CROTONE (di Gabriele de Pandis) – Una serata di spettacolo, ribaltamenti, rimpianti ed errori. Il Lecce pareggia 2-2 in casa del Crotone e coglie un punto prima del trittico di partite casalinghe con Ascoli, Pescara e Cosenza. Il punteggio è figlio di una partita con il tabellino pieno zeppo di occasioni e cambiamenti di fronte. A qualcuno sembrerà una serata agrodolce sul piano della classifica, visti gli stop di Benevento e Verona in zona play-off, ma le forze e le occasioni espresse sul rettangolo verde hanno decretato il risultato più giusto.

Cogliere i tre punti avrebbe fatto schizzare in alto le quotazioni del Lecce anche per la difficile missione promozione diretta, e le rimostranze investono soprattutto il cambio di modulo deciso da Liverani con l’ingresso di Marino, ma la pescata del tecnico è comprensibile visto il brio offensivo dei calabresi. L’errore di Calderoni in occasione del 2-2 è stato forse il punto di svolta della contesa. Dopo l’episodio, il Crotone ha anche spinto per la vittoria, ma l’equilibrio non si è più spostato.

I padroni di casa cercano di continuare il momento positivo (7 punti in tre partite frutto delle vittorie con Palermo e Salernitana) nonostante le numerose assenze che complicano le scelte di formazione. Senza Tripicchio, Milic e gli avanti Pettinari e Nalini, Stroppa si affida alla coppia Simy-Machach e posiziona Firenze largo a destra. Liverani opera soltanto un cambio forzato rispetto alla vittoria di sette giorni fa col Foggia. Zan Majer, non al meglio, lascia spazio ad Andrea Tabanelli. Difesa e attacco confermati.

Il primo tempo della contesa è scoppiettante. Al 2’ Venuti spara alto da buona posizione in area e al 4’ La Mantia, col sinistro, trova la presa sicura di Cordaz. La risposta crotonese arriva al 3’: Machach serve Rohdem, destro alto. Altro destino ha il cross di Firenze che al 6’ è raccolto da Simy. Il nigeriano stacca più in alto di Meccariello e incrocia la sfera all’angolino dove Vigorito può poco.

L’1-0 dura poco. È il minuto 9 quando Tachtsidis disegna una parabola perfetta in diagonale per l’inserimento di Tabanelli che s’incunea tra Spolli-Golemic e infilza Cordaz. I ritmi sono infernali. Al 13’ la difesa ospite dorme sul lancio di Spolli che favorisce lo scatto di Simy, Vigorito esce e mette una pezza. Al 17’ è la volta di Falco: slalom dal lato corto dell’area e sinistro a cercare l’incrocio alto che si perde.

Il leitmotiv del match sembra delinearsi. Palleggio in mano alla banda Liverani. Il Lecce tiene la palla ma si espone ai rischi di un Crotone che si chiude a difesa dell’area e si palesa pericolosissimo nelle ripartenze a cercare Simy e Machach. In mediana è di prim’ordine lo scontro tra i registi Benali e Tachtsidis e gli scudieri Petriccione-Tabanelli e Barberis-Rohden.

Il francese Zinedine Machach, estro, sregolatezza e colpi di genio, fa tremare per due volte il Lecce tra il 18’ e il 19’. Prima un piatto destro su pregevole assist di Benali e poi una folata solitaria chiusa da una sassata di sinistro trovano pronto in qualche modo il portiere del Lecce. Al 25’ i giallorossi sfiorano il gol: sponda di Mancosu per Falco, ma Cordaz risponde da campione e manda in angolo. L’appuntamento con l’1-2 è rimandato di un giro di lancette. Tocca a Marco Mancosu svettare nel cuore dell’area e convertire in gol il corner calciato da Petriccione. Il sardo, all’ottavo gol stagionale, non segnava da Salernitana-Lecce.

Meccariello mette in rete di testa una punizione ancora pennellata da Petriccione al 33’, ma l’assistente annulla giustamente per fuorigioco del difensore leccese. I ritmi sono leggermente più bassi rispetto all’avvio, ma la partita vive di mille ribaltamenti. Liverani e Stroppa si sgolano nella propria area tecnica alla ricerca degli antidoti per le proprie difese esposte al fuoco di un numero altissimo di palle-gol.

