pagelle-lecce-cosenzaLECCE (di Pierpaolo Sergio) – Le pagelle di Lecce-Cosenza, gara che valeva quale posticipo dell’11^ giornata di Serie C, vedono mattatore assoluto il match-winner Marco Mancosu, seguito da Filippo Perucchini. Il primo ha fatto saltare per aria il fortino rossoblù con una bomba gemella di quella di sabato scorso a Matera, mentre il secondo ha dimostrato tutto il suo valore con una parata salva-risultato sullo 0-0.

Filippo Perucchini

PERUCCHINI: Una sola prodezza è bastata per meritarsi un altro voto alto in pagella. Non è mai stato davvero impegnato per tutto l’incontro, ma quando c’è stato bisogno di un miracolo lui l’ha compiuto. E pensare che per due giorni si era allenato in differenziato… VOTO: 7,5

LEPORE: Tanta corsa ma non altrettanta lucidità nello smistare palloni giocabili per le punte. Le dinamiche della gara lo portano a finire giocando da mezzala ma non si scompone per questo e cerca in almeno tre occasioni al via del gol con conclusioni da fuori area. VOTO: 6

COSENZA: Il turno di riposo forzato ha lasciato un po’ di ruggine. Commette alcuni errori di misura e in copertura che potevano costare cari, ma almeno rimedia con la solita grinta. Vicino alla rete nel primo tempo sugli sviluppi di un corner ma calcia alto da buona posizione. VOTO: 6

MARINO: Dopo la convincente prova di Matera non si ripete sugli stessi standard. Fa non uno, ma due passi indietro, regalando palloni potenzialmente mortiferi in mezzo al campo e perdendosi spesso il diretto avversario. Liverani capisce che non è la sua serata e lo cambia. VOTO: 5 —> (dal 58′) RICCARDI: Dà una mano a mantenere imbattuta la porta leccese per la terza settimana di fila, mettendo a disposizione della squadra la sua freschezza ed il suo entusiasmo. VOTO: 6

DI MATTEO: Prestazione opaca per il laterale sinistro giallorosso che non arriva quasi mai al cross  dal fondo, limitandosi a scolastici tocchi all’indietro ogni volta che si affaccia nella metà campo cosentina. VOTO: 5,5

ARMELLINO: Anche l’ex Matera non gioca la sua migliore partita e deve badare a contenere le folate degli ospiti che spingono in avanti con buone geometrie. Prova la botta dalla distanza ma dimostra scarsa mira. È parso involuto. VOTO: 5,5

ARRIGONI: Da ex ci teneva a fare bella figura e proseguire sulla falsariga delle ultime apparizioni in cui ha convinto per dinamismo e senso tattico. Missione bene o male compiuta anche se non sugli stessi livelli di altre partite. VOTO: 6+

mancosu-cosenzaMANCOSU: Il ruolo di uomo della Provvidenza pare calzargli a pennello e per la seconda settimana di fila realizza un eurogol da stropicciarsi gli occhi. Il fendente che si insacca a mezza altezza non lascia scampo al portiere del Cosenza che deve inchinarsi alla bordata da 25 metri precisa e potente. È uno dei pochi a cercare di dare la scossa ad una squadra apparsa a tratti bloccata ed abulica con rabbioso discese, recuperi di palloni e contrasti decisi. VOTO: 9

PACILLI: Si vede che Braglia aveva studiato bene il Lecce perché inaridisce le fonti di gioco dei salentini e blocca con una marcatura a uomo il più estroso tra i giallorossi. Non serve neppure svariare lungo la fascia destra alla ricerca di spazi per trovare un po’ di libertà e finisce col giocare una gara anonima fino a ché non arriva la sostituzione. VOTO: 5,5 —> (dal 58′) CIANCIO: Altro ex della sfida che partendo dalla panchina è entrato in campo per cambiare inerzia al match, permettendo al suo tecnico di modificare le pedine sulla scacchiera. Appostato in difesa, fa sì che Lepore agisca a centrocampo, garantendo maggior copertura all’area giallorossa. VOTO: 6

CATURANO: Partita difficile in cui o non riceve assist degni di tal nome o cerca punizioni che l’arbitro non gli fischia mai a favore. La volontà non manca. La cattiveria agonistica nemmeno. Ma serve il vero Caturano per sbloccare un attacco che pare essersi inceppato all’improvviso. VOTO: 6 —> (dall’87’) COSTA FERREIRA: Davvero si fa fatica a capire il motivo per cui non riesca a rendere per come potrebbe. Invece di approfittare della freschezza atletica da subentrato, commette i soliti errori in fase di palleggio, non aiuta i compagni a rifiatare perdendo malamente il possesso palla e fallisce una ghiottissima occasione per chiudere il confronto quando Saracco gli regala un pallone al limite dell’area su errato rinvio con le mani, ma lui non trova di meglio che tentare un innocuo pallonetto che finisce tra le braccia del portiere calabrese. VOTO: 5

lecce-trapani-di-piazzaTORROMINO: Anche per lui vale lo stesso discorso fatto per Caturano. Si lascia andare alla ricerca di inutili finezze che Liverani dimostra di non tollerate e perde di mira il compito di un attaccante: fare gol. VOTO: 5,5 —> (dal 58′) DI PIAZZA: Anche stavolta parte dalla panchina e non sembra gradire particolarmente la decisione dell’allenatore. Entra in campo con grinta e rabbia che ”rischia” di trasformare in gol con una discesa a tutta velocità,  puntando l’uomo che lo marcava, e provando il tiro potente e preciso all’incrocio che però si perde di un soffio alto. Ha il merito di apportare rapidità e voglia al compassato gioco dei compagni. VOTO: 6,5

All. LIVERANI: Lo schieramento a specchio del Cosenza ingarbuglia e non poco le cose. Il Lecce fa una grande fatica a cavare il ragno dal buco, prestando il fianco alle ripartenze rossoblù. Qualcosa cambia dopo le sostituzioni. La posta in palio, evidentemente, ha fatto tremare un pochino le gambe a qualcuno, ma i 3 punti che mettono la formazione salentina in  una posizione di assoluto privilegio devono servire per far tesoro di situazioni che in futuro  potranno verificarsi molto spesso. VOTO: 6

Commenti

1 commento

  1. Il 9 a Mancosu lo trovo esagerato… Direi un bel 7,5: due tiri 6 punti. Secondo me il migliore è invece Liverani con un bell’8!!! Ciao da Venezia!

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