LECCE – Fresca neopromossa come il Lecce, ma al momento non propriamente nelle acque migliori della classifica.
L’inizio di campionato non ha sorriso al Livorno, ancora a quota 1 punto dopo 4 partite e alle prese con una situazione di classifica già difficile, ma
In terra labronica, nella città di Banditi e Marinai e dei Quattro Mori, centro di esperti navigatori, servirà cercare la rotta giusta per evitare di rimanere annaspati nei bassifondi del campionato. L’obiettivo stagionale è sì la salvezza, probabilmente all’Ardenza non ci si aspetta una certa grandeur, ma il piatto ancora piange.
Al comando del bastimento livornese c’è proprio lui, Cristiano Lucarelli, l’ex uomo-città-squadra degli anni della Serie A, l’innamoratissimo (con annesse delusioni e pause di riflessione) 99 amaranto, colui del Tenetevi il Miliardo e dei due ritorni a Livorno. Ora però non è più solo passionale come una volta, ma professionale e col focus fisso dell’obiettivo di squadre e della crescita personale come allenatore.
Lucarelli, reduce dalla sfida promozione contro il Lecce vissuta e persa sulla panchina del Catania, è alla prima esperienza in cadetteria dopo aver peregrinato, prima di Catania, a Perugia (veloce intermezzo estivo), Viareggio, Pistoia, Messina e Ponte a Egola, casa della Tuttocuoio.
La squadra messa a punto per questo campionato è stata rivoluzionata rispetto a quella che ha vinto il Girone A della Lega Pro. Le colonne (datate) sono rimaste a centrocampo: Andrea Luci (33) e Francesco Valiani (35) occupano due quinti del reparto mediano insieme ai fluidificanti Antonio Porcino (già allenato da Lucarelli a Catania) e Tino Parisi, anch’egli con precedenti etnei che dovrebbe essere recuperato per domani al posto di Maicon. E’ da valutare invece Michelangelo Albertazzi, ex Verona e Milan. L’esterno potrebbe rivedere una maglia da titolare proprio contro il Lecce.
Colonne riconfermate e nuove, vecchie, colonne. La campagna acquisti ha portato a Livorno Dario Dainelli, ex dell’incontro (a Lecce nel 2001) e in B dopo una vita tra Fiorentina e Chievo, e Alino Diamanti, tornato in Italia e positivo l’anno scorso nel finale di campionato a Perugia. L’esperto e talentuoso toscano può essere una carta importante a partita in corso: è arcinota la sua pericolosità nello stretto e sulle palle inattive. Finita così? No, ci sono anche Alessandro Bruno (classe 1983) e Andrea Gasbarroni, esterno velenoso e prolifico in A con Parma, Palermo e Sampdoria negli anni 2000 e ripescato dai labronici dopo due anni di D tra Bra e Pinerolo.
Diamanti completa un attacco di tutto rispetto: oltre all’altro riconfermato Murilo, Lucarelli può contare su Nicolò Giannetti e sugli ex Bari Libor Kozak e Filip Raicevic. Tutti elementi che conoscono la categoria.
L’assetto difensivo, con Mazzoni in dubbio (pronto Zima), potrebbe registrare qualche cambio rispetto a sabato: Bogdan, altro ex Catania, e Gasbarro, potrebbero far rifiatare uno o più tra Di Gennaro, Dainelli e Gonnelli.