LECCE – A Brescia volano le “rondinelle“. La vittoria di lunedì sera in casa della Salernitana, oltre che sancire la risalita in classifica della compagine allenata da Eugenio Corini, ha portato ancora una volta alle vertici della Serie B Alfredo Donnarumma, punta di diamante dello schieramento bresciano.
Il 28enne ha steso la Salernitana con una tripletta che porta il suo score stagionale a 13 gol in 12 presente. Numeri impressionanti, ma che non stupiscono i conoscitori di questo campionato. Donnarumma è, ovviamente, il capocannoniere del campionato, e da lunedì sera c’è il vuoto dietro a lui. Mancuso del Pescara, secondo cannoniere, è a “sole” 8 segnature in 15 presenze.
Per fare un confronto orientato al big-match di domenica sera, c’è da dire che il bottino dell’attaccante di Torre Annunziata è quasi uguale a quello messo a segno dal trio Mancosu-Palombi-Falco. 13 per il ‘nove’ bresciano, 14 per i primi tre marcatori del Lecce.
Donnarumma è quello che molti definirebbero l’attaccante “moderno”. Le sue qualità? Tutte: gioca da centro-boa, fa salire la squadra, recupera la zona di competenza in pochi passi, pressa, recupera palloni e, particolare di certo non trascurabile, segna. Eccome se segna. E segna di gran classe, per info riguardare le tre perle dello stadio “Arechi“.
Un paragone? A Brescia si discute sulle similarità tra l’idolo di oggi e gli attaccanti ammirati con addosso la maglia con la V. Similitudine troppo ardita Roberto Baggio, Donnarumma non soltanto ariete d’area come Dario Hubner, ma è più tecnico del sempre pronto al sacrificio Andrea Caracciolo; stesso discorso per Luca Toni. Un articolo del Giornale di Brescia lo associa a Maurizio Ganz per profilo tattico, ma l’avvio sprint supera largamente quello del marcatore principe della B 1992/’93 con 19 reti.
L’ascesa di Donnarumma è cominciata paradossalmente tardi. Settore giovanile lontano dalla Campania, al Catania, e prima esperienza da pro a Gubbio, nel 2010/’11.
Dopo un anno incolore, nel 2012/’13, col Como, arrivò la prima doppia cifra in carriera: 13 gol segnati in 29 presenze. Un numero che fa rabbrividire rispetto al confronto con oggi.
L’esplosione di Donnarumma arriva col Teramo, campionato di Lega Pro 2014/15. In tandem con Lapadula, 22 reti e 8 assist portano sportivamente gii abruzzesi in B. Una condanna per illeciti sportivi negherà la promozione al Teramo, ma non i gol della coppia d’oro.
Il ticket per la B, assaggiata col Cittadella (20 caps nel 2013/’14), porta a Salerno (vittima della tripletta dello scorso monday night), dove in due stagioni le cifre non sono esorbitanti, ma l’assestamento nel torneo cadetto è il minimo obiettivo raggiunto vista la continuità di rendimento, che lo porta all’Empoli di Aurelio Andreazzoli.
Lo scorso campionato rivede Donnarumma protagonista di una coppia d’oro. Con lui c’è Ciccio Caputo, e l’Empoli vola in Serie A facendo il vuoto. 23 gol segnati e piazza d’onore nella classifica cannonieri dietro al compagno. I destini del duo si dividono: Caputo continua ad insaccar palloni nella massima serie, Donnarumma diventa la pedina che l’Empoli usa per incassare 2 milioni, a questo punto ben investiti dal Brescia, e per accaparrarsi (non solo) La Gumina.
Le storie dal finale incrociato di Caputo e Donnarumma non declassano assolutamente il valore di un calciatore che quest’anno continua a spaventare a morte le difese avversarie mietendo reti. Avrebbe meritato la Serie A? Sicuramente, ma a 28 anni forse non è ancora tardissimo.
La disamina sul pericolo numero 1 che la difesa del Lecce dovrà affrontare al “Rigamonti” finisce con una statistica: quest’anno, Donnarumma ha tirato in porta 35 volte. Parametrando questo numero con i 13 gol, si arriva alla conclusione scientifica che Donnarumma segna ogni 3 tiri nello specchio. Spalmando poi il dato sui minuti disputati, realizza una rete ogni 71′.
Attenzione, Lecce, di fronte avrai il secondo superbomber dei campionati professionistici italiani. I cannonieri della Serie A Krzysztof Piątek (11 gol) e Cristiano Ronaldo (10) sono dietro alle cifre di Donnarumma. E il primo? Il “senatore” Francesco Tavano, 14 firme con la Carrarese nel girone B della Lega Pro.