BRESCIA – L’incrocio d’alta classifica della 16^ giornata è conquistato dal Brescia, che piega il Lecce nei minuti di recupero con la rete del 2-1 di Gastaldello e si prende il secondo posto, lasciato proprio dai giallorossi, che restano al palo nonostante qualche episodio che lascia l’amaro in bocca a Liverani, infuriato al fischio finale dopo una partita studiata e ripartita tra l’atteggiamento di rimessa iniziale e i tentativi di attacco della parte iniziale del secondo tempo, seguiti poi dalla strenua difesa crollata a pochi secondi dalla fine.

I due schieramenti speculari in campo contengono una diversa dose di novità. Liverani risponde con nuove scelte sulle fasce difensive per arginare il pericolo-Donnarumna viste le defezioni di Venuti e Calderoni. Lepore a destra e Bovo, che non giocava dalla vittoria di Verona, sull’altra corsia. In mediana Armellino coadiuva Petriccione e Scavone. Corini opta per la continuità confermando la formazione che ha battuto la Salernitana: Gastaldello e Romagnoli dietro. Spalek supporta il duo Donnarumma-Morosini.

Il Lecce parte cortissimo e i padroni di casa cercano di evitare le ripartenze pressando nella metà campo avversaria. Ndoj e Bisoli concludono debolmente al 7’ e al 13’ mentre cominciano a fioccare le idee di Spalek e Morosini, col Brescia che colleziona alte percentuali di possesso palla. La Mantia battaglia in area e manca l’impatto ravvicinato su cross di Falco al quarto d’ora: è la prima sortita leccese. Tonali, che rischia l’espulsione al 24’, orchestra il gioco delle Rondinelle, che sfondano spesso a destra, sulla fascia di Scavone e Bovo. La prima vera occasione è del Lecce al 22’: pennellata di Falco in area, Lucioni svetta e manda fuori.

È il preludio del vantaggio: punizione di Mancosu rimpallata, Bovo riceve dal sardo sul lato corto dell’area prima di tentare un diagonale che Alfonso respinge su La Mantia, che al 25’ deposita in rete. La contesa s’accelera e il Brescia preme ancora di più. Spalek, che s’inserisce bene tra le linee di Liverani, protesta per un rigore non concesso al 27’ e il Lecce continua nell’atteggiamento guardingo, senza mai buttare il pallone, alla ricerca dell’accelerazione. Mancosu (30’) da una parte e Ndoj (33’) dall’altra non centrano lo specchio della porta. Più incisivo è il sussulto di Morosini due minuti dopo: sassata da fuori che Vigorito para a fatica. Ogni contropiede concesso dal Brescia è una palla-gol giallorossa. Al 45’ Mancosu taglia il campo palla al piede, sterza tra Gastadello e Romagnoli e mira sul primo palo col sinistro: Alfonso para col corpo.

La ripresa comincia ancora con il Brescia aggressivo e il pari arriva al 49’. Tiro al volo di Ndoj su ribattuta della difesa ospite e tocco vincente di Donnarumma sul filo del fuorigioco. Il capocannoniere raggiunge 14 gol in 13 presenze. Il Lecce cambia atteggiamento, s’allunga, e attacca a viso aperto. Ne esce una partita vibrante. Al 55’ una ripartenza, questa volta bresciana, è conclusa male da Donnarumma che alza troppo da buona posizione. Due minuti dopo il Lecce segna con un’azione magistrale sull’asse Scavone-Mancosu, ma l’arbitro ferma per offside. Da rivedere.

Fioccano tiri dalle parti di Vigorito: Spalek non azzecca l’incrocio su leggerezza di Petriccione al 58’, l’attivissimo Ndoj indirizza male al 60’, Bovo pulisce l’area al 69’ su incursione di Donnarumma e ancora Spalek al 72’ non dà il giro giusto. La banda Liverani tenta di raffreddare il rombante motore del Brescia per poi tornare alle ripartenze, ma Armellino spara alle stelle. Lecce più pungente al 74’: Alfonso respinge su Scavone e poi Mancosu, calante e sostituito da Haye, svirgola. Il Brescia tenta di chiudere in attacco ed all’83’ Morosini non imprime la giusta forza al tiro, prima di abbandonare il campo per il cambio con Cortesi.

Il Lecce, rintanato nella propria metà campo, rischia quando Donnarumma tenta l’eurogol al volo, sopra la traversa, e cade al 2’ di recupero. Calcio d’angolo prolungato sul secondo palo e Gastaldello insacca in corsa all’incrocio dei pali da zero metri facendo esplodere il “Rigamonti”.

Restano i rimpianti per l’andamento della partita, ma il verdetto sorride al Brescia, ora secondo in classifica a scapito proprio del Lecce, atteso domenica prossima dalla sfida casalinga col Padova, ma che deve guardare anche all’esito del posticipo di domani tra Verona e Pescara. Le Rondinelle invece saranno di scena venerdì sera ad Ascoli.

Il tabellino: Brescia-Lecce 2-1

Brescia (4-3-1-2): Alfonso; Sabelli, Gastaldello, Romagnoli, Mateju; Bisoli, Tonali, Ndoj; Spalek; Morosini (40’st Cortesi), Donnarumma. A disposizione: Andrenacci, Martinelli, Cistana, Curcio, Viviani, Ferrari, Semprini. Allenatore Eugenio Corini

Lecce (4-3-1-2): Vigorito; Lepore, Lucioni, Meccariello, Bovo; Armellino, Petriccione, Scavone (42’st Arrigoni); Mancosu (31’st Haye); La Mantia, Falco (44’st Palombi). A disposizione: Bleve, Riccardi, Di Matteo, Cosenza, Torromino, Marino, Pettinari, Tabanelli, Fiamozzi. Allenatore Fabio Liverani

Marcatori 25’pt La Mantia (L), 4’st Donnarumma (B) 47’st Gastaldello (B)

Ammoniti 18’pt Scavone (L), 21’pt Tonali (B), 24’pt Lucioni (L), 34’st Mateju (B)

Arbitro: Francesco Fourneau di Roma 1

Assistenti: Valerio Colarossi di Roma 2 e Oreste Muto di Torre Annunziata

IV Ufficiale: Lorenzo Maggioni di Lecco

Recuperi: 0’pt 3’st

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