LECCE (di Italo Aromolo) – Il ritorno del Lecce in Serie B regala palcoscenici più consoni alla storia del club non solo nel mondo reale, ma anche in quello dei videogames. Gli appassionati dei colori giallorossi hanno dovuto aspettare sei lunghi anni per vedere la fine del proprio esilio forzato da FIFA, il più popolare videogioco di calcio che tradizionalmente ferma le proprie licenze e produzioni alle seconde serie dei campionati nazionali. Scorrendo le squadre alla ricerca della propria, la sensazione era quella di una frustrante assenza dovuta alla scomparsa del logo, dei giocatori e della maglia dell’U.S. Lecce, che a partire dalle primissime edizioni del prodotto Electronic Arts (a metà degli anni ’90) avevano sempre accompagnato i tifosi giallorossi permettendo di sfidare i top club europei e mondiali con il loro piccolo, anche debole, ma amato Lecce.

Adesso è tornata la possibilità di selezionare la formazione salentina (pur senza la licenza ufficiale per l’utilizzo del logo) e di manovrare con il controller calciatori con somiglianza fisica e caratteristiche tecniche del tutto sovrapponibili a quelli in carne ed ossa: ma come saranno stati valutati a confronto con la realtà? Scopriamolo…

OVERALL– Il valore attribuito alla squadra del Lecce è 68 su 100 ed è dato dalla media tra i tre reparti: quello difensivo (il migliore con un punteggio di 69), con centrocampo e attacco (che si fermano rispettivamente a 66 e 67). Si tratta di valori perfettamente allineati con quelli del campionato di Serie B, che anche sugli schermi delle consolle conferma la sua fama equilibratrice, dal momento che i valori di tutte le squadre sono compresi tra 67 e 69, a parte il Palermo (70), il Verona e il Benevento (71) verso l’alto e il Cosenza (65) verso il basso.

DIFESA– Il giocatore più forte è Fabio Lucioni, con un valore di 73: per avere un’idea, il difensore del Milan, Calabria, vale 77, mentre quello della Juventus, Barzagli, vale 84. Il centrale leccese incarna i valori dell’insuperabile “maciste” difensivo, con valutazioni delle singole abilità ottime nel salto (91), nell’aggressione e nell’intercetto (75) a compensare i limiti nello sprint (50) dovuti alla struttura fisica. Il provetto da scegliere per battere le punizioni sarà sicuramente Cesare Bovo (70): il suo piede goniometrico per i compagni, nonchè potente inceneritore di portieri avversari, è stato ben interpretato dagli algoritmi del videogame, che gli hanno attribuito 78 alla forza del tiro e 74 al lancio lungo.

CENTROCAMPO– Passiamo alla mediana, per certi versi il reparto-rivelazione che ha smentito qualche valutazione infelice su FIFA: tra i calciatori in trepidante attesa della prossima edizione per vedere aggiornato il proprio valore c’è sicuramente Marco Mancosu, a cui viene dato un punteggio (66) largamente inferiore a quello medio di tutti centrocampisti cadetti (67,7). Da allenatori virtuali su FIFA19 si potrebbe essere costretti ad utilizzare un modulo con pochi centrocampisti o adattarvi altri interpreti, dal momento che ancora meno vengono quantificati Petriccione e Scavone (65, nonostante i recenti campionati di vertice in Serie B con Bari e Parma), così come Arrigoni che paga la fin qui nulla esperienza cadetta (63). E che dire di Tabanelli, destinato alla panchina perenne per una valutazione (62) tra le peggiori di tutta le Serie B? Mister Liverani sospira: è solo realtà virtuale..

ATTACCO– Per gli impavidi giocatori che vorranno tentare finte, doppi passi e roulette nonostante la grezza materia prima, la soluzione ottimale è Filippo Falco: il 74 nel dribbling ed il 73 nel controllo palla non valgono le facili riuscite di chi selezionerà i Messi e i Cristiano Ronaldo ma, sommati ai 82 di accelerazione e 91 di agilità, profetizzano una abilità tecnica non indifferente per la categoria. I suoi cross potrebbero essere ben sfruttati da Andrea La Mantia, che con 86 nella forza dei contrasti e 82 nel salto andrebbe decisamente preferito al sottovalutato Simone Palombi (appena 73 di accelerazione).

In conclusione, il materiale qualitativo a disposizione è abbastanza limitato e decidere di selezionare il Lecce per affrontare Real Madrid, Manchester o altre corazzate internazionali significa, come nella realtà, ragionare di cuore e mettere in conto oceani di sconfitte e rarissime esultanze. Ma tra pecche e difetti, questo Lecce versione digitale restituisce l’orgoglio e la soddisfazione di portare alto il nome dei colori giallorossi  contro gli amici, nei tornei oppure, in modalità online, in tutto il mondo. E magari, se si è particolarmente abili, riuscire a batterli

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