LECCE (di Carlo Campobasso, Lucrezia Cantelmo e Michele Madaro)* – Le prime gocce di pioggia cadute in questi giorni scandiscono la fine dell’estate anche sul Salento e determinano un timido avvio d’autunno. Si spopolano i lidi e i centri storici baciati quest’anno da una straordinario numero di presenze. Sono state tante le mete preferite da un turismo variegato, che ha scelto non solo Lecce e Gallipoli, ma anche Porto Cesareo, i Laghi Alimini, Torre Sant’Andrea, le Marine di Melendugno e numerose altre località in tutta la Terra d’Otranto. Anche le tiepide giornate settembrine continuano tuttavia ad affascinare quella che può ancora definirsi a tutti gli effetti una vera e propria invasione di vacanzieri che scelgono la nostra terra per trascorrere le proprie ferie.
Durante l’intero arco estivo, questo “assalto” ha visto senza dubbio la “città bella” sul Mar Ionio posizionarsi sul gradino più alto del podio come meta turistica preferita su scala nazionale ed europea, soprattutto dai più giovani. Ha fatto da calamita in particolare per la fascia di turisti definita del “mordi e fuggi”, che ha trasformato la località ionica in un’immensa discoteca a cielo aperto. Tuttavia, questo fenomeno non ha messo in evidenza solo risvolti positivi. Infatti, i grandi numeri di visitatori non sono stati accompagnati dall’adeguamento delle strutture ricettive e dalla realizzazione di sufficienti servizi. Hanno fatto notizia l’affitto dei balconi destinati a posti letto, i prezzi saliti alle stelle per l’acquisto di un panino e di una bevanda, lo spaccio di droga tra sdraio e ombrelloni e i fiumi di superalcolici riversatisi per i vicoli dei borghi. Cosa resterà quindi della stagione turistica estiva 2017? La consapevolezza di dover puntare su un turismo più responsabile, facendo leva su infrastrutture adeguate affinché Gallipoli riesca a mostrare la sua faccia migliore, restando nel cuore di quanti decideranno di tornare a fare un salto nel Salento anche in futuro.
Cambiando versante e spostando la bussola verso est, si possono facilmente raggiungere i centri di San Foca, Roca Vecchia e Torre dell’Orso. San Foca offre spiagge stavolta ampie, sebbene il mare sia maggiormente esposto ai venti e quindi più spesso mosso. Roca Vecchia, invece, è importante soprattutto per l’apporto storico e archeologico che dà al Salento. Qui, infatti, sono stati trovati una serie d’insediamenti umani di varie epoche (dall’età del bronzo fino al medioevo) ed è possibile visitare l’area archeologica con alcuni resti medioevali o ancor più antichi, risalenti al periodo messapico. Torre dell’Orso è, viceversa, meta più giovanile, con il litorale lungo oltre un chilometro a forma di mezzaluna e protetto da alte rocce. I ragazzi prendono d’assalto queste spiagge dividendosi tra coloro che preferiscono i lidi privati e gli altri che scelgono le vaste, ma gremite, spiagge libere.
Dopo aver superato Torre Sant’Andrea ed i Laghi Alimini, si entra nell’antica e nobile Otranto, un tempo principale centro che non a caso è noto ancora oggi come “Terra d’Otranto”. Nella parte alta vi sono numerosi piccoli negozi in cui acquistare souvenir, prodotti locali e abbigliamento, oltre che diversi pub e lounge bar. Nella costa bassa, nei pressi del mare, si trovano diversi localini che offrono cocktail a suon di musica.
Proseguendo verso sud, lungo la costa adriatica, la prima meta d’interesse è la baia di Porto Badisco. Scendendo sempre più giù e percorrendo la litoranea, le meravigliose Santa Cesarea Terme, Castro e il Ponte Ciolo, nella marina di Novaglie, condurranno in un baleno al punto più meridionale del Salento ovvero, Santa Maria di Leuca, per riprendere la risalita verso Torre Vado e Pescoluse con le sue “Maldive“, oltre alle Marine di Ugento.
Un puzzle infinito fatto di storia, arte, mare e divertimento e che risponde appieno allo slogan oramai abusato, ma veritiero di Salentu: lu sule, lu mare e lu ientu…
*Articolo realizzato dagli alunni Carlo Campobasso, Lucrezia Cantelmo e Michele Madaro del Liceo Classico Musicale “G. Palmieri” di Lecce nell’ambito del progetto di alternanza scuola/lavoro previsto dalla legge 107/2015