PESCARA (di Pierpaolo Sergio) – Le pagelle di Pescara-Lecce, posticipo dell’11^ giornata di Serie B, vedono i giallorossi restare con un pugno di mosche in mano dopo un bel secondo tempo, che però non cancella una prima parte di gara con troppe amnesie ed incongruenze. Sugli scudi ancora Andrea Tabanelli, insieme ad Andrea La Mantia. Gara rovinata da Aleandro Di Paolo, l’arbitro abruzzese del match, che ha espulso Marco Calderoni e Biagio Meccariello, condizionando l’esito della sfida.

VIGORITO: Al 2′, l’imparabile incornata a freddo di Mancuso lo trafigge. Non può nulla neppure sul tocco ravvicinato di Gravillon al 20′. Continua a prendere reti senza avere colpe specifiche, come dimostrano le ultime due marcatura al passivo che condannano la sua squadra ad un ko che brucia. VOTO: 5,5

FIAMOZZI: Torna in campo dopo diverso tempo e deve smaltire un po’ di ruggine. L’intesa con i compagni non sempre è perfetta, ma cresce nella ripresa. VOTO: 6

VENUTI: Viene schierato a sorpresa al centro della difesa per sfruttarne la rapidità da opporre a quella degli avanti pescaresi. Alla prima occasione però si perde Mancuso e arriva il vantaggio abruzzese al 2′. Va poi in sofferenza su ogni accelerazione avversaria. Stringe i denti quando l’inferiorità obbliga i giallorossi alla sofferenza. VOTO: 5

MECCARIELLO: Ammonito al quarto d’ora del primo tempo, deve prestare massima attenzione per non beccarsi il secondo giallo e quiindi limita gli interventi. Su corner si perde Gravillon che lo anticipa e buca la rete leccese per la seconda volta in appena 20 minuti. Esagerato il secondo cartellino che l’ineffabile arbitro gli sventola nella ripresa e che lascia il Lecce in 9. VOTO: 5

CALDERONI: Memushaj e compagni trovano in avvio di match dalla sua fascia inaspettate praterie per andare al cross. Dal primo di questi nasce il gol che sblocca la gara. Anche lui si fa ammonire ingenuamente al 20′ aumentando il rischio di lasciare in inferiorità i compagni, cosa che puntualmente capita al 51′. VOTO: 4,5

SCAVONE: Soffre in mezzo al campo dove in fase di possesso gli spazi sono ridottissimi ed il Pescara sfianca nel mordere le caviglie dei portatori di palla. Cerca di puntellare la traballante difesa ma il compito è troppo arduo stavolta. Esce per ridisegnare l’assetto tattico del Lecce dopo l’espulsione di Calderoni. VOTO: 6 → (dal 57′) MARINO: Cementa la linea difensiva e riduce gli spazi a disposizione degli abruzzesi. VOTO: 6

TABANELLI: In campo sembra girare inizialmente a vuoto quando vede più in fase difensva che in attacco. La musica cambia radicalmente nella ripresa quando sale in cattedra e prende per mano i giallorossi. Suo il gol del meritato, ma solo momentaneo 2-2. VOTO: 7

PETRICCIONE: A lungo magmatico nel portare e smistare la palla. Lento e asfissiato dal pressing biancazzurro, stenta a dare geometria e rapidità alla manovra giallorossa. Meglio nel secondo tempo, quando cerca con più precisione le punte e imprime ben altri ritmi alle sue giocate. VOTO: 6

MANCOSU: Non è quel bel giocatore che conosciamo. Serata di pause e ombre che privano i salentini del fosforo e della carica che sa infiondere. Finisce a giocare da esterno di difesa, ma non chiude in tempo su Del Sole in occasione del terzo gol abruzzese. VOTO: 5,5

LA MANTIA: All’11’ gli capita tra i piedi un buon pallone che però non riesce a calciare in porta. Poi ingaggia rudi duelli con Campagnaro. Ci mette lo zampino nel gol del 2-1. In avvio di ripresa colpisce una clamorosa traversa e sfiora di nuovo il pareggio con colpi di testa meritevoli di miglior sorte. Esce per cause di forza maggiore. VOTO: 6 → (dal 72′) FALCO: Bravo a tener palla e far rifiatare la squadra nell’incredibile secondo tempo. Il suo apporto servirà a questo Lecce in crescita tecnicamente e orgogliosissimo. Al 96′ tenta di impedire da ultimo uomo la quarta rete, ma difendere non è il suo mestiere. VOTO: 6

PALOMBI: Sembra un po’ spaurito davanti ai difensori abruzzesi, ma ha lo stesso due occasioni per gonfiare la rete però le spreca entrambe. Poi trova il gol che dimezza lo svantaggio in chiusura di primo tempo. VOTO: 6 → (dal 77′) COSENZA: Sfortunato nell’azione del 3-2 quando non riesce ad allontanare la sfera e sugli sviluppi arriva la terza e immeritata rete dei padroni di casa. Limita come può la superiorità numerica dei biancazzurri, pur palesando uno stato psicofisico per lui anomalo. VOTO: 6

All. LIVERANI: L’esperimento iniziale relativo alla difesa non dà i frutti sperati ed il Lecce regala un tempo agli avversari. Poi sale in cattedra nella ripresa ma senza fare i conti con lo spocchioso arbitro Di Paolo che rovina la partita con le due espulsioni. Di positivo c’è ancora una volta il carattere dimostrato, nonostante le pecche di presunzione e gli errori dei singoli che non mancano mai. VOTO: 5,5

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