CITTADELLA (di Gabriele de Pandis) – Brutta battuta d’arresto per il Lecce, che esce con le ossa rotta dal “Tombolato” di Cittadella cedendo il passo per 4-1. L’illusorio vantaggio di Andrea La Mantia, giunto già mentre il piglio del gioco era mercé degli uomini di Venturato, ha solo rinviato il dominio granata, sottoscritto da un formidabile Gabriele Moncini, autore di una tripletta che ha punito un Lecce troppo brutto per essere vero. Di Adorni, infine, il gol che ha fissato il punteggio.

Tra dubbi e scelte, l’undici iniziale del Lecce contiene più di una sorpresa. Mancosu e Falco non rischiano la discesa in campo dal 1’. Sulla trequarti va Haye e davanti debutta dall’inizio Tumminello. In panchina Palombi. Conferme per Arrigoni mezzala destra e Fiamozzi che sostituisce Venuti sulla corsia difensiva destra. Le ragioni? Il tour de force di questa settimana presenta le sfide con Verona e Palermo.

Il Cittadella, reduce da tre sconfitte consecutive, paga l’assenza di capitan Iori: in cabina di regia Pasa si posiziona tra Settembrini e Branca. Davanti, il solito Schenetti supporta Finotto e Moncini. I padroni di casa si dimostrano aggressivi in avvio, attaccando sulle corsie esterne e pressando alta la prima costruzione di gioco avversaria. La banda Liverani si schiaccia nei propri sedici metri, e non coglie le giuste misure dei passaggi.

Sorprendentemente, il Lecce passa in vantaggio alla prima occasione. È il minuto 11 quando Arrigoni disegna una spettacolare traiettoria in area per La Mantia; l’attaccante romano elude Ghiringhelli con uno stop di petto e scaraventa in rete di destro al volo facendo esplodere i 1500 supporters salentini giunti al “Tombolato”.

La risposta del Citta è affidata a un fendente di Branca, al 16’, che taglia l’area e sibila a lato. È l’anticamera del pareggio, che arriva dopo due minuti.

Cross dalla destra nell’area piccola, Moncini salta più in alto di tutti e spinge in rete da pochi passi. Rivedibile la marcatura dei centrali e soprattutto la mancata uscita di Vigorito, che lascia colpire il 9 granata davvero a pochi metri dalla linea. I gol non cambiano l’andazzo visto nei primi minuti. Salvo lampi di genio, il centrocampo del Lecce è annebbiato dal pressing, partito con i cinque polmoni di Mattia Finotto. La difesa del Lecce dorme ancora al 25’. Corner di Benedetti, Tachtsidis alza un campanile dove salta solissimo Moncini. Vigorito blocca.

Il Cittadella continua a produrre gioco andandosi a prendere il pallone anche nella metà campo leccese. Proprio un lancio sballato di Fiamozzi nasce il tiro da fuori di Pasa: incrocio sfiorato al 32’. Mentre l’undici di Liverani tenta di confezionare mille tocchi per uscire dalla propria zona di campo, i veneti arrivano alla battuta in porta con due tocchi e allungandosi a velocità supersonica. Tachtsidis, al 37’, fa affacciare timidamente il Lecce dalle parti di Paleari: controbalzo da posizione impossibile senza pretese.

Branca sfonda sempre sulla destra e fa partire l’ennesimo cross, Moncini tocca senza inquadrare la porta. Dalla stessa zolla di campo il Lecce rischia il suicidio al 40’. Lucioni appoggia timidamente per Vigorito nel tentativo di eludere il mortifero pressing del Citta, Finotto per poco non anticipa il portiere e “cerca” un rigore non dato. Da un buco sulla destra, ovviamente, nasce il vantaggio del Cittadella, che completa la rimonta al 43’. Benedetti ha spazio e tempo per calibrare il traversone, Moncini supera ancora tutti sul secondo palo e buca il portiere.

