PALERMO – Il tecnico giallorosso Fabio Liverani analizza la partita partendo dal principale rimpianto ma esaltando le prestazioni dei calciatori del Palermo: “Credo che l’analisi quando uno è obiettivo è giusta, cioè siamo partiti e abbiamo concesso stop girata e calcio a Trajkovski. Questo è stato il primo errore e ci hanno puniti –evidenzia Liverani nelle dichiarazioni riprese da ilovepalermocalcio-. Nel primo tempo abbiamo giocato sempre noi. Posso rimproverare poco. La bravura di Brignoli e la nostra imprecisione l’abbiamo pagata. Il Palermo ha qualità e lo sapevamo. Anche nel secondo tempo avevamo noi l’occasione e poi loro hanno fatto il 2-0. Quindi a quel punto ha dei giocatori che dettano ritmi e diventa in salita. Noi non abbiamo mai buttato via la palla. Andiamo a casa con 0 punti e grandi certezze. Ci sono altri 33 punti a disposizione, se continuiamo così sarà più facile portare a casa tanti punti“. 

Il bicchiere è sempre mezzo pieno in casa Lecce, anche negli ultimi tre impegni il bottino è di soli tre punti l’ambizione non cambia: Non abbiamo limiti, avevamo solo quello della salvezza e l’abbiamo raggiunta con grandissimo anticipo. Oggi è la 25^ gara che giochiamo e ne abbiamo sbagliata solo una. A prescindere dal risultato abbiamo sempre mantenuto l’identità. Da qui alla fine possiamo fare qualcosa di straordinario. Adesso riposiamo, cerchiamo di recuperare energie per gli ultimi due mesi e mezzo”.

E poi un flash sulla lotta al vertice: Il Brescia primo ha sei punti in più di noi con partita in più. Quindi c’è tutto il tempo per noi. La cosa bella per la mia squadra è che abbiamo tanti scontri diretti quasi tutti in casa. È un campionato bellissimo, aperto e dipende da noi. Abbiamo tempo e qualità importante come la serenità senza pressioni. La piazza con 7 partite in casa ci darà una grandissima mano, anche oggi erano tanti. Anche loro ci credono. Poi se entreremo nei play off sarà un mini campionato”

Liverani non può che spendere parole importanti per il Palermo, la cui attualità è caratterizzata dall’incertezza societaria. L’ex regista prova a leggere con un largo orizzonte la storia recente dei rosanero: La crisi? È un grande dispiacere. Per varie situazioni dopo il 2011 si è presa strada sbagliata. Avevamo un patrimonio, zoccolo duro italiano che andava coltivato. L’appartenenza alla società e coltivare i giovani, senza denigrare lo zoccolo duro. I vari Migliaccio, Nocerino, Miccoli, Cassani, Balzaretti. Poi i risultati non hanno detto niente. Le società devono dare appartenenza, devi scegliere gli uomini oltre ai giocatori. Forse si è pensato solo all’investimento, poi quando fai su e giù rischi il patrimonio. Zamparini ha dato tanto, ma negli ultimi anni la sua gestione non è stata solo idilliaca. Auguro di risolvere i problemi e di andare nella categoria che gli appartiene e che si risolvano le questioni societarie”

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