Le pagelleLECCE (di Pierpaolo Sergio) – Le pagelle di Lecce-Ciliverghe Mazzano, primo turno ad eliminazione diretta di Tim Cup, vedono voti positivi per la truppa giallorossa chiamata ad un impegno più impegnativo dei precedenti, con i carichi di lavoro che si sono sentiti, eccome, nelle gambe di capitan Lepore e compagni. Tutto sommato buone le prove dei volti nuovi del Lecce, così come dei rivali che hanno però ammainato bandiera dopo un primo tempo garibaldino, chiuso comunque sotto di un gol per la prima marcatura ufficiale della stagione 2017/’18 del bomber Sasà Caturano. Dello stesso Checco Lepore su calcio di rigore e di “HulkTorromino le altre due reti che portano i salentini al secondo turno (5 o 6 agosto) contro la Pro Vercelli.

PERUCCHINI: In avvio di primo tempo è tenuto in grande apprensione dai vivaci bresciani che lo costringono a superarsi su infida conclusione da fuori area di capitan Carobbio destinata all’incrocio dei pali. Poi, superata la sfuriata degli ospiti, trascorre una serata di quasi relax. VOTO: 6,5

LEPORE: Inizia da terzino destro e deve macinare chilometri su chilometri che gli appannano la vista al momento dei cross. A volte sembra pestarsi i piedi con Pacilli che deve accentrarsi per trovare qualche corridoio in cui incunerasi. Nella ripresa, uscito Mancosu, viene spostato a centrocampo e sembra più a suo agio, sfruttando le maglie larghe della retroguardia del Ciliverghe. Grande freddezza nel trasformare il rigore che vale il 2-0. VOTO: 6

MARINO: Al debutto in maglia giallorossa, dimostra una sufficiente intesa con gli altri compagni di reparto e mette pure lo zampino nel gol del vantaggio di Caturano. Una sua spizzata viene infatti deviata sulla linea da un avversario che però consegna la sfera al bomber napoletano che da due passi non perdona. In difesa fa valere i suoi centimetri, anche se sui calci d’angolo vanno migliorate, e molto, la disposizione tattica e l’attenzione. VOTO: 6

DRUDI: Deve sudare abbastanza nel tenere a bada la verve degli attaccanti ospiti che mettono in imbarazzo l’inedita linea difensiva giallorossa in avvio di gara. Anche lui, alla distanza, si toglie di dosso un po’ di ruggine e controlla senza ulteriore patemi. Sfiora anche la rete personale con un bolide in piena area avversaria che si stampa sulla traversa. VOTO: 6

DI MATTEO: Si propone con puntualità lungo la fascia mancina del Lecce, ma spesso è ignorato dai compagni che scelgono altre soluzioni o sbagliano la misura dei passaggi in profondità. Colpa delle gembe appesantite dai duri carichi di lavoro che anche lui accusa nella fase finale del match, in cui cala comprensibilmente. VOTO: 6

ARRIGONI: Prende per mano la squadra salentina e detta i tempi di gioco soprattutto nel primo tempo, quando Costa Ferreira latita e Mancosu deve lavorare per due nel tentativo di arginare il pressing sui portatori di palla degli uomini di Pavesi. Come molti suoi compagni chiude in debito di ossigeno, ma il gran caldo che c’era al “Via del Mare” è una giustificazione credibile per una partita giocata, comunque, con grande applicazione. VOTO: 6,5 —> (dal38′ st) MEGELAITIS: S.V.

MANCOSU: Corre e innesca duelli rusticani lungo l’intera linea mediana. Deve ricorrere spesso a tutta la sua esperienza per sopperire alla brillantezza degli avversari che mordono le caviglie a chiunque tra i leccesi provasse a imbastire la manovra. Un lavoro di sacrificio che però non gli impedisce di tentare la conclusione verso la porta del Ciliverghe, pur senza la giusta mira. Esce stremato. VOTO: 6 —> (dal 23′ st) CIANCIO: Il suo ingresso in campo permette a Rizzo di provare altri assetti, con lo spostamento di Lepore a centrocampo. Si inserisce molto bene in gara e si fa apprezzare per le sgroppate sulla fascia destra. VOTO: 6

COSTA FERREIRA: Primo tempo anonimo del portoghese che lascia troppi spazi in mezzo al campo in cui i centrocampisti lombardi si inseriscono a piacere, portandosi pericolosamente al tiro. Nella ripresa sembra destarsi dal torpore che lo attanagliava e torna utile alla squadra, salendo decisamente di tonom, ma certe pause vanno eliminate. VOTO: 5,5

CATURANO: Pronti, via rimedia una botta alla clavicola sinistra che fa temere il peggio a tutti. Superato lo spavento, torna a giostrare al centro dell’attacco giallorosso e segna un gol di rapina dei suoi. Da affinare l’intesa con Di Piazza, ma il tempo c’è tutto. VOTO: 6,5

DI PIAZZA: Agisce sull’out sinistro ed a volte ciò sembra penalizzarlo un tantino nello sviluppo della manovra. Non comunque un ruolo nuovo per lui, semmai si tratta di inserirsi al meglio negli schemi di Rizzo e trovare una condizione migliore. VOTO: 6 —> (dal 9′ st) TORROMINO: Ottimo l’impatto col match per il crotonese che manda segnali inequivocabili sulla voglia di Lecce che ha. Freddo e preciso in occasione del terzo gol che chiude la partita, si vede negare la gioia della doppietta dalla traversa. VOTO: 7

PACILLI: Sprazzi di bel gioco, alternati a qualche strafalcione figlio del calcio di luglio. Resta ad ogni modo imprescindibile nelle menovre salentine. VOTO: 6

All. RIZZO: I pericoli che una gara da giocare il 30 di luglio celava li aveva ben espressi fin dalla vigilia del match. Il suo Lecce, in parte sperimentale, mostra i limiti della dura preparazione precampionato, ma anche un abbozzo di quello che potrà diventare. Serve tempo ed amalgama. Tutto raggiungibile da qui ad un mese, quando inizierà il campionato. Intanto si gode il primo successo dal suo ritorno in panchina. VOTO: 6

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