Venuti rischia l’autogol al 39’ quando devia al di là della traversa una punizione di Barberis. Un break di Spolli al 42’ è l’emblema degli attacchi fulminei delineati dai pitagorici. L’uscita dell’esperto centrale è supportata da sei uomini che giungono sui sedici metri avversari. Non propriamente l’atteggiamento di una squadra da play-out: il Crotone è in salute e si vede, al netto dei piazzamenti sbagliati sui gol leccesi.

Stroppa cambia andatura. Fuori Machach (scontro fortuito con l’arbitro) e Tripaldelli, dentro Kargbo e Sampirisi. Il Crotone ora si espone di più e al 53’ il contropiede è salentino: Mancosu taglia centalmente il campo e scarica per la botta di La Mantia, Cordaz ancora superlativo. Al 57’ Falco riprova l’iniziativa personale, destro a fil di palo. Firenze, spostato a sinistra ma pericolosissimo su ogni tocco, mette letteralmente in porta Simy al 60’, ma l’azione sfuma.

Le occasioni non fioccano con la costanza dei primi 45’, ma la partita vive sul filo del rasoio. Le difese anticipano all’ultimo un sacco di iniziative degli esterni. Liverani corre ai ripari e posiziona Marino al centro della difesa passando al 5-3-2. L’intenzione e chiara: cercare di sventare traversoni. Sono diversi gli atteggiamenti dei tecnici a bordo campo. Liverani continua a sgolarsi mentre Stroppa cerca di comandare i suoi con pochi consigli. Sampirisi scodella bene in area al 77’, ma Simy e Firenze non colgono la battuta vincente.

Il Crotone trova il 2-2 al 79’, e lo fa con un cross. Firenze danza tra due uomini e pennella sul palo lontano per Benali, puntuale in spaccata a pochi metri di Vigorito. Decisamente rivedibile la marcatura del terzetto centrale del Lecce. Il pareggio ribalta ancora partita e allenatori. Il tarantolato è ora Stroppa, che crede nella vittoria, Liverani siede in panca per elaborare strategie.

Marino protagonista nel bene e nel male a 5’ dalla fine. Kargbo sposta Marino, colpevolmente molle, e s’invola verso la porta. Simy s’allarga troppo e, solo contro Vigorito, allarga per Kargbo che, solissimo, incassa la scivolata proprio di Marino che rimedia. Nell’azione, il portiere ospite rimane a terra infortunato ad un ginocchio. L’estremo difensore resta stoicamente in campo. Pochi minuti dopo, però, deve uscire ed entra Bleve, subito decisivo all’87’ sul fendente di Barberis. Il Crotone spinge alla ricerca del successo nei minuti finali mentre il Lecce ha poca benzina in corpo, ma tenta di rimettere la freccia. I 6’ di recupero sono elettrici: La Mantia gira male di testa una punizione di Tachtsidis e, poco dopo, nessuno coglie l’invito di Venuti. Finisce così.

Sabato prossimo scenderà in campo solo il Lecce, che recupererà l’impegno casalingo con l’Ascoli nel turno di stop dei campionati, fermi per le qualificazioni a Euro 2020.

Il tabellino: Crotone – Lecce 2-2

Crotone (3-5-2): Cordaz; Curado, Spolli, Golemic; Firenze, Barberis, Benali, Rohden (28’st Zanellato), Tripaldelli (11’st Sampirisi); Machach (6’st Kargbo), Simy. A disposizione: Figliuzzi, Festa, Cuomo, Gomelt, Marchizza, Molina, Nanni, Valietti, Mraz. Allenatore Giovanni Stroppa

Lecce (4-3-1-2): Vigorito (42’st Bleve); Venuti, Lucioni, Meccariello, Calderoni; Tabanelli, Tachtsidis, Petriccione (22’st Marino); Mancosu; Falco, La Mantia. A disposizione: Milli, Riccardi, Cosenza, Tumminello, Haye, Saraniti, Felici, Pierno, Majer. Allenatore Fabio Liverani

Marcatori 5’pt Simy (C ), 9’pt Tabanelli (L), 25’pt Mancosu (L), 35’st Benali (C)

Ammoniti 21’pt Rohden (C ), 24’pt Tachtsidis (L), 38’pt Lucioni (L)

Arbitro Marco Piccinnini di Forlì

Assistenti Davide Imperiale di Genova e Vincenzo Soricaro di Barletta

IV Ufficiale Francesco Cosso di Reggio Calabria

Note: serata fresca, temperatura 12 °C, terreno di gioco in discrete condizioni

Recuperi 1’pt, 6’st

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