LECCE (di Pierpaolo Sergio) – Per il Lecce è finalmente arrivato il giorno della verità. Non che il campionato si decida oggi con Lecce-Siracusa, ma è ovvio che la formazione giallorossa deve dare un forte e chiaro segnale a se stessa, alla dirigenza, allo staff tecnico, ai propri tifosi ed alle rivali nella corsa alla promozione in Serie B affinché nessuno si illuda che la vetta è diventata tutto d’un tratto alla portata di chi deve rincorrere.
Dopo il ko di Caserta, il patto d’acciaio è stato siglato lunedì scorso, nel chiuso dello spogliatoio, tra i giocatori. Un faccia a faccia come già ce n’erano stati in passato, ma che stavolta ha il sapore diverso, il significato diverso di doversi stringersi a cerchio e rendersi impermeabili a critiche, polemiche, voci destabilizzanti o malumori di sorta nelle ultime 5 gare che mancano alla fine del torneo.
Ieri sera, gli Ultrà Lecce hanno tappezzato la città in punti strategici di striscioni che fanno capire con il semplice messaggio “Cinque vittorie!” quelle che sono le aspettative di una piazza che teme di vedersi beffare sul filo di lana dopo una stagione condotta da protagonista. Un pensiero che è anche quello delle migliaia di tifosi che oggi pomeriggio gremiranno le tribune del “Via del Mare“, che si preannuncia pieno come nelle occasioni che contano.
Un pubblico numerosissimo per una gara di Serie C che non deve essere però vissuto dalla squadra salentina come una pressione, ma uno stimolo a fare quadrato insieme alla propria gente e ritrovare il feeling con la vittoria casalinga che si è andato perdendo da un po’ troppo tempo per una capolista. È questa la risposta che il popolo giallorosso aspetta da ogni giocatore che scenderà in campo, da mister Liverani e da tutti i componenti della famiglia dell’U.S. Lecce. La discesa è iniziata, arrivare al traguardo per primi è l’unico obiettivo possibile.