LECCE (di Gabriele de Pandis) – Il “Via del Mare” restituisce calore, gioia e ambizioni al Lecce, che batte l’Hellas Verona in quello che alla vigilia sembrava uno spareggio per restare attaccati al gruppo di vetta. I giallorossi controsorpassano i gialloblù dopo il turno passato e rimangono a 2 punti dal secondo posto ora occupato dal Benevento, che alle 18 ha battuto 2-1 il Pescara. Fabio Grosso perde l’ottima scia di risultati positivi e ritorna sulla graticola dopo i due successi.

Il Lecce nel pieno dei suoi elementi si dimostra una squadra tonica, propositiva e da ammirare nelle sue trame. Nulla a che vedere con il 4-1 di Cittadella. Il neo è ancora dietro: sono dieci partite che manca un clean sheet. Poco da fare per l’Hellas Verona: troppe defezioni e contraerea difensiva trafitta sui cross giallorossi. Elementi che non potevano portare a punti strappati nel Salento.

Il turnover operato a Cittadella porta gli ovvi effetti ai due allenatori. Liverani ripropone Venuti a destra, fa debuttare Majer dal 1’ e recupera gli assi Falco e Mancosu. Più problematico lo scacchiere di Grosso, alle prese con numerose assenze, ultime quelle di Empereur e Zaccagni. Colombatto rifiata, le chiavi della manovra vanno a Gustafson; ai lati dello svedese va Faraoni, alzato a beneficio di Almici, dietro con Bianchetti-Dawidowicz al centro. Pazzini comanda l’attacco.

Il Lecce apre il tabellino delle occasioni al 6’: imbucata di Falco per La Mantia, scatto e tiro centrale parato in modo basilare ma efficace da Silvestri. Gli ospiti rispondono due minuti dopo. Faraoni si sovrappone sulla destra, riceve il filtrante di Lee e tenta un difficile diagonale da posizione decentrata. Vigorito c’è. La manovra della banda Liverani è più fluida rispetto al film horror del “Tombolato”, ma dall’altra parte l’Hellas dà l’impressione di poter distendersi a velocità doppia. I 22 in campo giocano sempre il pallone, pochi lanci e tanto giropalla. Da uno di questi nasce un cross velenoso di Falco: La Mantia al 18’ non riesce ad anticipare Bianchetti. Ribaltamento di fronte, altro possesso veronese, Faraoni coglie una respinta della difesa e scaglia il destro, Vigorito blocca a terra.

Più nitida è la palla-gol capitata sulla testa di La Mantia al 20’ su cross di Calderoni. Silvestri si oppone ancora chiudendosi su se stesso a mo’ di portiere di futsal dopo lo stacco imperioso del 19 che dà una spanna a Dawidowicz. L’estremo difensore ospite è altrettanto efficace, ma stilisticamente più gradevole, quando al 32’ smanaccia un traversone di Calderoni destinato sotto la traversa. Al 34’ il Lecce passa con un’azione fotocopia. Il servizio sul secondo palo di Mancosu è calibrato in modo perfetto, troppo per essere sprecato da Andrea La Mantia, lesto a depositare in rete il pallone della doppia cifra: 10°gol per lui. È il Lecce delle palle alte mortifere.

Pazzini non ci sta, e con tutta la sua esperienza, trova un avvitamento dall’alto coefficiente di difficoltà: saetta bloccata con qualche affanno da Vigorito. La rete accelera ancor di più le impressioni viste in avvio: le due squadre propongono e rischiano sempre di bilanciarsi in avanti. In conclusione di prima frazione Laribi spara alto da lontano (43’) e Vigorito mette una pezza sul colpo di genio di Lee che per poco non libera Di Gaudio (45’).

