LECCE (di Gavino Coradduzza) – Il Pescara anche ha confermato al “Via del Mare” il suo mal di trasferta. Ma questa volta ha poco da lamentarsi perché è il Lecce ad impadronirsi completamente della scena, a giocare meglio, a conquistare l’intera posta. Pillon poteva certo immaginare che la trasferta in Salento non sarebbe stata tenera con i suoi ragazzi, così come era accaduto nelle due precedenti trasferte a Cittadella e Benevento…

Lecce-Pescara è subito partita vera, è partita intensa perchè i giallorossi si impossessano del pallino del gioco e per i biancazzurri si fa subito sera, anzi notte. Guardingo più perché costretto alla cautela da un Lecce pressante, che per scelta conservativa, il Pescara non disdegna le maniere forti per smorzare la foga aggressiva di Mancosu e compagni…

Mentre Vigorito assiste in panciolle, il suo dirimpettaio Fiorillo deve montare una guardia estremamente attenta alla sua porta. E, sia pur disimpegnandosi egregiamente, in talune occasioni, nulla può sulla perentoria conclusione di La Mantia (13′) che lo obbliga a raccogliere la palla in fondo al sacco: 1-0.

Il vantaggio raggiunto con una certa facilità produce nei leccesi una sorta di momentaneo appagamento: la pressione si allenta e gli ospiti sono liberi di abbozzare qualche timida iniziativa per riequilibrare i valori in campo. La partita, a dire il vero, sembrava avviata verso una esibizione monocorde

Il Lecce gioca; eccome se gioca! Anche Filippo Falco, stranamente lento nel carburare, cresce minuto dopo minuto talché, quando il tecnico Liverani lo richiamerà in panchina per inserire il rientrante Simone Palombi, sarà accompagnato da una lunga ovazione da parte del pubblico di fede leccese a ragion veduta…

È invece il minuto 36 quando arriva il gol del raddoppio del Lecce a firma ancora una volta (è la decima…) di “bum bum Mancosu“: percussione in area e precisa botta di destro del capitano giallorosso che stordisce Fiorillo per il definitivo 2-0!

Non c’è esagerazione nel raccontare che, a questo punto, il Lecce gioca divertendosi, gioca spargendo in campo finezze stilistiche, manciate di bel gioco su un tessuto di solida concretezza, infatti non mancano gli applausi, più che meritati…

Se nella ripresa il punteggio rimane immutato non è perché i padroni di casa hanno scelto di tirare i remi in barca; no, è solo che Mancosu prima e Palombi agli sgoccioli non sono precisi quanto basterebbe per fare tris e poker…

Prova gagliarda, dunque, quella dei ragazzi di Liverani che ora, scavalcato in classifica il Palermo, guardano tutti dall’alto in basso, a parte il fortunello Brescia…

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