LECCE – Dopo l’anteprima come evento speciale fuori concorso alla quindicesima edizione delle Giornate degli Autori di Venezia 75, da domani, giovedì 4 ottobre, sarà nelle sale italiane “Il bene mio” del regista pugliese Pippo Mezzapesa con Sergio Rubini, Sonya Mellah, Dino Abbrescia, Francesco De Vito, Michele Sinisi, Caterina Valente e Teresa Saponangelo. Il Bene mio è una produzione Altre Storie con Rai Cinema, prodotto da Cesare Fragnelli. Il film sarà anche in 22 sale pugliesi sparse in tutte le province ed in programmazione anche in due sale a Matera.

Dal 4 al 7 ottobre, inoltre, il regista e il cast saluteranno il pubblico prima e dopo alcune proiezioni. Domenica 7 ottobre con la presenza di regista e sceneggiatrice alle ore 20:30 al Db D’Essai di Lecce (saluti in sala con il pubblico uscente dallo spettacolo delle 19:00 ed entrante alle 21:00) e alle 21:30 al Cinema Elio di Calimera.

Sergio Rubini e Dino Abbrescia

Nel film il protagonista Elia, ultimo abitante di Provvidenza, paese distrutto da un terremoto, rifiuta di adeguarsi al resto della comunità che, trasferendosi a “Nuova Provvidenza”, ha preferito dimenticare. Per Elia, invece, il suo paese vive ancora e, grazie all’aiuto del suo vecchio amico Gesualdo, cerca di tenerne vivo il ricordo.

Sergio Rubini – Elia

Quando il sindaco gli intima di abbandonare Provvidenza, Elia sembrerebbe quasi convincersi di lasciare tutto, se non cominciasse, d’un tratto, ad avvertire una strana presenza. In realtà, a nascondersi tra le macerie della scuola, dove durante il terremoto perse la vita sua moglie, è Noor. Lei è una giovane donna in fuga e sarà questo incontro, insieme al desiderio di continuare a custodire la memoria di Provvidenza, a mettere Elia di fronte a un’inesorabile scelta.

«Mi hanno sempre affascinato i paesi fantasma, borghi che, in seguito a eventi naturali o per effetto di un graduale spopolamento, sono stati abbandonati a un destino di lento e inesorabile deperimento. Luoghi avvolti dal silenzio, gonfi d’assenza, divorati dall’incuria e dalla vegetazione, i cui unici sospiri appartengono al vento. È in queste strade che ho cercato le ragioni per cui un uomo decide di non andar via. Nel vuoto di case senza più anima, è nata la storia di Provvidenza e del suo ultimo abitante: Elia, un uomo che resiste», sottolinea il regista Pippo Mezzapesa.

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