FOGGIA – Foggia-Lecce, in programma sabato alle 15:00 allo stadio “Zaccheria“, non sarà soltanto una delle sfide più sentite dalle due calde piazze pugliesi della Serie B. Rossoneri e giallorossi si sfideranno a suon di gioco propositivo, alla ricerca di punti dopo delle sconfitte.

La classifica non deve ingannare. Sebbene le cifre dicano Foggia 18esimo a 4 punti, in piena zona Serie C, il campo parla diversamente. Colpiti da una penalizzazione di 8 punti (ridotti dopo l’iniziale -15) per l’uso di fondi illeciti dal 2015 al 2017, i Satanelli hanno centrato ben 12 punti (al pari del Lecce) con un ruolino di marcia… drastico.

Gianluca Grassadonia

4 vittorie e 4 sconfitte equamente distribuite ci dicono che gli uomini di Gianluca Grassadonia sono capaci di far tutto. Battere il Benevento 1-3 e Pescara (ora capolista) 1-0 e cedere il passo al Cosenza (2-0 sabato scorso) e Crotone (4-1).

Grassadonia, scelto dal Foggia dopo le esperienze con Paganese e Pro Vercelli, ha a disposizione un parco attaccanti decisamente non da zona salvezza. Foggia-Lecce potrebbe poi essere un banco di prova per Pietro Iemmello, figliol prodigo tornato in Daunia dopo due anni e pronto al debutto stagionale proprio contro il Lecce ora che i guai al ginocchio sembrano alle spalle. Verosimilmente, il bomber calabrese sarà impiegato a partita in corso.

Fabio Mazzeo con la maglia del Foggia

Iemmello si aggiunge al 35enne Mazzeo, all’ex Bari Galano, Cicerelli, e al 19enne Gori, in prestito dalla Fiorentina. Tutti già andati a segno:  2 reti per Cicerelli e Galano, 1 per Mazzeo e Gori. Borderline la posizione di Nicastro, a secco ma utilizzato anche sull’out destro. Dalle fasce potrebbero partire sortite spacca-partita a firma del capocannoniere di squadra. A sinistra occhio a Oliver Kragl, risolutore delle rimonte che il Foggia ha centrato in casa col Padova (da 0-1 a 2-1) e a Benevento (da 1-0 a 1-3).

Oliver Kragl

Chi ha aperto i ribaltamenti? Proprio lui, Olli Kragl, pericolosissimo da calcio piazzato e prolifico assistman. Lo score di 3 gol e 3 assist è da cerchiare in rosso alla voce “pericoli”. L’esterno, tra i migliori, vorrà magari superare il personale record di assist: ben 10 con il Ried (massima divisione austriaca) nella stagione 2014/2015.

Di reti (2) se ne intendono anche dietro. Michele Camporese, centrale scuola Fiorentina con passati in B tra Bari, Cesena, Empoli e Benevento, annovera anch’egli 2 reti. Il suo impiego contro il Lecce però non è sicuro. Colonna del pacchetto difensivo (8 presenze, secondo solo a Martinelli con 9), sarà impiegato soltanto in caso di pieno recupero a seguito dell’infortunio patito a Cosenza. Grassadonia rivelerà il da farsi soltanto alla fine.

Il dubbio TonucciLoiacono per il ruolo di centrale sinistro avrà senso quindi solo in caso di forfait di Camporese, altrimenti il primo andrà al centro, con Martinelli sul centrodestra. In porta c’è una garanzia: Albano Bizzarri, 40 primavere sulla schiena, ha scelto Foggia per una esaltante avventura dopo un’eternità in Serie A.

Cristian Agnelli

A centrocampo ci sono gli elementi più longevi, le “bandiere” che hanno guidato la rinascita del Foggia dalla Serie D, sotto il nome ACD Foggia nel 2012/’13 (5° posto e ripescaggio nonostante la sconfitta nella finale play-off col Matera: altri tempi). Se capitan Cristian Agnelli, al pari del difensore Giuseppe Loiacono, hanno compiuto il lungo, doppio salto, ha una lunga militanza allo Zaccheria anche Giuseppe Gerbo (dal 2014-2015).

In mediana c’è traffico. Con Kragl a sinistra, Carraro play e Zambelli a destra, si lotta: Deli e Busellato sono in leggero vantaggio su Agnelli, ma l’impiego del capitano del derby potrebbe creare dubbi in più a Grassadonia. In seconda battuta Rizzo, arrivato dal Bologna.

Lucas Chiaretti

Non ha ancora trovato il giusto spazio Lucas Chiaretti, sogno (non tanto) proibito di Mauro Meluso: 340′ spalmati su 6 presenze e maglie da titolare soltanto nelle prime due partite contro Carpi e Palermo.

Le trame offensive e le idee per una partita vibrante non mancano nel 3-5-2 che Grassadonia potrebbe opporre al solito 4-3-1-2 di Fabio Liverani. Che si alzi il sipario su Foggia-Lecce. E ora, non chiamatelo soltanto derby.

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