Fabio Liverani si presenta visibilmente soddisfatto dopo la vittoria di oggi sul Verona: “Bisogna fare i complimenti ai ragazzi. È stata una vittoria speciale, di grande reazione –chiosa Il tecnico-. Non abbiamo avuto paura, mi sembra esagerato. Ricordiamoci che ci sono gli avversari. Il Verona non può non creare pericoli sui cross. E’ normale che un infortunio ti fa passare un minuto di preoccupazione. Come a Cittadella non c’erano scusanti, oggi la vittoria del Lecce è indiscutibile. Ognuno di noi ha una storia, e il nostro dna è la sofferenza.

L’allenatore giallorosso poi sbotta dopo due domande incentrate su presunti aspetti negativi di questa partita: “Vorrei vedere solo positività in quest’ambiente, siamo una neopromossa, abbiamo 41 punti e abbiamo battuto. Siamo una squadra che sta crescendo, giovane, nuova totalmente. Può darsi che perderemo delle partite. Tanti giocatori venivano da inattività lo scorso. Oggi siamo matematicamente salvi ed è un obiettivo centrato al 26 febbraio. Qualcuno di voi a luglio avrebbe messo la firma col sangue per ciò. La squadra non la cambierei con niente”.

E poi l’excursus sui singoli, a partire dai rientranti Falco e Mancosu. Anche sul sardo, Liverani fa chiarezza su quanto detto sulla sua panchina a Cittadella: Falco? Poteva far meglio nell’ultimo passaggio. Mancosu? Ma dite a me che è straordinario? Delle volte mi viene da ridere leggendo qualcosa. Non ha giocato a Cittadella perché si è allenato due giorni. Se oggi vado a perdere Mancosu finisco con una serie di giocatori. Vi pare che io non voglia far giocare Mancosu? Abbiamo giocato con tre registi? Lo sapevo, ma io devo preparare la partita. Rischiare il giusto. Majer ci serviva per caratteristiche diverse dagli altri. Ha passo diverso, ci sarebbe servito anche a Cittadella ma non ho reputato giusto metterlo dentro sin da subito. Ha qualità da centrocampista di frequenza. I giocatori vanno inseriti”.

Parole di elogio sono spese per La Mantia, al decimo gol stagionale: La Mantia è un giocatore forte, l’abbiamo aspettato. Per diventare devastante deve giocare con la stessa intensità per tutta la partita. Ora è in una condizione fisica ottimale e per arrivare in fondo servono gli attaccanti da doppia cifra. Lui è da minimo 12-15, Palombi potrebbe anche starci tranquillamente. Quest’ultimo è maturato un sacco, l’anno scorso a Salerno ha fatto solo un gol. Fatico a trovare cose negative, il percorso nostro è questo”.

Sugli aspetti da migliorare, l’ex Genoa usa bastone e carota: Tachtsidis deve alzare il ritmo, ha iniziato soft, poi è diventato un giocatore importante nei recuperi. Anche lui viene da inattività ma mi aspettavo di più, questo sì. Bisogna avere pazienza con lui. A Vigorito non dico nulla, l’infortunio sulla rete non entra nel giudizio tecnico”.

In conclusione, il commento su Brescia e Palermo senza vittorie e un ultima pillola sul 4-1 subito a Cittadella: “Quella storia non sarebbe cambiata né con Falco né con Mancosu. Era una giornata storta, a partire da me. Abbiamo sbagliato una partita, e sicuramente ne sbaglieremo altre. Le mancate vittorie di Brescia e Palermo vanno commentate come il nostro passo falso a Cittadella. Più andiamo avanti più i punti sono pesanti. Chi si deve salvare concede poco, chi per i play-off. La B è questa: si vince e si perde in tutti i campi”.

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