare”, però, probabilmente il tecnico non rinuncerà alla carta della retroguardia folta, dove, senza gli infortunati Corsi e Idda, l’ex Matteo Legittimo passa nel terzetto arretrato con Capela e Dermaku. Partito Pascali, la coperta è poi corta, l’unico centrale di ruolo a disposizione è il 20enne bulgaro Hristov, che proprio domani potrebbe sostituire Capela.

Carlos Embalo

Il modulo più utilizzato è il 3-5-2. Dagli uomini sulle corsie esterne si potrà interpretare l’atteggiamento che il Cosenza metterà in campo. La soluzione più difensivista vede Bittante e D’Orazio fluidificanti a tutta fascia ma con più dettami da realizzare nella propria metà campo. In qualche occasione, ma soprattutto a match in corso, Braglia ha optato per un uomo più offensivo (Tutino o Baez) nel folto quintetto. Bittante e D’Orazio, come anche Legittimo, sarebbero i terzini anche in caso di 4-3-3. In tal caso, sarà probabile che gli esterni alti siano avvezzi a dar fastidio sull’impostazione della manovra.

Luca Palmiero

La ceniera di metà campo nasconde molte insidie. Bruccini e Palmiero sono conosciuti dalle battaglie in Lega Pro, Mungo ha ritrovato continuità ma parte in seconda battuta rispetto all’acquisto invernale Daniele Sciaudone, centrocampista di sostanza e vicebomber con 4 centri. La rosa può contare anche sull’esperto Mariano Izco (36 anni, in A con Catania, Crotone e Chievo) giunto nello scorso febbraio da svincolato, sul brio di Garritano e sullo scuola Fiorentina Schetino.

In attacco, c’è scelta. L’esterno, o seconda punta, Gennaro Tutino è il capocannoniere (8 gol). Dietro a lui, il riferimento fisso sarebbe Gianluca Litteri, ma probabilmente il pieno recupero sarà formalizzato domenica. Più mobili le soluzioni che porterebbero in campo l’altro ex Carlos Embalo e Riccardo Maniero, che all’andata, finita con un rocambolesco 2-3 per il Lecce, colpì una traversa. Il turno infrasettimanale, con il Cosenza reduce dall’1-1 casalingo con il Palermo, verosimilmente aprirà la via al turnover, visto anche il derby rossoblù di domenica sera contro il Crotone, in programma al “San Vito”.

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