CROTONE – Non è stato di certo un avvio di campionato entusiasmante quello del Crotone, tornato in Serie B dopo due stagioni ed una salvezza (2 tornei fa) da restituire agli annali del calcio, tra rimonte insperate e pellegrinaggi in bicicletta fatti dall’allora allenatore Davide Nicola per un ringraziamento da rivolgere… in alto.

Il presente dei rossoblù ha il cielo decisamente più plumbeo. Giovanni Stroppa, scelto dalla dirigenza per puntare al pronto ritorno in Serie A, non ha mantenuto le aspettative: il Crotone è attualmente al 10° posto, con 11 punti dopo 9 turni. Tanto basta per far scegliere al presidente Vrenna di cambiare rotta. Al suo posto arriverà Massimo Oddo, che però non guiderà la squadra al “Via del Mare”, affidata al tecnico ad interim Ivan Moschella.

Già questa notizia è sintomatico della temperatura alta che si vive sulle sponde calabresi del Mar Jonio. Alzando lo sguardo al largo di Gallipoli (Crotone evoca ricordi e trasferte epiche per terra e mare da quelle parti…) si vedono le nuvole grigie sulla squadra. Facciamo chiarezza: organico e capacità, comunque, restano d’indubbio valore e, vista la classifica corta e le caratteristiche insite nel campionato di B, non è un azzardo definire ancora il Crotone tra le papabili per la promozione diretta.

Perchè? Soprattutto per la rosa. I pitagorici hanno preservato molti elementi protagonisti in Serie A, integrandoli con prospetti interessanti, giovani in rampa di lancio e cagnacci di categoria.

Esaminando l’undici sceso in campo domenica sera contro la Salernitana (1-1 riacciuffato nel finale da Simy, quello della rovesciata alla Juventus reduce da Russia 2018) sono ben 8 gli elementi confermati. Uno (il difensore centrale finlandese Vaisanen, ex Spal) militava nella massima serie già l’anno scorso.

Alex Cordaz, capitano 35enne e condottiero pitagorico, compone un’ottima difesa sulla carta con i centrali Sampirisi (24) e lo stesso Vaisanen (25) e i terzini Bruno Martella (26), da tenere d’occhio in proiezione offensiva, e Faraoni (27). La novità Marchizza, 20enne del Sassuolo in panchina con la Salernitana per far posto a Vaisanen, ha alternato le scelte difensive di Stroppa. È lui, con ben 900 minuti all’attivo, il difensore più usato finora. Qualche cap anche per Cuomo e Golevic.

Il gol di Marco Firenze al Lecce

Il valzer delle conferme continua a centrocampo. Lo svedese Rohden (27), fresco di Quarti di Finale del Mondiale, è il perno del reparto con Benali (26)e il play Barberis (24).Tutti reduci dalla doppia A del Crotone. Balla tra centrocampo e attacco l’acquisto più interessante del calciomercato estivo, per prospettive e rendimento. Marco Firenze, 25 anni, alla seconda stagione di B dopo la prima vissuta tra Pro Vercelli e Venezia, è l’ago della bilancia della trequarti. Una curiosità. Firenze ha già segnato al Lecce con la Paganese. Non è un’interrogazione di geografia, ma la fotografia di un talento. Lo score stagionale è sintomatico: 2 reti e ben 3 assist. Sarà una bella sfida con Marco Mancosu.

In attacco si è già accennato a Simy e alla sua rovesciata. Il reparto può contare anche sull’argentino classe 1997 Spinelli (acciaccato dopo la partita di domenica ma recuperato) e su Ante Budimir, già terminale offensivo in Serie A. Il croato, almeno dall’inizio, è preferito sul nigeriano, spesso subentrato. Utilizzabile tra fasce, mediana e attacco, è Molina (26), ex Avellino ma di proprietà dell’Atalanta. Le corsie laterali sono il regno di Adrian Stoian (27), 123 presenze con il Crotone (con 17 assist e 13 reti), Giovanni Crociata (21) e Andrea Nalini (28). La bontà, oltre ai numeri, non manca.

Giuseppe Torromino

Ciò che latita in Calabria è però la continuità di rendimento. 3 partite vinte, 2 pari e 4 perse non sono sintomatiche di ottima salute. E se si aggiunge il dato delle ultime due trasferte lo strappo si fa più grande: passi falsi a Pescara (2-1) e Palermo (1-0), di fatto due dirette concorrenti in alto.

Parlare di schieramenti con l’era-Oddo può sembrare azzardato. L’ex difensore (anche) del Lecce (in giallorosso nel 2011/’12 con Di Francesco) si disimpegnò egregiamente a Pescara in B con il 4-2-3-1 salvo poi optare per l’abbottonato 3-5-2 nel breve interregno all’Udinese, finito anzitempo per rischio retrocessione.

Non mancheranno gli ex dell’incontro anche dalla parte leccese. Giuseppe Torromino, crotonese, ha contribuito alla promozione in A del campionato 2015/2016. Due esperienze di gioventù a Crotone anche per Pettinari (prestiti dalla Roma nel 2011-12 e 2012/’13).

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