LECCE (di Pierpaolo Sergio) – Le pagelle di Lecce-Akragas vedono brillare in particolare Marco Mancosu e Andrea Arrigoni che hanno preso per mano la squadra giallorossa e tentato il tutto per tutto per portare a casa la sesta vittoria di fila. In ombra la coppia-gol Caturano-Di Piazza, come pure Armellino in non perfette condizioni e Costa Ferreira evidentemente non pronto per scendere nella mischia.
PERUCCHINI: Un solo intervento degno di nota per il portiere leccese che, nel primo tempo, smanaccia in angolo una perfida conclusione da fuori area destinata a finire sotto la traversa. Per il resto, assiste impotente all’arrembaggio dei compagni alla porta di Vono. Urge però trovare al più presto confidenza con i rinvii di piede. VOTO: 6
LEPORE: Tanti chilometri macinati su e giù sulla fascia destra e tanta buona volontà nel proporsi in avanti e tentare la via del gol personale su punizione o tiri dalla distanza non ripagati però a dovere in un pomeriggio stregato. VOTO: 6,5
COSENZA: Insuperabile come spesso sta dimostrando di saper essere, si conferma elemento di sicuro affidamento per la retroguardia salentina. Si macchia tuttavia del più stupido degli errori, facendosi ammonire in pieno recupero in occasione dell’espulsione di Vicente. Un giallo che gli costerà la squalifica, visto che era diffidato. VOTO: 6,5
MARINO: In avvio di match sfiora il gol con un colpo di testa destinato a finire in fondo alla rete, ma che viene proditoriamente deviato da Mileto in calcio d’angolo. Controlla bene il diretto avversario e concede praticamente nulla. VOTO: 6,5
DI MATTEO: Stavolta corre e stantuffa sull’out mancino fino al 94′, provando a mettere al centro cross invitanti per i compagni riversatisi in massa in area agrigentina. Continua pericolosamente a stentare un po’ in fase difensiva, concedendo nel primo tempo a Saitta una ghiotta palla salvata in extremis da un intervento in spaccata di Cosenza. VOTO: 6,5
MANCOSU: Un gigante contro… i “Giganti”. Corre, salta l’uomo, dialoga con i compagni di centrocampo e d’attacco con saggezza e detta i tempi delle incursioni in area avversaria. Poi, nella ripresa, prova a lasciare il segno sul match con un bolide da oltre 20 metri che si stampa sulla traversa. Poco prima averva sfiorato la rete su un rasoterra dal limite, salta come birilli quattro biancazzurri al minuto 93 quando ottiene l’espulsione di Vicente che lo deve abbattere per fermarlo in progressione. VOTO: 7,5
ARRIGONI: Tra i migliori del Lecce anche stavolta. Si conferma sui livelli delle scorse apparizioni, ma aumenta in autostima e rendimento dettando i tempi della manovra leccese con intelligenza e senso della posizione. Rischia di rovinare il pomeriggio giallorosso perdendo banalmente una palla sulla trequarti, ma la ripartenza dell’Akragas non porta a nulla. VOTO: 7
ARMELLINO: Non era in perfette condizioni per via di una distorsione ad una caviglia rimediata giovedì in allenamento. Gioca solo un tempo, ma si vede che fa fatica a tenere il ritmo degli altri compagnio e degli avversari che pressano a più non posso nei primi 45′ di gioco. VOTO: 5,5 —> (dal 46′) TSONEV: Liverani lo getta nella mischia sperando che la sua freschezza mettesse in difficoltà gli ospiti. Alterna buone giocate, come la conclusione in porta deviata d’istinto da Vono in corner, ad errori che fanno infuriare il tecnico che lo richiama a sedere in panca a 5′ dal fischio finale. VOTO: 5 —> (dall’84’) DUBICKAS: S.V.
PACILLI: Riproposto trequartista, ha sul sinistro due ottime occasioni per sbloccare la gara nella prima frazione di gioco, ma le fallisce per imprecisione o bravura dell’estremo siculo. Col passare dei minuti si impadronisce della zona nevralgica del terreno di gioco, approfittando del calo degli avversari. Avrebbe la chance di segnare nella ripresa se Di Piazza non gli scippasse il tiro in porta mentre era in fuorigioco. Quindi cala di condizione e Liverani lo fa rifiatare. VOTO: 6 —> (dal 65′) COSTA FERREIRA: Meglio credere che non fosse affatto in condizione dopo l’infortunio della scorsa settimana che gli ha fatto saltare a Juve Stabia. Sbaglia praticamente tutti i palloni che gioca e si divora il possibile 1-0 a tre metri dalla linea di porta cercando un cervellotico stop invece di concudere a rete. Non è questo il giocatore in grado di fare la differenza. VOTO: 5
CATURANO: Il primo tempo lo trascorre a litigare col pallone, con l’arbitro e con gli avversari che non gli concedono spazio. Meglio nel secondo tempo, quando imperversa più volte in area biancazzurra, ma nella staffetta tra attaccanti è lui a dover fare posto a Torromino, nonostante sembrasse più in palla del compagno di reparto Di Piazza. VOTO: 6 —> (dal 65′) TORROMINO: Svaria lungo tutto il fronte d’attacco giallorosso tentando di trovare il varco giusto o l’assist vincente. Deve però fare i conti pure lui con la buona sorte che accompagnava la formazione di Di Napoli. VOTO: 6
DI PIAZZA: Sbaglia un paio di gol nel primo tempo, quando è troppo lento nel concludere in porta o si lascia anticipare con eccessiva facilità dai difensori agrigentini. Il secondo tempo inizia con altre occasioni favorevolissime non sfruttate come saprebbe, facendo fare a Vono un figurone. Cicca clamorosamente la sfera a pochi metri dalla porta e poi cerca di farsi perdonare con una girata al volo di destro che sfiora l’incrocio dei pali, ma pecca di egoismo quando toglie il pallone dai piedi di Pacilli, segnando sì, ma da posizione di off-side. Potrebbe raddrizzare il suo pomeriggio, quello del Lecce e dei tifosi se il direttore di gara concedesse il penalty in pieno recupero per l’atterramento ai suoi danni apparso palese dalla tribuna. VOTO: 5,5
All. LIVERANI: Così agitato non lo avevamo ancora visto muoversi davanti alla panchina per tutta la durata dell’incontro. Sbraccia, impreca, trepida, protesta con l’arbitro a fine match per il rigore non fischiato su Di Piazza al 93′, ma sa che la squadra ha dato il massimo per raggiungere il successo. Di gare da giocare così ce ne saranno probabilmente parecchie, con avversari che rinunciano a giocare pr difendersi con unghie e con denti, ma servirà poter contare il miglior Lecce per battere anche la malasorte e la sviste arbitrali. Ad ogni modo, alcune scelte stavolta non sembrano condivisibili. VOTO: 6