La ripresa si apre con il Verona più volenteroso – c’è Henderson al centro e retrocede Faraoni – anche se Bianchetti si dimostra attento sull’ennesima penetrazione di La Mantia. Al 47’ folata sulla destra, Lee pennella, Pazzini vola e sfiora l’incrocio del primo palo. I cross del Lecce strappano i piani veronesi al 52’. Petriccione calibra sul secondo palo, Lucioni sfugge ai blocchi e buca Silvestri godendosi l’urlo della Curva Nord. L’ex Benevento cancella la prestazione choc di sabato anche con due chiusure imperiose poco dopo la zampata.

Liverani sente il magic moment e trascina i suoi perennemente in piedi ai limiti dell’area tecnica. I giallorossi schiacciano gli ospiti nei sedici metri e sprecano il contropiede del tris al 57’: Mancosu perde l’attimo giusto e calcia su Silvestri. Stessa storia al 60’. Coast to coast di Meccariello, uno-due con Falco e assist mancato a La Mantia. Sprazzi di Verona con Lee, sinistro chiuso sull’esterno della rete al 63’. La ricerca della rimonta da parte da parte dell’Hellas lascia praterie che ingolosiscono i corridori salentini. Qualche metro più in là, sovrapposizioni a go-go sugli assi Faraoni-Henderson-Di Gaudio e Vitale-Laribi-Lee, ma la difesa regge.

Girandola di cambi: Tupta rileva l’impalpabile Di Gaudio, Liverani cambia le pile ai suoi con Arrigoni e Saraniti per Majer e La Mantia. Continuano a aprirsi le praterie, continuano gli attacchi Hellas, continua l’attenzione esponenziale di Meccariello-Lucioni. Minuto 78. Binario di destra, parte la freccia giallorossa con i vagoni Falco-Saraniti-Calderoni: il terzino tocca male al centro dell’area e non inquadra lo specchio. Timide proteste di Pazzini su trattenuta vigorosa di Meccariello all’83’ ma 30 secondi dopo Mancosu esplode un destro terrificante che lambisce l’incrocio. Tris ancora negato.

Il Verona può riaprire la partita a 3’ dal 90’ ma il Pazzo getta al vento una punizione dal limite. Batticuore nei minuti di recupero. Dopo un erroraccio di Tupta, Laribi scodella uno strano pallone che termina alle spalle di Vigorito. Trenta secondi di sofferenza, altre proteste Hellas per un contatto nell’area del Lecce, ma è troppo tardi per una rimonta incredibile.

Il tabellino

Lecce – Hellas Verona 2-1

Lecce (4-3-1-2): Vigorito; Venuti, Lucioni, Meccariello, Calderoni; Petriccione Tachtsidis, Majer (21’st Arrigoni); Mancosu; Falco (43’st Marino), La Mantia (30’st Saraniti). A disposizione: Bleve, Milli, Riccardi, Di Matteo, Cosenza, Tumminello, Haye, Felici, Fiamozzi. Allenatore Fabio Liverani.

Hellas Verona (4-3-3): Silvestri; Almici (6’st Henderson), Bianchetti, Dawidowicz, Vitale; Faraoni, Gustafson, Laribi; Lee (38’st Traorè), Pazzini, Di Gaudio (27’st Tupta). A disposizione: Ferrari, Berardi, Colombatto, Balkovec, Lucas, Amayah, Saveljevs. Allenatore Fabio Grosso.

Marcatori 34’pt La Mantia, 7’st Lucioni, 45’+4’st Laribi

Espulso Grosso (all. Hellas Verona) al 39’pt per proteste

Ammoniti 9’pt Petriccione (L), 30’pt Laribi (HV), 41’st Tachtsidis (L), 45’+5’st Dawidowicz (HV)

Arbitro Juan Luca Sacchi di Macerata

Assistenti Christian Rossi della Spezia e Salvatore Affatato di Vico

IV Ufficiale Antonio Rapuano di Rimini

Note: Serata fresca e ventilata, temperatura 11 °C, terreno in ottime condizioni. Spettatori 9518 (6694 abbonamenti, 2524 paganti), incasso totale 89338,34 euro (quota abbonamenti 51518,34, incasso paganti 37820,00)

Recuperi 1’pt, 5’st

Commenti