LECCE (di Pierpaolo Sergio) – Le pagelle di Lecce-Siracusa sono lo specchio di una gara che sembra aver sancito l’ufficialità di una crisi davvero impossibile da decifrare. I giallorossi hanno mostrato per l’ennesima volta di avere nervi poco saldi ed un’inclinazione alla lotta inferiore alla necessità di una fase cruciale del campionato, fattosi sempre più incerto ed in bilico.

PERUCCHINI: Ha qualche complicità nel gol dell’1-1. Non esce sul perfetto cross pennellato dalla sinistra e cerca di recuperare in extremis l’errore in marcatura di Lepore. Poi è però strepitoso su Parisi pochi minuti dopo, quando nega il possibile vantaggio ospite. VOTO: 6

LEPORE: Ripete l’imperdonabile leggerezza in copertura sull’uomo che spinge la palla in rete. Frastornato e insicuro, colleziona errori su errori in appoggio e accusa psicologicamente il colpo dell’autorete finchè resta in campo. VOTO: 4,5 → (dal 27’st) DI MATTEO: Troppo complicata la partita nel momento in cui è stato mandato nella mischia per poter essere giudicato. S.V.

COSENZA: Tiene a galla il Lecce con il suo carattere che non basta a destare dal torpore e dal terrore dopo aver incassato la rete siracusana. Inutile pure schierarlo attaccante aggiunto nel confusionario forcing finale. VOTO: 6

MARINO: Perfetto lo stacco di testa che aveva regalato il vantaggio al Lecce. Una inzuccata poderosa e precisa. In marcatura accusa qualche amnesia, ma controlla l’avversario di turno ricorrendo a tutta la sua esperienza. VOTO: 6 → (dal 27’st) DUBICKAS: Tornato dagli impegni in Nazionale Under 21 lituana, si ritrova a giocare uno spezzone di gara sperando di cavare il ragno dal buco. Pia illusione. S.V.

CIANCIO: In grave difficoltà sulla fascia sinistra dove regala metri su metri all’immarcabile Parisi. In avanti non trova lo spunto giusto per arrivare al cross che manca maledettamente agli attaccanti giallorossi. Viene schierato sulla fascia a lui più congeniale nella fase conclusiva del match ma non arrivano lo stesso traversoni in area siracusana. VOTO: 5

MANCOSU: Liverani continua a puntare su di lui ma, onestamente, non è il Mancosu dei giorni d’oro, quello in grado di inserirsi in area, andare al tiro e dare la carica ai compagni. Nella ripresa tuttavia è protagonista di un colpo di testa del presunto fallo da rigore al 94° e di un’incornata fuori misura a pochi metri da Tomei. VOTO: 5,5

ARRIGONI: Il suo è apporto non manca mai. Giostra in mezzo al campo ed al centro della mediana cercando di far ripartire la manovra leccese, ma il movimento lì davanti non avviene con i tempi dovuti. Suo l’assist per il gol di vantaggio di Marino. VOTO: 6,5

ARMELLINO: Gioca appena 28 minuti ed anche discretamente, poi il tecnico lo richiama in panchina per averlo visto appannato dopo l’influenza della scorsa settimana e lui mostra platealmente di non gradire la scelta. Neppure noi. Inequivocabile il gesto di malcontento al momento di uscire dal terreno di gioco. VOTO: 6 → (dal 28’pt) TSONEV: Tanto movimento, ma poche idee vincenti. Suo ad ogni modo un incrocio dei pali e qualche cross interessante dal versante destro. VOTO: 6

COSTA FERREIRA: Gioca sempre a blandi ritmi e non dà mai la scossa al giro-palla giallorosso. Lento e prevedibile, concede agli avversari di riposizionarsi con calma. VOTO: 5 → (dal 27’st) TABANELLI: Gli capitano sul destro due occasioni clamorose per riportare in vantaggio il Lecce, ma la sfera non ne voleva proprio sapere di entrare. Col suo ingresso Liverani ridisegna lo scacchiere tattico giallorosso, ma senza esiti apprezzabili. VOTO: 5,5

DI PIAZZA: Reclama un penalty nel primo tempo, poi nella ripresa si mangia la rete a pochi passi dalla porta avversaria dopo l’incrocio dei pali colpito da Tsonev. Poco servito, palesa anche lui un nervosismo tutt’altro che latente come molti suoi compagni. VOTO: 5,5 → (dal 15’st)  CATURANO: L’immagine che lascia del suo passaggio in questa sfida è di pestarsi i piedi con Saraniti. Quando ha sulla fronte la palla giusta, trova Tomei in versione miracolosa a negargli il gol. Nella bolgia in cui si trasformava l’area siciliana nell’assalto all’arma bianca, ma scriteriato, non c’erano spazi da sfruttare ed evapora come acqua al sole. VOTO: 5,5

SARANITI: Anche oggi si dimostra opaco ed avulso dal magmatico gioco della sua squadra. Pochi servizi, ma anche tanta imprecisione quando è in possesso palla. VOTO: 5

All. LIVERANI: Si allunga la lista delle scelte poco comprensibili in tema di sostituzioni e a livello tattico. Contro un Siracusa ordinato e nulla più, il suo Lecce soffre oltremodo la mazzata del pareggio pur con un match ancora tutto da giocare e impiega decine di minuti a riprendersi mentalmente. La situazione ora è davvero complicata e non si intravedono vie d’uscita. VOTO: 5

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