LECCE – Il 12 giugno scorso è stato scoperto un nido di tartaruga Caretta caretta sulla spiaggia di Torre Chianca. Si tratta di un evento eccezionale. La scoperta è stata fatta da un cittadino appartenente all’Associazione marina di Torre Chianca, il quale ha notato un’impronta che per la sua forma poteva essere associata al trascinamento di un tartaruga. Il presidente dell’associazione, Daniele Biasco, e gli altri soci hanno provveduto a transennare tempestivamente l’area in attesa di ulteriori notizie dagli enti preposti. Da una successiva indagine alla presenza del biologo Giacomo Marzano del CRTM di Torre Guaceto si è scavato verso il piede della duna dove la corsa della tartarughe sembrava fermarsi. A pochi centimetri di profondità si è notata la presenza di alcune uova.

Lo stupore e la gioia per l’incredibile scoperta è stata immensa e ha per un attimo ripagato gli sforzi che ogni giorno compiono assieme l’Ente di Gestione del Parco di Rauccio, l’amministrazione comunale leccese e l’Associazione marina di Torre Chianca per la valorizzazione e la salvaguardia della località marina. Sotto l’attenta sorveglianza di esperti (CRTM di Torre Guaceto e CRTM del Museo di Storia Naturale di Calimera), il nido è stato “adottato” dall’Associazione che, insieme ai cittadini, sorveglierà l’area ventiquattr’ore al giorno per evitare che le forti mareggiate o qualche curioso possano danneggiare il sito, e sarà preso in carico dai centri di Calimera e Torre Guaceto.
Ora non resta che aspettare la schiusa delle uova che avverrà presumibilmente ad agosto. Quella data sarà un giorno di festa per tutta la marina e per tutti gli amanti della Natura. Il tempo di incubazione delle uova varia infatti tra i 42 ed i 65 giorni. L’Ufficio Demanio del Comune di Lecce ha intanto emanato un’ordinanza di interdizione dell’area.
La Caretta caretta è la specie di tartaruga marina più abbondante del Mar Mediterraneo. I principali siti di nidificazione sono localizzati solitamente nel Mediterraneo centro-orientale, più precisamente in Grecia, Turchia ed a Cipro. In Italia la nidificazione è limitata alla zona meridionale continentale e insulare e principalmente alla costa ionica calabrese e alle isole Pelagie. Eventi di nidificazione sono documentati in altre zone dell’Italia Meridionale, quali le coste centrali della Sicilia meridionale, della Campania, della Sardegna meridionale e sudoccidentale, oltre che della Puglia orientale.
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