NARDÒ – Sei lunghi anni, due tentativi andati a vuoto e un uomo a racchiudere questo ciclo. Il Nardò batte 2-1 il Taranto e conquista la vittoria del derby che mancava dal 2 dicembre 2012. La gioia del “Giovanni Paolo II” sembra racchiudersi attorno a quella che fino a ieri era “l’immagine” di Nardò-Taranto per i tifosi granata. Alessio Antico, neretino doc, allora goleador decisivo con tanto di esultanza sotto la tifoseria, è oggi il presidente dell’A.C. Nardò. Dalla “scalata” alla tribuna, all’abbraccio dei ragazzi terribili di Taurino dopo il rigore realizzato da Bertacchi, guida in campo e per carisma, il passo è breve. A Nardò ora il derby avrà un’altra immagine.
Il calcio però è fatto di momenti, e, appunto, di immagini. Il Taranto si morde i gomiti per un passo falso che a metà primo tempo sembrava una pratica quasi fatta. Quando D’Agostino, già firmatario dello 0-1 al 15’, si presenta sul dischetto, l’equilibrio sembra tendere verso la sponda ovest del Golfo di Taranto. Succede poi che il palo sputa il pallone calciato dal trequartista rossoblù, il Nardò rimane a galla e la partita cambia.
Momenti, immagini e storie. Nardò-Taranto è anche e soprattutto la partita di Gaetano Palmisano, scugnizzo 19enne nato a Taranto ed ex, inventato attaccante da Taurino a causa delle assenze di Kyeremateng e Molinari e imprendibile sul campo. Voglia di rivalsa? Forse, per un elemento scartato già due volte dal Taranto. La rimonta del Nardò passa spesso dai guizzi del classe 1999, che si posiziona tra le linee e muovendosi orizzontalmente manda in tilt la rocciosa difesa ospite. Suo il gol del pareggio al 52’, sua l’azione travolgente che costringe Manzo, un leone della categoria, all’atterramento in area con conseguente espulsione. MVP di giornata.
Il match inizia con la leggera superiorità del Taranto, che passa al 15’: D’Agostino raccoglie una sponda di Favetta e capitalizza superando la marcatura leggera di Giglio. I rossoblù prendono le misure dell’avversario e al 21’ hanno l’occasione per raddoppiare ma lo stesso trequartista tarantino sciupa dal dischetto dopo un tocco di mano di Versienti. Il pericolo scampato capovolge l’inerzia della partita. Il Taranto si guarda troppo allo specchio e il Nardò, sotto la pioggia che rende insidioso il rettangolo verde, esce di forza. Gigante al 29’ non indirizza verso la porta su azione di calcio piazzato e poi al 31’ trova pronto Antonino da fuori area.
La pressione del Nardò inizia dai calci piazzati. Bolognese, al 37’, mira all’incrocio ma Lanzolla devia di testa rischiando un po’. Pochi secondi dopo Versienti manda alto. In conclusione di primo tempo, Palmisano scalda i motori e confeziona uno spunto sulla destra non raccolto da Cordella. È il preludio dello show in apertura di ripresa, inaugurata dalla punizione, stavolta di Bertacchi al 51’: Antonino manda in corner. Dalla bandierina, nasce il pari. Bolognese buca il Taranto sulla trequarti sinistra e, nel cuore dell’area, Palmisano manda in rete con un piatto deviato. Il Nardò, in attacco, è tutto nelle folate di Palmisano. Al 53’ un cambio di marcia porta al 2 contro 1, concluso malamente sull’esterno della rete con Cordella solo al centro.
Il riscatto arriverà al 56’. Azione ubriacante Palmisano-Cordella-Palmisano, Manzo lo atterra in area beccandosi il “rosso”, Bertacchi angola bene il destro e il “Giovanni Paolo II” esplode. In vantaggio e 11 contro 10, Taurino teme la superiorità tecnica dell’avversario e arretra il baricentro. Centonze sostituisce Senè e il deb Arario rileva Cordella.
Al 66’ Mirarco chiude in qualche modo su Oggiano, ma Bolognese risponde con un contropiede chiuso troppo sul primo palo. Marsili tenta la botta da fuori, ma Mirarco vola sulla sua sinistra. Panarelli schiera l’artiglieria pesante, Ancora e Massimo per Lanzolla e Marsili. Il Taranto avanza pericolosamente nel quarto d’ora finale, ma non punge. Oggiano ha spazio e tempo per il diagonale al 77’, Mirarco allunga in tuffo. Benvenga atterra Favetta dal limite all’85’, ma Di Senso, positivo nella seconda frazione di gioco, manda sulla barriera. Oggiano ancora da fuori area (blocca Mirarco) all’87’ e la rovesciata di Carullo fuori misura durante il recupero non bastano. Il derby è granata.
Il giovane Nardò compie un salto attestandosi al terzo posto a 5 punti dalla vetta del campionato, occupata dal Picerno a 26 punti, superando anche il Taranto, quinto a quota 19 ma con una partita in meno. Ma la classifica, oggi, non era probabilmente il primo pensiero. I rossoblù perdono una buona chance per rimanere attaccati al treno di vertice.
Il tabellino: Nardò-Taranto 2-1
Nardò (3-5-1-1): Mirarco; Benvenga, Aquaro, Giglio; Senè (30’st Centonze), Gigante, Bertacchi, Bolognese, Versienti; Palmisano (40’st Greco); Cordella (24’st Arario). A disposizione: Rizzitano, De Pascalis, Mingiano, Muci, Miccoli, Lezzi. Allenatore Roberto Taurino
Taranto (4-2-3-1): Antonino; Pelliccia (12’st Guadagno), Lanzolla (31’st Ancora), Ferrara, Carullo; Marsili (28’st Massimo), Manzo; Di Senso, D’Agostino, Oggiano; Favetta. A disposizione: Cavalli, Gori, Squerzanti, Miale, Salatino, Bova. Allenatore Luigi Panarelli
Marcatori: 15’pt D’Agostino (T), 7’st Palmisano (N), 11’st rig. Bertacchi (N)
Espulso: Manzo (T) al 10’st per somma di ammonizioni
Ammoniti: 21’pt Versienti (N), 28’pt Manzo (T), 16’st Bertacchi (N), 26’st Mirarco (N), 27’st Benvenga (N), 34’st Gigante (N), 40’st Di Senso (T), 48’st Ferrara (T)
Note: pomeriggio nuvoloso e piovigginoso, temperatura 20°C, terreno di gioco in pessime condizioni. Spettatori 1500 circa (150 tifosi ospiti)