LECCE (di Italo Aromolo) – L’allenatore del Lecce Fabio Liverani si è presentato in sala stampa per commentare la fibrillante vittoria per 3-2 in rimonta contro il Livorno, che ha riportato i giallorosi al quarto posto e con ancora la gara contro l’Ascoli da recuperare.

Mister, una partita del genere capita una volta ogni dieci anni. Cosa è cambiato tra primo e secondo tempo per rimontarla?
Non giudicherei completamente negativo il primo tempo. Nei primi 15 minuti abbiamo trovato le giuste linee di passaggi, poi ci siamo smarriti, ma è sempre stato nella testa l’errore, è scattato qualcosa forse per i troppi complimenti ricevuti. Se pensiamo che basti una giocata per avere la meglio, senza un po’ di verve e agonismo, torniamo ad essere una squadra normale. Siamo bravi solo se diamo il massimo. Sul 2-0 il pallone non era più quasi giocabile perchè scottava troppo, poi il 2-1 ha riacceso le qualità e ci ha riattivato tatticamente e mentalmente. In 90 minuti i ragazzi hanno fatto tutto il brutto e il bello del calcio”.

Dunque è stato soprattutto un problema di atteggiamento. Non si sono fatte sentire alcune assenze?
Qui ci sono tanti buoni giocatori, di categoria, che tatticamente e tecnicamente possono fare la partita. Tutti possono giocare, non abbiamo giocatori che non possono farlo altrimenti non saremmo una rosa da Serie B. È chiaro che io sono tenuto a fare delle scelte ma, se avessimo perso oggi, non sarebbe stato per le assenze“.

Dà giustamente il merito ai suoi calciatori, ma la mossa di spostare Falco sulla destra nel secondo tempo è stata sua e si è rivelata la chiave del match: il ragazzo di Pulsano è diventato praticamente imprendibile.
Con lo staff abbiamo pensato, all’intervallo, di essere un po’ più presenti in avanti e sulle fasce, facendo giocare più larghi Palombi e Falco. L’avevamo preparata così anche nel primo tempo, perché loro difendevano a 3 e puntavamo ad allargarli; il problema è che a volte i calciatori mentalmente non riescono a stare sul pezzo tutta la gara e seguire le indicazioni; Falco ha delle doti tecniche di categoria superiore, ma deve migliorare sotto quel punto di vista, deve capire meglio come approcciare le partite sotto l’aspetto mentale“.

Nota di merito anche per Arrigoni, al primo gol con la maglia del Lecce.
Mi soffermo volentieri su un ragazzo che per me è l’emblema del calciatore ‘da squadra’. Al di là delle qualità di interdizione e intelligenza tattica indiscutibili, quest’anno dopo esser partito bene è andato un po’ in difficoltà tra novembre e gennaio, abbiamo anche avuto dei colloqui per parlarne e il mercato probabilmente l’ha frastornato. Ma dal primo febbraio al campo era un altro giocatore, trasformato. So che ci posso contare come nei primi due mesi e mezzo. Ovviamente vale anche per Marino, che non è stato da meno. Chi gioca deve meritarlo tutti i giorni perchè tutti i ragazzi si fanno valere“.

Capitolo infermeria: come stanno Petriccione e Mancosu?
Petriccione ha avuto un attacco influenzale e si rimetterà nei prossimi giorni. Gli chiedo sempre di non girare in magliettina e con i capelli bagnati, ma lui ribatte che viene da Trieste e non è un problema per lui… (ride, ndr). Ad ogni modo, dà fastidio perdere giocatori per questi motivi. Mancosu oggi lo potevamo rischiare, ma abbiamo preferito evitare di perderlo per un mese per non aver aspettato altri tre giorni. Per la prossima partita anche lui sarà al top“.

Domani sarà ufficializzato il nuovo acquisto Majer. Cosa potrà dare in più a questa squadra?
Majer è un giocatore esperto, di qualità e personalità. Potrà essere utile e darci una grande mano“.

Guardare la classifica adesso è un piacere: il Lecce è al quarto posto e ha ancora una partita da recuperare: quella contro l’Ascoli.
Le partite di recupero per me non si contano, perchè non vanno mai date per scontate. Il campionato vive una fase in cui non ha ancora delle definizioni precise per la classifica. Questi tre punti hanno un valore importante, ma solo dopo le 3 partite di fila in casa (contro Ascoli, Pescara e Cosenza a fine marzo, ndr) capiremo forse qualcosa a livello di obiettivi“.

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