LECCE – Oggi e domani, Pietro Bartolo, il medico di Lampedusa da sempre in prima linea nel soccorso ai migranti, sarà rispettivamente a Lecce e Alessano per presentare il suo ultimo libro “Le stelle di Lampedusa. La storia di Anila e di altri bambini che cercano il loro futuro fra noi” (Mondadori), edito ad ottobre. L’incontro di stasera, organizzato dall’associazione Salentosophia con il patrocinio della Città di Lecce e dell’Università del Salento, si svolgerà a Lecce, alle ore 18:00, presso il Rettorato dell’Università del Salento (Piazzetta Tancredi, 7) con la collaborazione dell’Ordine dei Medici Chirurghi e degli Odontoiatri della Provincia di Lecce, dei corsi di laurea in “Governance euromediterranea delle politiche migratorie” e in “Scienze politiche e delle relazioni internazionali” dell’Università del Salento, di humanfirst.it e della società Love Salento.

Interverranno Carlo Salvemini (Sindaco di Lecce), Vincenzo Zara (Magnifico Rettore dell’Università del Salento), Donato De Giorgi (Presidente dell’Ordine dei Medici Chirurghi e degli Odontoiatri della Provincia di Lecce), Luigi Nuzzo (Presidente del CdLM in “Governance euromediterranea delle politiche migratorie”), Daniele De Luca (Docente del CdLM in “Scienze politiche e delle relazioni internazionali”) e Cosimo Perrotta (Coordinatore di humanfirst.it).

L’incontro di domani, organizzato dal Presidio del Libro del Capo di Leuca, col patrocinio dei Comuni di Alessano e Patù, si svolgerà invece ad Alessano, alle ore 10:30, presso l’Auditorium Benedetto XVI (SS. 275 Km 23,600) con la collaborazione della Diocesi di Ugento – Santa Maria di Leuca, della Fondazione “Don Tonino Bello“, di Arci Comitato territoriale di Lecce, degli I.I.S.S. “G. Salvemini” e “Don Tonino Bello”, del Parco Culturale Ecclesiale “Terre del Capo di Leuca – De Finibus Terrae“, del Rotary Club Tricase – Capo di Leuca e dell’associazione Salentosophia. L’iniziativa di Alessano, promossa dalla Regione Puglia – Assessorato all’Industria Turistica e Culturale in collaborazione con l’associazione Presìdi del Libro, si concluderà con l’esibizione del frontman dei Sud Sound System, Nandu Popu, che eseguirà il brano “Lampedusa”. Sia a Lecce, che ad Alessano, gli incontri saranno introdotti e condotti da Mario Carparelli, presidente di Salentosophia e responsabile del Presidio del Libro del Capo di Leuca.

Interverranno Michele Emiliano (Presidente della Regione Puglia), Francesca Torsello (Sindaca di Alessano), Gabriele Abaterusso (Sindaco di Patù), Mons. Vito Angiuli (Vescovo di Ugento – Santa Maria di Leuca), Don Stefano Ancora (Vicario Episcopale per la Pastorale), Don Gianni De Robertis (Presidente della Fondazione Migrantes), Anna Caputo

(Presidente di Arci Comitato territoriale di Lecce), Chiara Vantaggiato (Dirigente dell’I.I.S.S. “G. Salvemini“), Anna Lena Manca (Dirigente dell’I.I.S.S. “Don Tonino Bello“), Giancarlo Piccinni (Presidente della Fondazione “Don Tonino Bello”) e Antonio Marsilio (Presidente del Rotary Club Tricase – Capo di Leuca).

Nominato “Cavaliere dell’Ordine al Merito della Repubblica Italiana” dal Presidente Giorgio Napolitano e “Commendatore dell’Ordine al Merito della Repubblica Italiana” dal Presidente Sergio Mattarella, Pietro Bartolo è uno dei protagonisti del film “Fuocoammare” di Gianfranco Rosi, vincitore dell’Orso d’oro a Berlino nel 2016. Dal suo penultimo libro, “Lacrime di sale” (Mondadori), è stata tratta una fiction in cui il suo personaggio sarà interpretato da Sergio Castellitto.

IL LIBRO- Quando Pietro Bartolo vide Anila per la prima volta rimase di sasso. Quella bambina non avrà avuto più di dieci anni. Che cosa ci faceva una creatura così piccola, da sola, in una nave piena di naufraghi disperati? Di solito, ragionò, i bambini di quell’età arrivano qui in Italia accompagnati dai genitori, o da un amico di famiglia o da qualche altro adulto conosciuto lungo il viaggio. Allo stupore di quel primo istante seguì una certezza: l’arrivo a Lampedusa per Anila non era la fine di un lungo viaggio ma solo una tappa intermedia, un nuovo punto di partenza verso il suo vero obiettivo, trovare la mamma «da qualche parte in Europa» e salvarla da tutto: dalla prostituzione, dal vudù africano che la teneva in scacco, dalla non meno malefica burocrazia occidentale, ma soprattutto dai suoi stessi sensi di colpa. Pietro Bartolo accetta di accompagnare Anila lungo questo suo nuovo percorso. E, attraverso i suoi occhi neri e profondissimi, si proietta dentro l’interminabile incubo dei tanti migranti bambini che negli anni sono arrivati – da soli – sulle coste italiane: la miseria di Agades, la traversata del deserto, gli orrori delle carceri libiche, il terrore del naufragio nelle acque gelide di un Mediterraneo invernale e ostile. A metà strada esatta tra un romanzo di formazione e un documentario, queste pagine ci permettono di toccare con mano, di scoprire in prima persona che cosa c’è davvero dall’altra parte dell’«allarme immigrazione», quello che troviamo rilanciato negli slogan più beceri di questo medioevo permanente in cui la politica ci ha catapultati. Un libro per capire l’importanza di essere testimoni. Perché, alla fine, l’unico pericolo che corre davvero la nostra civiltà davanti al tumultuoso flusso migratorio di quest’epoca è quello dell’incomprensione e della stupidità.​

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