LECCE – Da oggi e fino al prosimo 17 febbraio, lo scrittore, giornalista e fotografo Roberto Cotroneo torna in Puglia per presentare il suo ultimo romanzo “Niente di personale”, edito da La Nave di Teseo. Il minitour parte oggi (ore 18:00) nella Biblioteca Civica Prospero Rendella a Monopoli con la partecipazione di Enzo Magistà (direttore del TgNorba). Doppio appuntamento venerdì 15 febbraio alle 10:30 al Liceo Scientifico Leonardo da Vinci, in Via Giovanni Gentile, a Maglie e alle 18:30 alle Officine Cantelmo in Via Michele De Pietro in Lecce per la presentazione di “Invano. Il potere in Italia da De Gasperi a questi qua” del giornalista di Repubblica Filippo Ceccarelli (Feltrinelli). Sabato 16 febbraio alle 16:30 Cotroneo dialogherà con Marta Mercurio nella sede dell’associazione “Vittorio Bachelet” in via Immacolata 16 a Taviano; alle 19:00 lo scrittore sarà nella Sala Cavallerizza nel Castello di Corigliano d’Otranto con l’avvocato Gianluigi Pellegrino. Il tour si concluderà domenica 17 febbraio alle 20:00 nelle sale dell’Hotel Il Tesoretto di Poggiardo (provinciale Maglie/Castro) dove lo scrittore sarà intervistato da Marta Seclì.

Uno scrittore che ha lavorato a lungo nel mondo dei giornali e della cultura si accorge d’un tratto, come per una strana epifania, di essere stato negli ultimi trent’anni il testimone di un tempo ormai perduto. Perché è scomparso il mondo di Moravia e Calvino, di Fellini e Sciascia? E il grande giornalismo, e l’anima delle case editrici? Decide quindi di ricostruire il motivo per cui tutto questo è accaduto. Attraverso una scrittura densa e il confronto con personaggi un tempo importanti e oggi quasi ai margini del mondo culturale prova a raccontare la fine di un’epoca. Tutto avviene in una Roma rarefatta e logora, che assiste indifferente al mutare delle cose. Così un universo sfuggente eppure nitido torna a vivere negli occhi e nel ricordo del protagonista che non può sottrarsi alla bellezza che ha conosciuto, né fare a meno di pesarla al netto di quello che oggi vede attorno a sé: un matrimonio in crisi, una metropoli che non lo incanta più, dei segreti di famiglia che tornano a farsi avanti, la minaccia di una follia incombente, dei fantasmi che la abitano. Un romanzo che è un atto d’accusa stringente e radicale, la fotografia di quello che siamo diventati. L’inno a un tempo perduto, a un tempo cristallizzato e rivendicato: la storia e lo sguardo di un uomo capace di passione, indignazione, ironia, che fa del narrare invettiva e resistenza, perché la memoria a volte è l’unica chiave per salvare il futuro.

Roberto Cotroneo (Alessandria, 1961) è un romanziere, un critico, un saggista e un fotografo. Tra i protagonisti della vita culturale italiana di questi trent’anni è stato per oltre un decennio a capo delle pagine culturali dell’Espresso. Oggi scrive per il Corriere della Sera. Ha pubblicato i romanzi: Presto con fuoco (1995), Otranto (1997), L’età perfetta (1999), Per un attimo immenso ho dimenticato il mio nome (2002), Questo amore (2006), Il vento dell’odio (2008), E nemmeno un rimpianto (2011), Betty (2013). Tra i saggi: Se una mattina d’estate un bambino (1994), Eco: due o tre cose che so di lui (2002), Chiedimi chi erano i Beatles (2003), Il sogno di scrivere (2014), Lo sguardo rovesciato (2015), L’invenzione di Caravaggio (2018) e il libro fotografico: Genius Loci (2017).

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