I veneti sfiorano per due volte il tris a inizio ripresa. Prima Moncini, imprendibile di testa, manda a lato su calcio d’angolo e poi Settembrini al 49’ tenta un delizioso pallonetto che Vigorito alza in angolo. Liverani abiura le sue tesi iniziali. Bocciatura per Tumminello e Haye, sostituiti da Palombi e Majer mentre Venturato, negli spogliatoi, cambia Pasa con Siega.

Come nel primo tempo, il Lecce ha una sontuosa palla-gol ad interrompere la pochezza per raddrizzare una partita ampiamente dominata dal Cittadella. L’idea è di Tachtsidis, illuminante al 53’ per Palombi, diagonale respinto male da Paleari, Arrigoni è il più lesto di tutti sottoporta ma il tap-in è negato da Ghiringhelli, autore di una letterale murata a negare il 2-2. La partita è vibrante e Moncini capitalizza ancora al 58’, sempre di testa. Traversone dalla trequarti di Schenetti che innesca un flipper che sorride all’ex attaccante della Spal, che batte Vigorito e si porta il pallone a casa. Annullata la fiammata del Lecce, zero attenuanti oggi sugli spioventi. Al 61’ Tachtsidis prova a girare in porta una punizione di Petriccione, Paleari non ha problemi.

La mossa della disperazione è inserire Falco per Arrigoni, seguita dalla contromossa di Venturato Frare-Settembrini che dà densità alla difesa, cambia gli scacchieri. Lecce con una sorta di 4-2-1-3, Cittadella con il 4-1-4-1 più attento in fase di non possesso. L’equazione del pomeriggio è la seguente: palla alta=pericoli per il Lecce=patatrac=poker del Cittadella. Corner, flipper in area, Adorni incassa il record e insacca la pallina con un tocco sporco. Il triplo vantaggio spegne le già poche velleità della banda Liverani, spinto dall’entusiasmo della rimontona col Livorno ma messo a nudo dal riscatto degli uomini di Venturato, assoluti dominatori di un pomeriggio che ha sovvertito i ruolini di marcia della vigilia.

Le ultime battute del match scorrono senza grandi emozioni. Palombi esplode un sinistro rabbioso all’80’, tre minuti dopo l’indiavolato Moncini, che si prende la standing ovation del “Tombolato”, si vede negato il quarto gol personale da Lucioni, ritmi bassissimi fino alla fine.

L’unica consolazione per il Lecce, se così si può definire, è che si torna presto in campo. Martedì arriverà l’Hellas Verona al “Via del Mare”. Il Cittadella fa la voce grossa dopo un periodo-no della stagione e rilancia le proprie ambizioni play-off. La prova d’appello sarà sabato prossimo in casa del Brescia.

Il tabellino: Cittadella-Lecce 4-1

Cittadella (4-3-1-2): Paleari; Ghiringhelli, Adorni, Drudi, Benedetti; Settembrini (21’st Frare), Pasa (1’st Siega), Branca; Schenetti; Moncini (41’st Diaw), Finotto. A disposizione: L. Maniero I, Parodi, Camigliano, Panico, Proia, L. Maniero II, Bussaglia, Cancellotti. Allenatore Roberto Venturato

Lecce (4-3-1-2): Vigorito; Fiamozzi, Lucioni, Meccariello, Calderoni; Arrigoni (21’st Falco), Tachtsidis, Petriccione; Haye (7’st Majer); Tumminello (1’st Palombi), La Mantia. A disposizione: Bleve, Riccardi, Cosenza, Mancosu, Marino, Saraniti, Felici, Venuti, Pierno. Allenatore Fabio Liverani.

Marcatori 11’pt La Mantia, 18’pt, 43’pt, 13’st Moncini (C), 27’st Adorni (C)

Ammoniti 27’pt Settembrini (C ), 34’st Drudi (C )

Note pomeriggio fresco e soleggiato, temperatura 9°C, terreno di gioco in ottime condizioni. Spettatori 5543 (2808 abbonati, 2735 paganti), incasso totale 38910,26 euro (quota abbonati 9827,86, incasso paganti 29082,40)

Recuperi 1’pt, 4’st

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