LECCE – «Taugourdeau non si muove da Piacenza, è al centro del nostro progetto». A dichiararlo è stato Marco Gatti, presidente del Piacenza, infuriato per l’assalto che il Lecce pare stia portando avanti per assicurarsi le prestazioni del registra francese (LEGGI QUI) capace nello scorso torneo di segnare 11 reti e di imporsi all’attenzione di numerosi osservatori, anche di categoria superiore. Il calciatore, classe 1989, ha ingolosito molti ma il massimo dirigente del club emiliano, che ha sotto contratto il numero 5 biancorosso fino al prossimo 30 giugno 2018, ora teme di perdere il suo gioiello e la cosa lo ha fatto infuriare perché pare che la corte del Lecce non sia stata direttamente rivolta al calciatore transalpino, senza interpellare il Piacenza a cui non sono pervenute richieste ufficiali. Chiaro che l’obiettivo possa essere di ingaggiarlo senza pagarne il cartellino, puntando tutto sul contratto a condizioni favorevoli per Anthony Taugourdeau ma non per la società biancorossa. È per questo motivo che la dirigenza piacentina si sta dimostrando seccata e non sarebbe disponibile ad aprire una trattativa col club giallorosso.
Gatti ha infatti aggiunto: «Il Piacenza Calcio non vende nessuno, Taugourdeau rimane al Piacenza anche nella stagione 2017/2018 e sono sicuro che da grande uomo e professionista darà tutto per la maglia che indossa da ormai due anni dove ha dato e ottenuto una seconda giovinezza, dimostrando di essere il migliore play di tutta la Lega Pro».
Ad ogni modo, dietro tanta insofferenza si potrebbe nascondere la volontà di giocare al rialzo. Il play basso che ha trascinato il Piacenza ai play-off di Lega Pro sarebbe infatti sul taccuino anche di altre squadre di Serie B, come Virtus Entella e Cesena, ma anche dal retrocesso Pisa, sodalizio con cui ha già giocato nel 2009 quando in panchina sedeva mister Giampiero Ventura, oggi Ct dell’Italia, che lo fece esordire in un match contro il Bari. Tuttavia il giocatore, che in carriera ha indossato anche le maglie di Albinoleffe, Santarcangelo e Prato, ha dichiarato di essere a conoscenza solo dell’interessamento dei toscani nei suoi confronti, ma di essere lusingato dell’accostamento del suo nome a quello del club romagnolo.