LECCE (di Pierpaolo Sergio) –  Seconda vittoria consecutiva tra le mura amiche e 3 punti che significano scavalcare il Palermo e portarsi al secondo posto in classifica. Eroi di serata il soliti noti: Andrea La Mantia e Marco Mancosu, veri trascinatori di una squadra sempre più concreta e tetragona al cospetto di qualsiasi avversario.

VIGORITO: Una bella parata su Scognamiglio allo scadere del primo tempo è l’unico intervento degno di nota. La ripresa lo vede impegnato più che altro in prese aeree sui cross degli ospiti. Per la seconda gara di fila mantiene inviolata la sua porta. VOTO: 7

VENUTI: Instancabile. La propulsione sulla destra non manca mai, ma stasera c’era anche da controllare il diretto avversario in fase di non possesso per non aprire varchi nella retroguardia leccese. Ci mette lo zampino nell’azione del vantaggio giallorosso offrendo a La Mantia la palla più comoda da spingere in rete. Il suo dinamismo è fondamentale nelle ripartenze che il Lecce prova nel secondo tempo. VOTO: 7

LUCIONI: Deciso e autoritario nel guidare la retroguardia giallorossa che regge l’urto sugli assalti dei biancazzurri. VOTO: 7

MECCARIELLO: Ingenuo nel farsi ammonire. Il cartellino giallo che l’arbitro gli mostra al quarrto d’ora di gioco è pesante poiché, da diffidato, lo appiederà contro il Cosenza. VOTO: 6,5

CALDERONI: Spinge tanto sulla fascia mancina e garantisce rifornimenti a centro-area. VOTO: 7

PETRICCIONE: Stavolta lì in mezzo c’è bisogno di mostrare i muscoli per contrastare la densità che i biancazzurri cercano di creare per imbrigliare la manovra leccese. Lui non si fa pregare e gioca in modalità battaglia. Su di lui Marras commette alla mezz’ora del secondo tempo il fallo da rosso diretto che lascia gli avversari in 10. VOTO: 7

TACHTSIDIS: Su di lui Pillon monta una guardia più attenta ma la mossa non paga le attese del tecnico. L’ex Roma riesce a giostrare la manovra e sbrogliare più volte la matassa. Vince tutti i duelli aerei in mediana e dispensa giocate mai banali e, soprattutto, sempre redditizie. VOTO: 7 → (dal 42′ st) MAJER: S.V.

TABANELLI: Recupera un numero impressionante di palloni a centrocampo e mantiene un rendimento costante per tutto l’arco dell’incontro. Prezioso tatticamente, fa però arrabbiare Liverani per alcuni disimpegni un po’ rischiosi, ma si conferma in grande forma. VOTO: 7

MANCOSU: Cambia l’avversario ma non la sua attitudine a creare gioco, portare palla e andare a segno con frequenza inusitata per i suoi standard di rendimento. Segna un gol dal peso specifico enorme e garantisce alla squadra tanta consistenza. Si divora nel finale il 3-0 che sarebbe significato segnare una doppietta. VOTO: 7,5

FALCO: Meno appariscente rispetto alla scorsa gara. Viene marcato con le maniere rudi e guadagna punizioni preziose pere spezzare il pressing abruzzese. Palla al piede è imprendibile per gli avversari. Esce tra l’ovazione del pubblico di fede leccese che lo applaude a scena aperta. VOTO: 7 → (dal 42′ st) PALOMBI: Appena entrato ha la palla buona per segnare ma il suo pallonetto è deviato in angolo. Avrebbe meritato il gol. S.V.

LA MANTIA: Più puntuale di un orologio svizzero anche se stanotte è cambiata l’ora. Trova la 13esima rete stagionale che sblocca subito la contesa. Fondamentale il suo apporto alla causa giallorossa per il peso specifico in termini di punti che ogni sua rete vale. VOTO: 7

All. LIVERANI: I punti in palio stasera non saranno stati determinanti per l’esito finale del campionato, come aveva dichiarato alla vigilia, ma averli portati a casa è senza dubbio un’altra impresa sulla via che porta alla promozione. Approccio perfetto e altra vittima illustre di cui porta a casa lo scalpo. VOTO: 7,5

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