LECCE – Il 2018 del Lecce si chiuderà con uno strappo in salita. Sebbene già da settimane si guardasse con attenzione e rispetto alla partita di domenica in casa dello Spezia, il netto 0-3 raccolto dai liguri a Crotone celebra i punti di forza di questa squadra, dall’atteggiamento offensivo e in piena corsa per la zona play-off, dove ora c’è una letterale ammucchiata, con i suoi 25 punti.

Il turno prima della sosta invernale (si tornerà in campo solo il 19 gennaio) metterà di fronte ancora una volta due squadre vogliose di macinare punti per sgomitare al vertice. Se del pronto riscatto del Lecce di domenica scorsa contro il Padova si è detto molto, il focus va puntato sul club allenato da Pasquale Marino, nella migliore serie positiva da inizio stagione, con quattro risultati utili consecutivi. La striscia ha fatto risalire la china dopo un avvio caratterizzato da sconfitte intervallate (6 in tutto finora) che hanno un po’ ingolfato il motore di un gruppo che cerca sempre di proporre gioco.

Pasquale Marino

Il fortino dello stadio “Picco” ha contribuito in modo considerevole al rendimento dello Spezia. Dei 25 punti totali, ben 16 sono stati accumulati tra le mura amiche. Soltanto uno il passaggio a vuoto:  l’1-3 incassato dal Pescara all’ottava giornata. Foggia e Palermo hanno strappato un pari, nulla da fare invece per Brescia, Cittadella, Carpi, Benevento e Cosenza, cadute in quest’ordine sul rettangolo verde spezzino. L’entusiasmo in città è tornato proprio grazie a mister Marino. L’exploit di Crotone dimostra quanto importante sia la sua impronta: lo Spezia ha fatto turnover e, al netto del cattivo stato di forma dei pitagorici, la prestazione è stata spumeggiante indipendentemente dagli interpreti.

Antonio Di Natale

A contribuire al gioco offensivo c’è un piccolo grande aiuto. Nello staff di Pasquale Marino c’è Totò Di Natale, designato agli allenamenti specifici per l’attacco. L’ex attaccante dell’Udinese è uno che di gol se ne intende (258 in 606 partite), e l’esplosione di David Okereke (6 gol) magari è figlia anche dei consigli della punta campana.

David Okereke

Il 21enne nigeriano ha già segnato al Lecce in Coppa Italia l’anno scorso con il Cosenza e spesso, nel tridente offensivo, parte largo a destra, anche se ultimamente Marino l’ha schierato anche al centro. Proprio come Totò Di Natale. Okereke, bloccato questo mese da un infortunio, non è sceso in campo nelle ultime due gare contro Palermo e Crotone, ma è  sulla via del recupero, come rivelato dal tecnico che potrebbe rilanciarlo al pari del centrale di centrocampo Marco Crimi (28).

Eugenio Lamanna

Le insidie dello Spezia partono dalla porta. I pali sono difesi da Eugenio Lamanna (29), in crescita nelle ultime partite, seguito dal Lecce in estate prima di far rotta su Vigorito. In difesa è rientrato il capitano Claudio Terzi (34); coppia probabile con lo scuola Roma Elio Capradossi (22). In caso di panchina per Terzi, giocherebbe Giani (32). Sulle fasce difensive il vicecapitano De Col (25) a destra e Augello (24), preservato ieri per far posto a Crivello (27), sul lato opposto. Destino singolare per l’altro terzino Luca Vignali (22): così così nel suo ruolo naturale, recentemente più che affidabile come alternativa nel tridente offensivo. Vedremo come Marino risolverà questo rebus.

Le chiavi del centrocampo sono affidate a Luca Ricci (24), altro elemento con le quotazioni in risalita grazie alla cura Pasquale Marino; ai suoi lati ci sarà probabilmente Mora (30), protagonista del ritorno in A della Spal due anni fa e anch’egli risparmiato. Il reparto poi sarebbe completato da Bartolomei (29), in vantaggio su De Francesco (24), Acampora (24) e Bastoni (22).

In attacco manca Galabinov (30). Immaginando il ritorno dal 1′ di Okereke da centravanti e lo stato di forma “offensivo” di Vignali, diventa difficile prevedere le scelte di Marino, che potrebbe far tornare Gyasi (24) sull’out sinistro o recuperare Bidaoui (28), ai box da tre partite.

In rampa di lancio c’è il ventenne Nicolas Pierini, a segno 2 volte col Crotone e altra freccia che crea grattacapi all’allenatore. “Celebrità” in panchina: l’islandese Sveinn Aron Gudjohnsen (20) è il figlio di Eidur, primatista di reti e simbolo del football di Reykjavik per le sue militanze nel Barcellona e Chelsea.

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